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Francesca Poto – Mnemosyne
primo appuntamento del terzo ciclo della rassegna Apollonia Ateliers, curata da Marco Alfano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione mostra 'FRANCESCA POTO / MNEMOSYNE'
Sabato 2 aprile 2011, ore 19.00,Chiesa di Sant'Apollonia
Sabato 2 aprile 2011, alle ore 19.00, negli spazi della Chiesa di Sant'Apollonia, sarà presentata al pubblico la mostra 'Francesca Poto – Mnemosyne', primo appuntamento del terzo ciclo della rassegna Apollonia Ateliers.
All'inaugurazione interverranno l'On. Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, ed Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.
Il progetto Apollonia Ateliers, curato da Marco Alfano, è sostenuto dal Comune di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, e si avvale di prestigiosi sponsor, quali BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet e Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito, nonché della collaborazione di Segno Associati per la comunicazione e della Bottega San Lazzaro per l'allestimento degli eventi.
La mostra 'Francesca Poto – Mnemosyne', a cura di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, presenta 25 opere, datate tra il 2006 ed il 2010. Si tratta di 20 incisioni su carta, quasi tutte realizzate presso la storica stamperia d'arte “Il Laboratorio” di Nola di Vittorio Avella e Antonio Sgambati, e di 5 stampe digitali su plexiglas e Dibond. È la prima personale di Francesca Poto a Salerno, dove si dedica con passione da molti anni all'insegnamento presso il Liceo Artistico “Andrea Sabatini”. Un riconoscimento doveroso per un'artista affermatasi in occasione di rassegne prestigiose, come l'importante personale tenutasi nel 2008, dal titolo In canto, alla PICI Gallery di Seoul, per l'organizzazione dell'Istituto Italiano di Cultura, proposta in seguito in altre città sudcoreane, e la collettiva Primavere del bianco, allestita nel 2010 presso il MoA - Art Museum of the National University di Seoul.
«Francesca Poto ha intrapreso negli ultimi anni riflessioni di grande coraggio sulla figura, - scrive Marco Alfano nel testo critico in catalogo - e sul senso riposto e contemplativo della necessità del “comporre”. L'artista, nelle sue incisioni, arricchendo e sviluppando la sua esperienza nelle tecniche calcografiche, combina il segno netto e scolpito del bulino e della puntasecca, alla levità dell'acquatinta, generando un “corto circuito” tra pesantezza del mezzo e ricerca della leggerezza. […]
Alla bellissima serie dedicata alle Sirene si affiancano due grandi incisioni, dal titolo In canto, assemblaggio di trenta matrici di zinco, dove Francesca associa al segno inciso del bulino e della puntasecca, l'esile fluidità di lastre lavorate all'acquatinta: alcune di queste hanno la nostalgia di una bellezza che sembra decomporsi, attingendo ai miti mediterranei esaltati con luminosa purezza dalle fotografie di Hellas di Herbert List, con giovani nudi, in fisionomie moderne, tra frammenti di bianchi marmi. Ma l'ipotesi che si possa trattare di un assemblage di derivazione surrealista, nell'alternanza di immagini e lettere - avec étonnement, recita ironico un titolo sonoro di Erik Satie - , subito svanisce nell’intendere il comporre diverse immaginazioni, che alludono al silenzio, quale custode del canto, alla ricerca di una verità di cuore, piuttosto che visiva. […] Altre incisioni, più recenti, come Molpo, Argot, e Sounion, rivelano l'incessante aspirazione di Francesca Poto a una forma che vuole evocare la bellezza antica, e allo stesso tempo, il senso dell'occasione, audace ed amabile, del segno».
La produzione più recente di Francesca Poto, del 2010, costituita da cinque incisioni a puntasecca su PVC, non rappresenta un superamento del lavoro precedente, quanto piuttosto una volontà di investigare nuovi supporti. E così l'artista «è approdata dalla carta alla stampa digitale su plexiglas, - rileva Mirella Tammelleo in catalogo - ricercando con questo passaggio un'esasperazione del segno, prima inciso, poi digitalizzato, infine stampato su un materiale plastico che, grazie alla sua trasparenza, è in grado di aumentare la brillantezza cromatica, con esiti di una levità sorprendente: una sensazione di leggerezza, che è frutto della volontà dell'artista di rendere quanto più delicato ciò che è stato in realtà possibile solo attraverso un duro lavoro di scavo nella matrice, che equipara l'opera dell'incisore a quella dello scultore. […] La specificità della tecnica risulta pregnante per Francesca Poto, che ama dell'incisione il rapporto diretto con la materia. È una scelta che assume in lei anche un significato etico, come procedimento che non consente approssimazioni ed obbliga ad un estremo rigore nell'uso della puntasecca come del bulino.
Gli ultimi lavori hanno come oggetto di indagine la memoria, personificata nell'opera Mnemosyne, che dà anche il titolo alla mostra. Nell'incisione la Dea della Memoria compare sotto sembianze di donna contemporanea; nel suo volto intenso si ravvisa una sintesi tra la pienezza di vita, che è in realtà espressione del bagaglio di cose vedute ed apprese nel tempo, e la leggerezza del disegno inciso dall'artista».
La mostra diventerà cornice di un altro evento che si terrà sabato 9 aprile alle ore 18.30 presso la Chiesa di Sant'Apollonia: un laboratorio aperto sul tema “Le metamorfosi del segno: dall'incisione della matrice alla stampa”, a cura di Vittorio Avella e Antonio Sgambati de "Il Laboratorio" di Nola, con interventi di Pino Latronico, Antonio Pesce e Antonio Petti.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo, che oltre alla presentazione del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, comprende testi di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, un apparato biografico e bibliografico, nonché le riproduzioni di tutte le opere esposte.
Catalogo: nr. 9 della collana *ASTERISCHI
Francesca Poto. Mnemosyne, presentazione di Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, testi di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, pp. 48, con apparati biografici e bibliografici, corredato da illustrazioni a colori, pubblicato da Edizioni 10/17, Salerno, 2011 ISBN 978- 88-888-62-36-3.
cenni biografici
Francesca Poto è nata a Salerno nel 1954.
Si è diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1976, dove è stata allieva di Armando De Stefano, Antonio Scordia e Antonio Venditti. Insegna Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico "Andrea Sabatini" di Salerno. La sua attività espositiva inizia già nel 1975, con la partecipazione a una collettiva dedicata ai giovani artisti dell'Accademia, tenutasi alla Galleria L'Incontro di Napoli; l'anno seguente partecipa al III Festival Nazionale d'Arte Grafica, a cura del Centro studi e ricerche "Il Vortice" di Salerno. Nel 1979 è presente alla mostra collettiva Autori per la Costiera amalfitana, tenutasi a Scala e ad Amalfi, e in seguito allestita alla Galleria Etruria di Salerno. Ritorna all'attività espositiva nel 2004, con la mostra personale Sirenide, allestita con Nuccia Vassallo, presso l'Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella (Salerno); nel 2006 espone a Napoli, alla rassegna Festa del merlo, presso "Il Laboratorio" di Vittorio Avella e Antonio Sgambati, e partecipa, con altri artisti, alla realizzazione di una cartella d'incisioni dal titolo Racconti incisi, presentata alla "Vetrina del Fare" di Salerno. Del 2008 è la mostra personale, dal titolo In canto, tenutasi alla PICI Gallery di Seoul (South Corea), per l'organizzazione dell'Istituto Italiano di Cultura, proposta in seguito in altre città sudcoreane, alla MOA Gallery di Heyri e alla Kim's Gallery di Daegu. Nel 2009 partecipa alla mostra C'arte coperte, tenutasi all'Hebei Normal University di Shijiazhuang (China), e, nello stesso anno, un suo disegno entra a far parte della Collezione Permanente del Fondo Regionale d'Arte Contemporanea di Baronissi (Salerno). Del 2010 è la presenza alla mostra Primavere del bianco, allestita presso il MoA - Art Museum of the National University di Seoul (South Corea), e alla prima edizione della rassegna Scriptorium. Dal libro d’artista al libro oggetto, tenutasi al Palazzo Vanvitelliano di Mercato San Severino (Salerno).
www.francescapoto.it
In occasione del vernissage del 2 aprile, sarà offerto un menù appositamente curato dal ristorante Fratelli La Bufala di Salerno.
La mostra resterà aperta fino al 19 aprile 2011.
Scheda tecnica
titolo
Francesca Poto. Mnemosyne
curatori
Marco Alfano - Mirella Tammelleo
sede
Chiesa di Sant'Apollonia, via San Benedetto (Centro Storico), Salerno
periodo di esposizione
inaugurazione 2 aprile 2011 ore 19.00
dal 2 aprile al 19 aprile 2011
orario
tutti i giorni dalle 17.30 alle 21.30
Ingresso libero
Ufficio stampa
Mirella Tammelleo
Tel. + 39 340 6410783
m.tammelleo@libero.it
Immagine grafica
Segno Associati (Salerno)
www.segnoassociati.it
Catalogo
Edizioni 10/17 - Salerno
Grazie a
Fratelli La Bufala - Salerno
Sponsor
BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet e Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito
Per informazioni:
APOLLONIA ATELIERS
tel. +39 089 227167 cell. +39 349 3795969
www.apolloniateliers.it
info@apolloniateliers.it
APOLLONIA ATELIERS proseguirà con:
ANTONIO BUONFIGLIO/ AUREA TEXTURES
3 maggio - 18 maggio 2011
Sabato 2 aprile 2011, ore 19.00,Chiesa di Sant'Apollonia
Sabato 2 aprile 2011, alle ore 19.00, negli spazi della Chiesa di Sant'Apollonia, sarà presentata al pubblico la mostra 'Francesca Poto – Mnemosyne', primo appuntamento del terzo ciclo della rassegna Apollonia Ateliers.
All'inaugurazione interverranno l'On. Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, ed Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.
Il progetto Apollonia Ateliers, curato da Marco Alfano, è sostenuto dal Comune di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, e si avvale di prestigiosi sponsor, quali BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet e Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito, nonché della collaborazione di Segno Associati per la comunicazione e della Bottega San Lazzaro per l'allestimento degli eventi.
La mostra 'Francesca Poto – Mnemosyne', a cura di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, presenta 25 opere, datate tra il 2006 ed il 2010. Si tratta di 20 incisioni su carta, quasi tutte realizzate presso la storica stamperia d'arte “Il Laboratorio” di Nola di Vittorio Avella e Antonio Sgambati, e di 5 stampe digitali su plexiglas e Dibond. È la prima personale di Francesca Poto a Salerno, dove si dedica con passione da molti anni all'insegnamento presso il Liceo Artistico “Andrea Sabatini”. Un riconoscimento doveroso per un'artista affermatasi in occasione di rassegne prestigiose, come l'importante personale tenutasi nel 2008, dal titolo In canto, alla PICI Gallery di Seoul, per l'organizzazione dell'Istituto Italiano di Cultura, proposta in seguito in altre città sudcoreane, e la collettiva Primavere del bianco, allestita nel 2010 presso il MoA - Art Museum of the National University di Seoul.
«Francesca Poto ha intrapreso negli ultimi anni riflessioni di grande coraggio sulla figura, - scrive Marco Alfano nel testo critico in catalogo - e sul senso riposto e contemplativo della necessità del “comporre”. L'artista, nelle sue incisioni, arricchendo e sviluppando la sua esperienza nelle tecniche calcografiche, combina il segno netto e scolpito del bulino e della puntasecca, alla levità dell'acquatinta, generando un “corto circuito” tra pesantezza del mezzo e ricerca della leggerezza. […]
Alla bellissima serie dedicata alle Sirene si affiancano due grandi incisioni, dal titolo In canto, assemblaggio di trenta matrici di zinco, dove Francesca associa al segno inciso del bulino e della puntasecca, l'esile fluidità di lastre lavorate all'acquatinta: alcune di queste hanno la nostalgia di una bellezza che sembra decomporsi, attingendo ai miti mediterranei esaltati con luminosa purezza dalle fotografie di Hellas di Herbert List, con giovani nudi, in fisionomie moderne, tra frammenti di bianchi marmi. Ma l'ipotesi che si possa trattare di un assemblage di derivazione surrealista, nell'alternanza di immagini e lettere - avec étonnement, recita ironico un titolo sonoro di Erik Satie - , subito svanisce nell’intendere il comporre diverse immaginazioni, che alludono al silenzio, quale custode del canto, alla ricerca di una verità di cuore, piuttosto che visiva. […] Altre incisioni, più recenti, come Molpo, Argot, e Sounion, rivelano l'incessante aspirazione di Francesca Poto a una forma che vuole evocare la bellezza antica, e allo stesso tempo, il senso dell'occasione, audace ed amabile, del segno».
La produzione più recente di Francesca Poto, del 2010, costituita da cinque incisioni a puntasecca su PVC, non rappresenta un superamento del lavoro precedente, quanto piuttosto una volontà di investigare nuovi supporti. E così l'artista «è approdata dalla carta alla stampa digitale su plexiglas, - rileva Mirella Tammelleo in catalogo - ricercando con questo passaggio un'esasperazione del segno, prima inciso, poi digitalizzato, infine stampato su un materiale plastico che, grazie alla sua trasparenza, è in grado di aumentare la brillantezza cromatica, con esiti di una levità sorprendente: una sensazione di leggerezza, che è frutto della volontà dell'artista di rendere quanto più delicato ciò che è stato in realtà possibile solo attraverso un duro lavoro di scavo nella matrice, che equipara l'opera dell'incisore a quella dello scultore. […] La specificità della tecnica risulta pregnante per Francesca Poto, che ama dell'incisione il rapporto diretto con la materia. È una scelta che assume in lei anche un significato etico, come procedimento che non consente approssimazioni ed obbliga ad un estremo rigore nell'uso della puntasecca come del bulino.
Gli ultimi lavori hanno come oggetto di indagine la memoria, personificata nell'opera Mnemosyne, che dà anche il titolo alla mostra. Nell'incisione la Dea della Memoria compare sotto sembianze di donna contemporanea; nel suo volto intenso si ravvisa una sintesi tra la pienezza di vita, che è in realtà espressione del bagaglio di cose vedute ed apprese nel tempo, e la leggerezza del disegno inciso dall'artista».
La mostra diventerà cornice di un altro evento che si terrà sabato 9 aprile alle ore 18.30 presso la Chiesa di Sant'Apollonia: un laboratorio aperto sul tema “Le metamorfosi del segno: dall'incisione della matrice alla stampa”, a cura di Vittorio Avella e Antonio Sgambati de "Il Laboratorio" di Nola, con interventi di Pino Latronico, Antonio Pesce e Antonio Petti.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo, che oltre alla presentazione del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, comprende testi di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, un apparato biografico e bibliografico, nonché le riproduzioni di tutte le opere esposte.
Catalogo: nr. 9 della collana *ASTERISCHI
Francesca Poto. Mnemosyne, presentazione di Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, testi di Marco Alfano e Mirella Tammelleo, pp. 48, con apparati biografici e bibliografici, corredato da illustrazioni a colori, pubblicato da Edizioni 10/17, Salerno, 2011 ISBN 978- 88-888-62-36-3.
cenni biografici
Francesca Poto è nata a Salerno nel 1954.
Si è diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1976, dove è stata allieva di Armando De Stefano, Antonio Scordia e Antonio Venditti. Insegna Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico "Andrea Sabatini" di Salerno. La sua attività espositiva inizia già nel 1975, con la partecipazione a una collettiva dedicata ai giovani artisti dell'Accademia, tenutasi alla Galleria L'Incontro di Napoli; l'anno seguente partecipa al III Festival Nazionale d'Arte Grafica, a cura del Centro studi e ricerche "Il Vortice" di Salerno. Nel 1979 è presente alla mostra collettiva Autori per la Costiera amalfitana, tenutasi a Scala e ad Amalfi, e in seguito allestita alla Galleria Etruria di Salerno. Ritorna all'attività espositiva nel 2004, con la mostra personale Sirenide, allestita con Nuccia Vassallo, presso l'Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella (Salerno); nel 2006 espone a Napoli, alla rassegna Festa del merlo, presso "Il Laboratorio" di Vittorio Avella e Antonio Sgambati, e partecipa, con altri artisti, alla realizzazione di una cartella d'incisioni dal titolo Racconti incisi, presentata alla "Vetrina del Fare" di Salerno. Del 2008 è la mostra personale, dal titolo In canto, tenutasi alla PICI Gallery di Seoul (South Corea), per l'organizzazione dell'Istituto Italiano di Cultura, proposta in seguito in altre città sudcoreane, alla MOA Gallery di Heyri e alla Kim's Gallery di Daegu. Nel 2009 partecipa alla mostra C'arte coperte, tenutasi all'Hebei Normal University di Shijiazhuang (China), e, nello stesso anno, un suo disegno entra a far parte della Collezione Permanente del Fondo Regionale d'Arte Contemporanea di Baronissi (Salerno). Del 2010 è la presenza alla mostra Primavere del bianco, allestita presso il MoA - Art Museum of the National University di Seoul (South Corea), e alla prima edizione della rassegna Scriptorium. Dal libro d’artista al libro oggetto, tenutasi al Palazzo Vanvitelliano di Mercato San Severino (Salerno).
www.francescapoto.it
In occasione del vernissage del 2 aprile, sarà offerto un menù appositamente curato dal ristorante Fratelli La Bufala di Salerno.
La mostra resterà aperta fino al 19 aprile 2011.
Scheda tecnica
titolo
Francesca Poto. Mnemosyne
curatori
Marco Alfano - Mirella Tammelleo
sede
Chiesa di Sant'Apollonia, via San Benedetto (Centro Storico), Salerno
periodo di esposizione
inaugurazione 2 aprile 2011 ore 19.00
dal 2 aprile al 19 aprile 2011
orario
tutti i giorni dalle 17.30 alle 21.30
Ingresso libero
Ufficio stampa
Mirella Tammelleo
Tel. + 39 340 6410783
m.tammelleo@libero.it
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Segno Associati (Salerno)
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Catalogo
Edizioni 10/17 - Salerno
Grazie a
Fratelli La Bufala - Salerno
Sponsor
BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet e Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito
Per informazioni:
APOLLONIA ATELIERS
tel. +39 089 227167 cell. +39 349 3795969
www.apolloniateliers.it
info@apolloniateliers.it
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ANTONIO BUONFIGLIO/ AUREA TEXTURES
3 maggio - 18 maggio 2011
02
aprile 2011
Francesca Poto – Mnemosyne
Dal 02 al 19 aprile 2011
fotografia
Location
EX CHIESA DI SANT’APOLLONIA
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17.30 alle 21.30
Vernissage
2 Aprile 2011, ore 19.30
Autore
Curatore