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Francesca Grilli – NaOH
Le opere di Francesca Grilli occupano lo spazio effimero e sfuggente della soglia, esplorandola in tutte le dimensioni temporali contenute in potenza, dall’abbandono della condizione originale al raggiungimento di una nuova forma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, giovedì 7 giugno 2018, la nuova personale di Francesca Grilli dal titolo NaOH.
Parlare d'identità attraverso l'esperienza sul corpo e dei corpi, nelle relazioni che intrecciano tra loro e nello spazio, è sempre stato un cardine nella ricerca dell'artista. Soprattutto quando si guarda alle sue sperimentazioni performative, un altro concetto fondamentale per mettere in prospettiva il suo lavoro è quello della trasformazione del corpo ovvero del passaggio da uno stato all'altro, sia esso fisico, sociale, culturale. Come già nella precedente mostra presso la galleria nel 2015, le opere di Francesca Grilli occupano lo spazio effimero e sfuggente della soglia, esplorandola in tutte le dimensioni temporali contenute in potenza, dall'abbandono della condizione originale al raggiungimento di una nuova forma.
In occasione di NaOH (sigla che sta per l'idrossido di sodio alla base dei più comuni detergenti), vengono condensati gli esiti delle indagini svolte a Bruxelles nell'ultimo anno, in collaborazione con alcuni operatori sociali che si occupano di accoglienza per individui con difficoltà abitative. Da un lato venendo a contatto con quanti attraversano le nostre città in condizioni di disagio dovute a dipendenze o estrema povertà, dall'altro osservando le operazioni di primo soccorso eseguite con i migranti dopo l'arrivo in un centro d'accoglienza, si definisce uno stesso rito iniziatico, volto all'accettazione dell'individuo nella società civile. La primissima condizione necessaria per l'acquisizione del titolo di cittadino sembra, dunque, essere quella di aderire ad un rigido protocollo di pulizia, ad un codice anche vestimentario, per quanto temporaneo. Lo spazio espositivo, dunque, è pervaso da un intenso odore di sapone di marsiglia, che rimanda ad un immaginario immediato, familiare, intimo, ma tutto occidentale del lavaggio. Nella prima stanza una serie di lastre di zinco vengono trattate come una pelle da lavare, registrando attraverso le successive immersioni del sapone nell'acido, come sotto la doccia, sfregature e tentativi di corrosione dello strato superficiale della materia, nel tentativo di riportare il corpo fisico e sociale ad una condizione di docilità. Ancora una volta l'incisione diventa lo strumento preferenziale per lasciar traccia della ripetizione del gesto automatico e dell'accumulazione di tempo nell'atto performativo.
Dopo essere stato sublimato dalla scelta del metallo, il corpo parla attraverso la propria assenza nelle opere successive, laddove è l'oggetto a prendere il sopravvento. Il gesto apparentemente quotidiano, tradotto in metallo, assume un suo peso specifico, di cui si ha la forma negativa, mentre della persona non rimane altro che la traccia, non la presenza. Ciò che solitamente si consuma per l'uso viene fissato per sempre nelle sculture di bronzo: un sapone, uno spazzolino da denti, la biancheria intima, il pantalone delle tipiche tute presenti in tutti i kit di prima accoglienza hanno il potere di educare il corpo alla disciplina e accompagnarlo nel passaggio dalla precedente identità all'accettazione del nuovo codice sociale.
Tuttavia, la mostra si conclude con un'apertura verso l'identità trattenuta dal ritmo dei nostri gesti (con un passaggio dal corpo all’anima), sempre differenti gli uni dagli altri, simbolizzato nel video dalla performance di un body drummer che reinterpreta, in maniera del tutto libera, alcune azioni legate alla pulizia personale. Come a dire che per quanto controllo possa esservi esercitato, il corpo potrà sempre conservare per se stesso uno spazio di libertà, trovando una melodia primordiale che spezzi il rapporto controllo-corpo-societa’.
Francesca Grilli è nata a Bologna nel 1978. Vive e lavora a Bruxelles
Ha preso parte al programma di diverse residenza internazionali quali Rijksakademia Van beeldende Kunsten (2007/2008), American Academy in Rome (2014/2015), ISCP - International Studio & Curatorial Program residency program, New York, US (2016). Nel 2016 ha ricevuto il New York Prize.
Tra le personali e performances di rilievo si segnalano: The forgetting of air, Serralves Museum, Porto, P, Palais de Tokyo, Parigi, F e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2017), Maxxi Museum, Roma (2016), Family (2015-2017), Van Abbemuseum, NL, Anger alla Galleria Umberto Di Marino, Napoli,(2015) MACRO Roma (2012), The Conversation al Museo MAMbo, Bologna (2010).
Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi espositive in Italia e all'estero, come viceversa, Padiglione Italia alla 55. Biennale di Venezia,(2013), al MADRE, Napoli (2012),alla Galleria d'Arte Contemporanea, Monfalcone (2012), alla Serpentine Gallery, Londra (2010) e Manifesta7, Bolzano (2008).
Nel 2016 realizza l'installazione permanente Borders nell'ambito del progetto “Un'Opera per Mantova” promosso dal Mibact per Mantova Capitale Italiana della Cultura
Numerose le partecipazioni ai festival di performance: Drodesera Festival alla Centrale Fies di Trento, Homo Novus/LT – Buda/BE - Roma Europa, UOVO Performing Arts/IT, Tupp Festival/SW, Rencontres Choregraphiques/FR e Santarcangelo at the Teatri in Rimini (2017/2019).
d
Si ringrazia:
Centre de la Gravure et de l'Image imprimèe, La Louvière, B
Fonderia Nolana Del Giudice, Nola, (NA), I
--- English version
Galleria Umberto Di Marino is pleased to present the new solo show of the work of Francesca Grilli entitled NaOH on Thursday 7 June 2018.
Expressing identity through the experience on the body and of bodies, in relationships interwoven with each other and in space, has always been a crucial part of the artist’s work. In particular when you look at her experimental performances, another fundamental aspect of her work is the transformation of the body, in other words the transition from one state to another, whether it be physical, social or cultural. Like her previous exhibition in 2015, the works of Francesca Grilli occupy the ephemeral and ambiguous space of the threshold, exploring it in all the potential temporal dimensions, from the abandonment of the original condition to the attainment of a new form.
Her show NaOH (which stands for sodium hydroxide or caustic soda which is the main ingredient of most household detergents) contains the results of research carried out at Brussels over the last year in conjunction with several social workers who are concerned with shelter for people with housing problems. On the one hand, she came into contact with people who live in our cities in difficult conditions due to addiction or extreme poverty, while on the other she observed the first aid operations carried out on behalf of migrants after their arrival at a reception centre. She defines it as an initiation rite aimed at welcoming individuals into civic society. The first condition for acquiring citizenship seems to involve adopting a rigid cleansing regime, even a kind of dress code, albeit a temporary one.
The exhibition space is pervaded by an intense smell of Marseille soap which immediately calls to mind a familiar, intimate but essentially western smell linked to washing. The first room contains a series of zinc plates which are treated like a skin in need of washing, recording, through subsequent immersions in the soap and then in acid, the rubbing and attempts at corrosion of the surface of the material, in an attempt to bring the physical and social body back to a state of docility. Once again, engraving becomes her chosen tool for leaving a trace of the repetition of the automatic gesture and the accumulation of time in the performative act.
After being exalted by the choice of metal, the body expresses itself through its absence in subsequent operations where the object has the upper hand. What is usually consumed or worn out through use is fixed forever in bronze sculptures: a bar of soap, a toothbrush, underwear, the bottoms of the typical tracksuits found in all the initial reception kits have the power to educate the body to be disciplined and to accompany it in the transition from the previous identity to the acceptance of a new social code.
Nevertheless, the exhibition concludes with an opening towards an identity, restrained by the rhythm of our gestures, (with a transition from the body to the soul), which always differ from each other, symbolised in the video by the performance of a body drummer who interprets several actions linked to personal hygiene in a completely free manner. It as though the artist is saying that however much control is exerted, the body can always retain a space for freedom, finding a primordial melody which breaks up the relationship between control, body and society.
Francesca Grilli was born in Bologna in 1978. Lives and works in Bruxelles.
She took part in many international residencies such as Rijksakademia Van beeldende Kunsten (2007/2008), American Academy in Rome (2014/2015) , ISCP - International Studio & Curatorial Program residency program, New York, US (2016). In 2016, she received the New York Prize.
Among her important personal exhibition are The forgetting of air, Serralves Museum, Porto, P, Palais de Tokyo, Parigi, F, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, (2017) and Maxxi Museum, Rome (2016), Family at Van Abbemuseum, NL,(2015-2017) Anger at Galleria Umberto Di Marino, Naples, I,(2015) MACRO of Rome (2012) , The Conversation at MAMbo, Bologna (2010).
Her work has been exhibited in many venues in Italy and abroad such as, viceversa, Padiglione Italia at 55. Biennale di Venezia, MADRE, Naples (2012), Galleria d'Arte Contemporanea, Monfalcone (2012), Serpentine Gallery, London (2010) and Manifesta7 in Bolzano (2008).
In 2016 she realized the permanent installation Borders for the project “Un'Opera per Mantova” promoted by Mibact for Mantua Italian Capital of Culture
She has also participated in numerous performance festivals including: Drodesera Festival at the Centrale Fies in Trento, Homo Novus/LT – Buda/BE - Roma Europa, UOVO Performing Arts/IT, Tupp Festival/SW, Rencontres Choregraphiques/FR and Santarcangelo at the Teatri in Rimini.
Thanks to:
Centre de la Gravure et de l'Image Imprimèe, La Louvière, B
Fonderia Nolana Del Giudice, Nola, (NA), I
Parlare d'identità attraverso l'esperienza sul corpo e dei corpi, nelle relazioni che intrecciano tra loro e nello spazio, è sempre stato un cardine nella ricerca dell'artista. Soprattutto quando si guarda alle sue sperimentazioni performative, un altro concetto fondamentale per mettere in prospettiva il suo lavoro è quello della trasformazione del corpo ovvero del passaggio da uno stato all'altro, sia esso fisico, sociale, culturale. Come già nella precedente mostra presso la galleria nel 2015, le opere di Francesca Grilli occupano lo spazio effimero e sfuggente della soglia, esplorandola in tutte le dimensioni temporali contenute in potenza, dall'abbandono della condizione originale al raggiungimento di una nuova forma.
In occasione di NaOH (sigla che sta per l'idrossido di sodio alla base dei più comuni detergenti), vengono condensati gli esiti delle indagini svolte a Bruxelles nell'ultimo anno, in collaborazione con alcuni operatori sociali che si occupano di accoglienza per individui con difficoltà abitative. Da un lato venendo a contatto con quanti attraversano le nostre città in condizioni di disagio dovute a dipendenze o estrema povertà, dall'altro osservando le operazioni di primo soccorso eseguite con i migranti dopo l'arrivo in un centro d'accoglienza, si definisce uno stesso rito iniziatico, volto all'accettazione dell'individuo nella società civile. La primissima condizione necessaria per l'acquisizione del titolo di cittadino sembra, dunque, essere quella di aderire ad un rigido protocollo di pulizia, ad un codice anche vestimentario, per quanto temporaneo. Lo spazio espositivo, dunque, è pervaso da un intenso odore di sapone di marsiglia, che rimanda ad un immaginario immediato, familiare, intimo, ma tutto occidentale del lavaggio. Nella prima stanza una serie di lastre di zinco vengono trattate come una pelle da lavare, registrando attraverso le successive immersioni del sapone nell'acido, come sotto la doccia, sfregature e tentativi di corrosione dello strato superficiale della materia, nel tentativo di riportare il corpo fisico e sociale ad una condizione di docilità. Ancora una volta l'incisione diventa lo strumento preferenziale per lasciar traccia della ripetizione del gesto automatico e dell'accumulazione di tempo nell'atto performativo.
Dopo essere stato sublimato dalla scelta del metallo, il corpo parla attraverso la propria assenza nelle opere successive, laddove è l'oggetto a prendere il sopravvento. Il gesto apparentemente quotidiano, tradotto in metallo, assume un suo peso specifico, di cui si ha la forma negativa, mentre della persona non rimane altro che la traccia, non la presenza. Ciò che solitamente si consuma per l'uso viene fissato per sempre nelle sculture di bronzo: un sapone, uno spazzolino da denti, la biancheria intima, il pantalone delle tipiche tute presenti in tutti i kit di prima accoglienza hanno il potere di educare il corpo alla disciplina e accompagnarlo nel passaggio dalla precedente identità all'accettazione del nuovo codice sociale.
Tuttavia, la mostra si conclude con un'apertura verso l'identità trattenuta dal ritmo dei nostri gesti (con un passaggio dal corpo all’anima), sempre differenti gli uni dagli altri, simbolizzato nel video dalla performance di un body drummer che reinterpreta, in maniera del tutto libera, alcune azioni legate alla pulizia personale. Come a dire che per quanto controllo possa esservi esercitato, il corpo potrà sempre conservare per se stesso uno spazio di libertà, trovando una melodia primordiale che spezzi il rapporto controllo-corpo-societa’.
Francesca Grilli è nata a Bologna nel 1978. Vive e lavora a Bruxelles
Ha preso parte al programma di diverse residenza internazionali quali Rijksakademia Van beeldende Kunsten (2007/2008), American Academy in Rome (2014/2015), ISCP - International Studio & Curatorial Program residency program, New York, US (2016). Nel 2016 ha ricevuto il New York Prize.
Tra le personali e performances di rilievo si segnalano: The forgetting of air, Serralves Museum, Porto, P, Palais de Tokyo, Parigi, F e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2017), Maxxi Museum, Roma (2016), Family (2015-2017), Van Abbemuseum, NL, Anger alla Galleria Umberto Di Marino, Napoli,(2015) MACRO Roma (2012), The Conversation al Museo MAMbo, Bologna (2010).
Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi espositive in Italia e all'estero, come viceversa, Padiglione Italia alla 55. Biennale di Venezia,(2013), al MADRE, Napoli (2012),alla Galleria d'Arte Contemporanea, Monfalcone (2012), alla Serpentine Gallery, Londra (2010) e Manifesta7, Bolzano (2008).
Nel 2016 realizza l'installazione permanente Borders nell'ambito del progetto “Un'Opera per Mantova” promosso dal Mibact per Mantova Capitale Italiana della Cultura
Numerose le partecipazioni ai festival di performance: Drodesera Festival alla Centrale Fies di Trento, Homo Novus/LT – Buda/BE - Roma Europa, UOVO Performing Arts/IT, Tupp Festival/SW, Rencontres Choregraphiques/FR e Santarcangelo at the Teatri in Rimini (2017/2019).
d
Si ringrazia:
Centre de la Gravure et de l'Image imprimèe, La Louvière, B
Fonderia Nolana Del Giudice, Nola, (NA), I
--- English version
Galleria Umberto Di Marino is pleased to present the new solo show of the work of Francesca Grilli entitled NaOH on Thursday 7 June 2018.
Expressing identity through the experience on the body and of bodies, in relationships interwoven with each other and in space, has always been a crucial part of the artist’s work. In particular when you look at her experimental performances, another fundamental aspect of her work is the transformation of the body, in other words the transition from one state to another, whether it be physical, social or cultural. Like her previous exhibition in 2015, the works of Francesca Grilli occupy the ephemeral and ambiguous space of the threshold, exploring it in all the potential temporal dimensions, from the abandonment of the original condition to the attainment of a new form.
Her show NaOH (which stands for sodium hydroxide or caustic soda which is the main ingredient of most household detergents) contains the results of research carried out at Brussels over the last year in conjunction with several social workers who are concerned with shelter for people with housing problems. On the one hand, she came into contact with people who live in our cities in difficult conditions due to addiction or extreme poverty, while on the other she observed the first aid operations carried out on behalf of migrants after their arrival at a reception centre. She defines it as an initiation rite aimed at welcoming individuals into civic society. The first condition for acquiring citizenship seems to involve adopting a rigid cleansing regime, even a kind of dress code, albeit a temporary one.
The exhibition space is pervaded by an intense smell of Marseille soap which immediately calls to mind a familiar, intimate but essentially western smell linked to washing. The first room contains a series of zinc plates which are treated like a skin in need of washing, recording, through subsequent immersions in the soap and then in acid, the rubbing and attempts at corrosion of the surface of the material, in an attempt to bring the physical and social body back to a state of docility. Once again, engraving becomes her chosen tool for leaving a trace of the repetition of the automatic gesture and the accumulation of time in the performative act.
After being exalted by the choice of metal, the body expresses itself through its absence in subsequent operations where the object has the upper hand. What is usually consumed or worn out through use is fixed forever in bronze sculptures: a bar of soap, a toothbrush, underwear, the bottoms of the typical tracksuits found in all the initial reception kits have the power to educate the body to be disciplined and to accompany it in the transition from the previous identity to the acceptance of a new social code.
Nevertheless, the exhibition concludes with an opening towards an identity, restrained by the rhythm of our gestures, (with a transition from the body to the soul), which always differ from each other, symbolised in the video by the performance of a body drummer who interprets several actions linked to personal hygiene in a completely free manner. It as though the artist is saying that however much control is exerted, the body can always retain a space for freedom, finding a primordial melody which breaks up the relationship between control, body and society.
Francesca Grilli was born in Bologna in 1978. Lives and works in Bruxelles.
She took part in many international residencies such as Rijksakademia Van beeldende Kunsten (2007/2008), American Academy in Rome (2014/2015) , ISCP - International Studio & Curatorial Program residency program, New York, US (2016). In 2016, she received the New York Prize.
Among her important personal exhibition are The forgetting of air, Serralves Museum, Porto, P, Palais de Tokyo, Parigi, F, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, (2017) and Maxxi Museum, Rome (2016), Family at Van Abbemuseum, NL,(2015-2017) Anger at Galleria Umberto Di Marino, Naples, I,(2015) MACRO of Rome (2012) , The Conversation at MAMbo, Bologna (2010).
Her work has been exhibited in many venues in Italy and abroad such as, viceversa, Padiglione Italia at 55. Biennale di Venezia, MADRE, Naples (2012), Galleria d'Arte Contemporanea, Monfalcone (2012), Serpentine Gallery, London (2010) and Manifesta7 in Bolzano (2008).
In 2016 she realized the permanent installation Borders for the project “Un'Opera per Mantova” promoted by Mibact for Mantua Italian Capital of Culture
She has also participated in numerous performance festivals including: Drodesera Festival at the Centrale Fies in Trento, Homo Novus/LT – Buda/BE - Roma Europa, UOVO Performing Arts/IT, Tupp Festival/SW, Rencontres Choregraphiques/FR and Santarcangelo at the Teatri in Rimini.
Thanks to:
Centre de la Gravure et de l'Image Imprimèe, La Louvière, B
Fonderia Nolana Del Giudice, Nola, (NA), I
07
giugno 2018
Francesca Grilli – NaOH
Dal 07 giugno al 22 settembre 2018
arte contemporanea
Location
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15,30-20
Vernissage
7 Giugno 2018, dalle ore 19 alle 22
Autore