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Francesca Leone – Si può illuminare un cielo melmoso e nero?
Per la mostra, curata da Danilo Eccher, l’artista ha composto un’installazione che occuperà interamente la sala principale della galleria, realizzata con lamiere di recupero su cui l’artista è intervenuta attraverso una stesura pittorica di matrice tradizionale.
Comunicato stampa
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Magazzino apre la nuova stagione espositiva con la prima mostra personale in galleria di Francesca Leone. La mostra, a cura di Danilo Eccher ed intitolata Si può illuminare un cielo melmoso e nero? inaugurerà Mercoledì 16 Settembre 2020 e resterà visitabile fino al 24 Ottobre 2020.
Il titolo, mutuato dai versi de "L’Irreparable" di Charles Baudelaire, suggerisce il tema principale della mostra che si sviluppa intorno ad una grande installazione che occuperà lo spazio della galleria. "Si può illuminare un cielo melmoso e nero?" è una assunzione di spaesamento, che suggerisce l’assenza di punti di riferimento chiari: nella sua serie "Carte", Francesca Leone gioca proprio su questa mancanza e su un universo legato da opposti; le lamiere di recupero, su cui l’ artista interviene attraverso una stesura pittorica di matrice tradizionale, ottenendo la ricomposizione di una memoria che sembra già scritta nell’oggetto trovato. Questa operazione di stesura e ricomposizione restituisce una pittura lieve ma robusta, densa di rimandi e di stratificazioni non solo materiali.
Per la sua mostra da Magazzino, l’artista ha composto un’installazione che occuperà interamente la sala principale della galleria, sottraendo la pittura alla sua naturale dimensione verticale e trasformandola, appunto, in un cielo scuro cui poter rivolgere lo sguardo. Le lamiere, deformate per memoria propria e intervento successivo, diventano superfici morbide, leggere, su cui l’artista scrive una pagina che il tempo sembra avere omesso.
Francesca Leone è nata a Roma nel 1964, e vive e lavora tra Roma e Miami. Le sue opere sono state esposte, tra gli altri, ai Musei Capitolini (2007), al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo (2008), Palazzo Venezia, Roma (2008) e Castel dell’Ovo, Napoli (2009); sempre nel 2009 ha esposto al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MMOMA) di Mosca e ha ricevuto l’ onorificenza di Membro Onorario dell’ Accademia Russa delle Arti. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011(nel Padiglione Italiano) e nel 2013 (Padiglione della Republica de Cuba). Nel 2014, ha avuto mostre personali al MAC di Santiago del Cile, al MACBA di Buenos Aires e al Museo dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, oltre a quella al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli. Negli ultimi anni, ha avuto mostre personali alla Triennale di Milano (2015), MACRO di Roma (2017), Real Albergo dei Poveri a Palermo e Palacio de Gaviria a Madrid
(2018).
Il titolo, mutuato dai versi de "L’Irreparable" di Charles Baudelaire, suggerisce il tema principale della mostra che si sviluppa intorno ad una grande installazione che occuperà lo spazio della galleria. "Si può illuminare un cielo melmoso e nero?" è una assunzione di spaesamento, che suggerisce l’assenza di punti di riferimento chiari: nella sua serie "Carte", Francesca Leone gioca proprio su questa mancanza e su un universo legato da opposti; le lamiere di recupero, su cui l’ artista interviene attraverso una stesura pittorica di matrice tradizionale, ottenendo la ricomposizione di una memoria che sembra già scritta nell’oggetto trovato. Questa operazione di stesura e ricomposizione restituisce una pittura lieve ma robusta, densa di rimandi e di stratificazioni non solo materiali.
Per la sua mostra da Magazzino, l’artista ha composto un’installazione che occuperà interamente la sala principale della galleria, sottraendo la pittura alla sua naturale dimensione verticale e trasformandola, appunto, in un cielo scuro cui poter rivolgere lo sguardo. Le lamiere, deformate per memoria propria e intervento successivo, diventano superfici morbide, leggere, su cui l’artista scrive una pagina che il tempo sembra avere omesso.
Francesca Leone è nata a Roma nel 1964, e vive e lavora tra Roma e Miami. Le sue opere sono state esposte, tra gli altri, ai Musei Capitolini (2007), al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo (2008), Palazzo Venezia, Roma (2008) e Castel dell’Ovo, Napoli (2009); sempre nel 2009 ha esposto al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MMOMA) di Mosca e ha ricevuto l’ onorificenza di Membro Onorario dell’ Accademia Russa delle Arti. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011(nel Padiglione Italiano) e nel 2013 (Padiglione della Republica de Cuba). Nel 2014, ha avuto mostre personali al MAC di Santiago del Cile, al MACBA di Buenos Aires e al Museo dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, oltre a quella al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli. Negli ultimi anni, ha avuto mostre personali alla Triennale di Milano (2015), MACRO di Roma (2017), Real Albergo dei Poveri a Palermo e Palacio de Gaviria a Madrid
(2018).
16
settembre 2020
Francesca Leone – Si può illuminare un cielo melmoso e nero?
Dal 16 settembre al 24 ottobre 2020
arte contemporanea
Location
MAGAZZINO
Roma, Via Dei Prefetti, 17, (Roma)
Roma, Via Dei Prefetti, 17, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 20.00
Vernissage
16 Settembre 2020, dalle 12.30 alle 20.30. Entrata massimo 10 persone alla volta
Sito web
Ufficio stampa
Magazzino
Autore
Curatore
Autore testo critico