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Francesca Giacomazzi – Il mondo di Francesca
Il mondo di Francesca la personale che la Galleria d’arte Arte in Movimento presenta presso la nuova sede a Forte dei Marmi
Comunicato stampa
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Interpretare un mondo, un mondo d’artista dove è possibile cogliere attimi di emozione e messaggi impliciti riferiti a una dimensione superiore ad aspetti meramente materiali è alla base della mostra “Il mondo di Francesca” che i curatori della galleria d’arte Arte In Movimento dedicano alla giovane artista lombarda Francesca Giacomazzi.
La nuova sede a Forte Dei Marmi nasce proprio come un disegno aziendale diretto a trovare location sempre al passo con il livello dei progetti curatoriali della galleria, aprendo così una stagione estiva ricca di iniziative di particolare rilievo in collaborazione con La Fondazione Dell’Arte Contemporanea associazione culturale artistica.
L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 30 aprile alle ore 18 con la presentazione critica a cura di Emanuela Orsini e la partecipazione dell’artista che si presterà ad una intervista a cura di Roberta Perucci, l’esposizione delle opere sarà visitabile fino al 22 maggio 2011.
E’ tangibile un forte amore per l’arte nella ricerca di quest’artista, se pensiamo alla dottrina psicoanalica junghiana l’immagine del cavallo ci porta a un’idea di estrinsecazione di sentimenti, pensieri legati all’inconscio, così nella sua produzione popolata da cavalli, mucche, felini fino a spaziare a farfalle e composizioni floreali, riscontriamo anche un’analisi del tutto personale della condizione umana.
Sotto un profilo meramente storico il cavallo è stato impiegato nelle guerre, nelle invasioni, ma anche destinato a passatempi cosiddetti nobili come la caccia a semplici passeggiate nei boschi, un rapporto fra uomo e animale che nell’evoluzione sociale ha subito un forte cambiamento e che come obiettivo manteneva lo status del movimento .
Movimento inteso come un voler perseguire un viaggio individuale, una sorta di crescita che è sentita dall’artista come una necessità per esprimersi, all’interno della società, mascherando con colori gioiosi, perplessità tipiche di un animo sensibile.
L’idea dell’autrice ha un timbro romantico, se vogliamo alla ricerca di valori legati a un passato scandito dal “vivere semplice” con un costante senso di evasione evocato da titoli come “Poi torno” o “La carica”, dove troviamo l’incertezza e la volontà di scardinare barriere sociali.
Il suo stile realista vicino a una tradizione pittorica che enfatizza l’importanza sia del disegno sia dell’abilità pittorica elegge Francesca un’artista completa, capace di far fronte a più tecniche e materiali, alternando ai lavori su tela, creazioni in porcellana con la tecnica scandinava e ragù.
La pittura di quest’artista è essenzialmente positiva, ma come accennato rivela anche le debolezze dell’esistenza, poco importa se viene interpretato ora da un gattino timido che si affaccia dietro un albero e ci osserva con curiosità, o in coccola dove due cavalli si tengono vicini con tenerezza comunicando così tutto il bisogno di affetto e calore che è indispensabile a qualsiasi essere vivente.
Il calore, l’impeto emotivo restano le armi di Giacomazzi che si muove sulla tela con disinvoltura, quasi di getto, ma senza improvvisarsi come per rievocare un trascorso di una giornata piacevole, un’esperienza che guarda al futuro con ottimismo non trascurando l’importanza di sentirsi vivi e liberi.
La nuova sede a Forte Dei Marmi nasce proprio come un disegno aziendale diretto a trovare location sempre al passo con il livello dei progetti curatoriali della galleria, aprendo così una stagione estiva ricca di iniziative di particolare rilievo in collaborazione con La Fondazione Dell’Arte Contemporanea associazione culturale artistica.
L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 30 aprile alle ore 18 con la presentazione critica a cura di Emanuela Orsini e la partecipazione dell’artista che si presterà ad una intervista a cura di Roberta Perucci, l’esposizione delle opere sarà visitabile fino al 22 maggio 2011.
E’ tangibile un forte amore per l’arte nella ricerca di quest’artista, se pensiamo alla dottrina psicoanalica junghiana l’immagine del cavallo ci porta a un’idea di estrinsecazione di sentimenti, pensieri legati all’inconscio, così nella sua produzione popolata da cavalli, mucche, felini fino a spaziare a farfalle e composizioni floreali, riscontriamo anche un’analisi del tutto personale della condizione umana.
Sotto un profilo meramente storico il cavallo è stato impiegato nelle guerre, nelle invasioni, ma anche destinato a passatempi cosiddetti nobili come la caccia a semplici passeggiate nei boschi, un rapporto fra uomo e animale che nell’evoluzione sociale ha subito un forte cambiamento e che come obiettivo manteneva lo status del movimento .
Movimento inteso come un voler perseguire un viaggio individuale, una sorta di crescita che è sentita dall’artista come una necessità per esprimersi, all’interno della società, mascherando con colori gioiosi, perplessità tipiche di un animo sensibile.
L’idea dell’autrice ha un timbro romantico, se vogliamo alla ricerca di valori legati a un passato scandito dal “vivere semplice” con un costante senso di evasione evocato da titoli come “Poi torno” o “La carica”, dove troviamo l’incertezza e la volontà di scardinare barriere sociali.
Il suo stile realista vicino a una tradizione pittorica che enfatizza l’importanza sia del disegno sia dell’abilità pittorica elegge Francesca un’artista completa, capace di far fronte a più tecniche e materiali, alternando ai lavori su tela, creazioni in porcellana con la tecnica scandinava e ragù.
La pittura di quest’artista è essenzialmente positiva, ma come accennato rivela anche le debolezze dell’esistenza, poco importa se viene interpretato ora da un gattino timido che si affaccia dietro un albero e ci osserva con curiosità, o in coccola dove due cavalli si tengono vicini con tenerezza comunicando così tutto il bisogno di affetto e calore che è indispensabile a qualsiasi essere vivente.
Il calore, l’impeto emotivo restano le armi di Giacomazzi che si muove sulla tela con disinvoltura, quasi di getto, ma senza improvvisarsi come per rievocare un trascorso di una giornata piacevole, un’esperienza che guarda al futuro con ottimismo non trascurando l’importanza di sentirsi vivi e liberi.
30
aprile 2011
Francesca Giacomazzi – Il mondo di Francesca
Dal 30 aprile al 22 maggio 2011
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 10 - 12
16-19 e previo appuntamento
Vernissage
30 Aprile 2011, ore 18
Autore
Curatore