Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesca Poto – [ka’meo]
l’esposizione propone un percorso scandito da incisioni, installazioni e video che acquista il valore di una antologica della produzione creativa dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FRaC Baronissi
MUSEO-FONDO REGIONALE D'aRTE CONTEMPORANEA
Comune di Baronissi - Regione Campania
Francesca Poto [ka’m:εo]
Galleria dei Frati
28.10>03.12.2017
Comunicato stampa
Sabato 28 ottobre alle ore 18:30, apre al pubblico la mostra personale di Francesca Poto dal titolo [ka’m:εo].
Curata da Massimo Bignardi, collaborato da Maria Apicella, Giuseppe Casaburi, Luca Mansueto e Gianfranco Rizzo, l’esposizione propone un percorso scandito da incisioni, installazioni e video che acquista il valore di una antologica della produzione creativa di Francesca Poto.
«Con la mostra dedicata a Francesca Poto, tra le grandi interpreti dell’incisione italiana – scrive il Sindaco Gianfranco Valiante nella nota introduttiva al catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – la cui opera ha riscosso un ampio consenso in occasione delle mostre allestite in diversi Paesi dell’Estremo Oriente, continua il percorso di conoscenza e di promozione che il FRaC fa delle pagine più significative dell’arte contemporanea in area salernitana. Presenze che ci onorano all’estero, riconosciute in Italia, basti pensare all’ultima grande installazione che l’artista ha realizzato nella magica scena del Santa Maria della Scala a Siena, unitamente alle mostre allestite in Cina, Germania e in altre città italiane».
Al centro del percorso espositivo la serie di Kameo che, in sedici tavole, riassume quella che per l’artista è l’immagine di una Salerno. Una città riletta nel profilo di figure ben evidenti e note del panorama culturale italiano, che l’occhio della città ha in parte dimenticato o distrattamente messo da parte. Profili che parlano del nostro tempo e contestualmente di un passato, se pur prossimo, della nostra provincia: una sensazione che Francesca Poto consegna come riconoscimento, come rivelazione quindi come processo che invita alla conoscenza. «Non è facile – annota l’artista – spiegare o raccontare la nascita di un nuovo progetto, e Kameo non fa certo eccezione. Sono partita dall’idea del ritratto, e questo ha comportato, in primis, la scelta di soggetti da ritrarre. Mi sono concentrata su persone legate alla mia città, Salerno. Persone che con il loro lavoro hanno avuto ed hanno un ampio riscontro sulla scena nazionale ed internazionale; non solo o non necessariamente dei personaggi pubblici».
«L'esperienza creativa di Francesca Poto – rileva Massimo Bignardi – è segnata da un sincronismo fra lo sviluppo narrativo dell'immagine e la pratica, cioè l'esercizio delle tecniche con le quale si esprime: il punto di sutura si ha quando, come nel caso delle due grandi incisioni a più lastre dal titolo In canto terminate di recente, la composizione rimette in discussione tutto, aprendo varchi a nuove tecniche di rapporto con la realtà ottico percettiva, ma anche ad un nuovo linguaggio. Le grandi lettere rosse dell'alfabeto greco dell’opera In canto sono disposte in rapporto alle immagini, attinte, queste ultime, ad un personale album mentale: le lettere assumono il valore di pittogrammi che interferiscono nel testo narrativo dei brani figurali, disegnando un abbecedario di forme, con intervalli ritmici tali, però, da non distrarre o, meglio, evitando facili avvicinamenti, quasi da rebus. La scrittura è assunta come linea colore, esclamazione, suono, parola, canto, visione: l'immagine non è consonante ad essa, ossia non si colloca al suo fianco come dichiarazione percettiva, quanto ulteriore scrittura che prende in prestito dalla fotografia la capacità di tradurre la luce in segno».
FRANCESCA POTO, si diploma in decorazione pittorica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1976 ove è stata allieva di De Stefano, Venditti e Scordia. Tra le recenti mostre personali e presenze a rassegne internazionali e nazionali si segnalano: 2008 "In canto". Incisioni, mostra personale, ospitata dalla PICI Gallery di Seoul; poi trasferita alla MOA Gallery e alla Heyri; Kim's Gallery, Daegu - South Korea; "Per filo e per segno", Castello Malatestiano, Longiano (FC). Del 2009: “I libri del Merlo, Solsorten” ; “C'arte coperte”, Hebei Normal University, Shijiazhuang, Hebei Province, P .R. China. Del 2010: "I libri del merlo", Vittorio Avella e Antonio Sgambati, Ed.Laboratorio di Nola, Studio Artefuoricentro, Roma; “Primavere del bianco”, Art Museum of the National University, Seoul (Korea). Del 2011 è la personale “Mnemosyne”, allestita presso la chiesa di S. Apollonia in Salerno, mentre del 2015 è la partecipazione a “Carte vesuviane”, la collezione del Laboratorio di Nola, promossa ed allestita dal museo FRaC-Baronissi, dove torna nel 2016 per l’evento “L’incisione tra nuovi materiali e nuove sperimentazioni”, presentando il suo lavoro nel corso di un’esperienza laboratoriale. Nel 2017 partecipa a due mostre “Ritratto-Autoritratto” e “Interni/Interior”, tenutesi rispettivamente presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno, la Galleria Nazionale di Puglia a Bitonto e di recente al Santa Maria della Scala di Siena, con una installazione ambientale e multimediale di opere calcografiche dedicate ad Amy Winehouse.
In occasione della mostra è stato pubblicato da Gutenberg Edizioni, il volume monografico, Francesca Poto [ka’m:εo], curato da Massimo Bignardi, con interventi di Maria Apicella e Luca Mansueto, con un’ampia lettura critica della curatrice, apparati biografici e bibliografici ed un corredo illustrativo a colori e in bianco e nero
Ufficio stampa: Caterina La Bella
Eventi, didattica e visite guidate:
Associazione Culturale “Tutti Suonati”
Orario di apertura: lunedì-giovedì ore 9:00/12:30 lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/21:00
Convento Francescano SS. Trinità, 84081 - Baronissi
Settore Affari Generali ed Amministrazione Strategica – Servizi alla Persona, Comune di Baronissi - tel. 089 828209 – fax 089 828217
E-mail: cultura@comune.baronissi.sa.it - Sito Web: www.comune.baronissi.sa.it
MUSEO-FONDO REGIONALE D'aRTE CONTEMPORANEA
Comune di Baronissi - Regione Campania
Francesca Poto [ka’m:εo]
Galleria dei Frati
28.10>03.12.2017
Comunicato stampa
Sabato 28 ottobre alle ore 18:30, apre al pubblico la mostra personale di Francesca Poto dal titolo [ka’m:εo].
Curata da Massimo Bignardi, collaborato da Maria Apicella, Giuseppe Casaburi, Luca Mansueto e Gianfranco Rizzo, l’esposizione propone un percorso scandito da incisioni, installazioni e video che acquista il valore di una antologica della produzione creativa di Francesca Poto.
«Con la mostra dedicata a Francesca Poto, tra le grandi interpreti dell’incisione italiana – scrive il Sindaco Gianfranco Valiante nella nota introduttiva al catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – la cui opera ha riscosso un ampio consenso in occasione delle mostre allestite in diversi Paesi dell’Estremo Oriente, continua il percorso di conoscenza e di promozione che il FRaC fa delle pagine più significative dell’arte contemporanea in area salernitana. Presenze che ci onorano all’estero, riconosciute in Italia, basti pensare all’ultima grande installazione che l’artista ha realizzato nella magica scena del Santa Maria della Scala a Siena, unitamente alle mostre allestite in Cina, Germania e in altre città italiane».
Al centro del percorso espositivo la serie di Kameo che, in sedici tavole, riassume quella che per l’artista è l’immagine di una Salerno. Una città riletta nel profilo di figure ben evidenti e note del panorama culturale italiano, che l’occhio della città ha in parte dimenticato o distrattamente messo da parte. Profili che parlano del nostro tempo e contestualmente di un passato, se pur prossimo, della nostra provincia: una sensazione che Francesca Poto consegna come riconoscimento, come rivelazione quindi come processo che invita alla conoscenza. «Non è facile – annota l’artista – spiegare o raccontare la nascita di un nuovo progetto, e Kameo non fa certo eccezione. Sono partita dall’idea del ritratto, e questo ha comportato, in primis, la scelta di soggetti da ritrarre. Mi sono concentrata su persone legate alla mia città, Salerno. Persone che con il loro lavoro hanno avuto ed hanno un ampio riscontro sulla scena nazionale ed internazionale; non solo o non necessariamente dei personaggi pubblici».
«L'esperienza creativa di Francesca Poto – rileva Massimo Bignardi – è segnata da un sincronismo fra lo sviluppo narrativo dell'immagine e la pratica, cioè l'esercizio delle tecniche con le quale si esprime: il punto di sutura si ha quando, come nel caso delle due grandi incisioni a più lastre dal titolo In canto terminate di recente, la composizione rimette in discussione tutto, aprendo varchi a nuove tecniche di rapporto con la realtà ottico percettiva, ma anche ad un nuovo linguaggio. Le grandi lettere rosse dell'alfabeto greco dell’opera In canto sono disposte in rapporto alle immagini, attinte, queste ultime, ad un personale album mentale: le lettere assumono il valore di pittogrammi che interferiscono nel testo narrativo dei brani figurali, disegnando un abbecedario di forme, con intervalli ritmici tali, però, da non distrarre o, meglio, evitando facili avvicinamenti, quasi da rebus. La scrittura è assunta come linea colore, esclamazione, suono, parola, canto, visione: l'immagine non è consonante ad essa, ossia non si colloca al suo fianco come dichiarazione percettiva, quanto ulteriore scrittura che prende in prestito dalla fotografia la capacità di tradurre la luce in segno».
FRANCESCA POTO, si diploma in decorazione pittorica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1976 ove è stata allieva di De Stefano, Venditti e Scordia. Tra le recenti mostre personali e presenze a rassegne internazionali e nazionali si segnalano: 2008 "In canto". Incisioni, mostra personale, ospitata dalla PICI Gallery di Seoul; poi trasferita alla MOA Gallery e alla Heyri; Kim's Gallery, Daegu - South Korea; "Per filo e per segno", Castello Malatestiano, Longiano (FC). Del 2009: “I libri del Merlo, Solsorten” ; “C'arte coperte”, Hebei Normal University, Shijiazhuang, Hebei Province, P .R. China. Del 2010: "I libri del merlo", Vittorio Avella e Antonio Sgambati, Ed.Laboratorio di Nola, Studio Artefuoricentro, Roma; “Primavere del bianco”, Art Museum of the National University, Seoul (Korea). Del 2011 è la personale “Mnemosyne”, allestita presso la chiesa di S. Apollonia in Salerno, mentre del 2015 è la partecipazione a “Carte vesuviane”, la collezione del Laboratorio di Nola, promossa ed allestita dal museo FRaC-Baronissi, dove torna nel 2016 per l’evento “L’incisione tra nuovi materiali e nuove sperimentazioni”, presentando il suo lavoro nel corso di un’esperienza laboratoriale. Nel 2017 partecipa a due mostre “Ritratto-Autoritratto” e “Interni/Interior”, tenutesi rispettivamente presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno, la Galleria Nazionale di Puglia a Bitonto e di recente al Santa Maria della Scala di Siena, con una installazione ambientale e multimediale di opere calcografiche dedicate ad Amy Winehouse.
In occasione della mostra è stato pubblicato da Gutenberg Edizioni, il volume monografico, Francesca Poto [ka’m:εo], curato da Massimo Bignardi, con interventi di Maria Apicella e Luca Mansueto, con un’ampia lettura critica della curatrice, apparati biografici e bibliografici ed un corredo illustrativo a colori e in bianco e nero
Ufficio stampa: Caterina La Bella
Eventi, didattica e visite guidate:
Associazione Culturale “Tutti Suonati”
Orario di apertura: lunedì-giovedì ore 9:00/12:30 lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/21:00
Convento Francescano SS. Trinità, 84081 - Baronissi
Settore Affari Generali ed Amministrazione Strategica – Servizi alla Persona, Comune di Baronissi - tel. 089 828209 – fax 089 828217
E-mail: cultura@comune.baronissi.sa.it - Sito Web: www.comune.baronissi.sa.it
28
ottobre 2017
Francesca Poto – [ka’meo]
Dal 28 ottobre al 03 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
FRAC – CONVENTO FRANCESCANO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Baronissi, Via Convento, (Salerno)
Baronissi, Via Convento, (Salerno)
Orario di apertura
lunedì-giovedì ore 9:00/12:30 lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/21:00
Vernissage
28 Ottobre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore