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Francesca Rachele Ili / Carla Paiolo – Reply
Partendo dalle opere site-specific di Francesca Rachele
Ili e Carla Paiolo, che fanno un lavoro fortemente legato alle
dinamiche del luogo, si cercherà di capire se l’arte di oggi riesce
ad incidere sulla capacità di crescita di questo territorio, quanto
le formule sinora adottate dagli operatori del settore siano
state efficaci, quali le eventuali problematiche esistenti.
Comunicato stampa
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Lo spazio che da quattro anni è sede fissa degli eventi estivi su
Caprarola dell’AC.DANAE, le Scuderie di Palazzo Farnese,
quest’anno è stato affidato dalla stessa ad un team di giovani
artisti e giovani critici del territorio, ai quali è stata data totale
autonomia di progettazione e gestione. Il gruppo ha elaborato
l’idea di un incontro a più voci, un confronto libero e dinamico
tra le varie realtà culturali che operano sul territorio e i
cittadini. Partendo dalle opere site-specific di Francesca Rachele
Ili e Carla Paiolo, che fanno un lavoro fortemente legato alle
dinamiche del luogo, si cercherà di capire se l’arte di oggi riesce
ad incidere sulla capacità di crescita di questo territorio, quanto
le formule sinora adottate dagli operatori del settore siano
state efficaci, quali le eventuali problematiche esistenti.
CORUS
Francesca Rachele Ili
“Corus”, installazione, 2009.
Legno, terra, tessuti riciclati.
Dimensioni struttura esterna: cm 160x160x160
Dimensioni opera interna: cm 70x100
Il luogo di ogni memoria acquista un significato collettivo e universale nel momento in cui un mero
contenitore racchiude segni materiali di una comunità di cui ognuno di noi è parte integrante.
Abiti donati dalla gente del territorio rappresentano molteplici vissuti, descrivono una storia e una
memoria che ci rappresenta e ci rende simili e vicini. Indumenti indossati e riciclati evidenziano la
lontananza e la ciclicità di un tempo che non va perduto e del quale ognuno di noi si fa portavoce
per donare memoria al futuro.Il luogo è uno spazio mentale e fisico, è una stanza bianca, una
piccola casa che ci ha accompagnati nella crescita, che ha custodito ogni nostro ricordo che
insieme agli altri va ad accumularsi, a stratificarsi. Nel presente, le tante memorie, tessuti su tessuti
usati, rovinati, sfibrati, logorati, strappati si ricongiungono in un grande tessuto sociale.
CoSTANTE itiNERAntE
Carla Paiolo
Il progetto site-specific “CoSTANTE itiNERAntE” esamina il concetto di
territorio inteso come spazio geografico da assimilare ed investigare, ponendo
l’accento sull’importanza della sua tutela. Salvaguardia e recupero
dell’autenticità ambientale e storico-culturale come piattaforma logistica dalla
quale considerare i canali di sviluppo futuri, nel quale l’idea di confine è sentito
come limite da valicare.
“CoSTANTE itiNERAntE” è un percorso di viaggio nel quale un materiale,
evocativo di un trascorso dell’uomo, riemerge energicamente, andando ad
interagire con uno spostamento attuale e proteso al futuro, composto di
frammenti di territorio che parlano di natura e di tracce umane trascorse.
Un itinerario da percorrere articolato in più tappe, visibili attraverso immagini di
luoghi contaminati da una “costante umana”, un elemento di disturbo visivo
contrassegnato di colore nero, significante di un soggettivo ausilio temporale,
all’interno di scenari atemporali e tangibili appartenenti alla collettività.
L’operazione vuole, attraverso la ripetizione della componente umana imbevuta
di nero, porre un accento quasi estraneo e provocare delle reazioni
sull’osservatore, messo nella condizione di interrogarsi sulla relazione tra il
disturbo visivo e luoghi specifici non necessariamente riconoscibili.
Caprarola dell’AC.DANAE, le Scuderie di Palazzo Farnese,
quest’anno è stato affidato dalla stessa ad un team di giovani
artisti e giovani critici del territorio, ai quali è stata data totale
autonomia di progettazione e gestione. Il gruppo ha elaborato
l’idea di un incontro a più voci, un confronto libero e dinamico
tra le varie realtà culturali che operano sul territorio e i
cittadini. Partendo dalle opere site-specific di Francesca Rachele
Ili e Carla Paiolo, che fanno un lavoro fortemente legato alle
dinamiche del luogo, si cercherà di capire se l’arte di oggi riesce
ad incidere sulla capacità di crescita di questo territorio, quanto
le formule sinora adottate dagli operatori del settore siano
state efficaci, quali le eventuali problematiche esistenti.
CORUS
Francesca Rachele Ili
“Corus”, installazione, 2009.
Legno, terra, tessuti riciclati.
Dimensioni struttura esterna: cm 160x160x160
Dimensioni opera interna: cm 70x100
Il luogo di ogni memoria acquista un significato collettivo e universale nel momento in cui un mero
contenitore racchiude segni materiali di una comunità di cui ognuno di noi è parte integrante.
Abiti donati dalla gente del territorio rappresentano molteplici vissuti, descrivono una storia e una
memoria che ci rappresenta e ci rende simili e vicini. Indumenti indossati e riciclati evidenziano la
lontananza e la ciclicità di un tempo che non va perduto e del quale ognuno di noi si fa portavoce
per donare memoria al futuro.Il luogo è uno spazio mentale e fisico, è una stanza bianca, una
piccola casa che ci ha accompagnati nella crescita, che ha custodito ogni nostro ricordo che
insieme agli altri va ad accumularsi, a stratificarsi. Nel presente, le tante memorie, tessuti su tessuti
usati, rovinati, sfibrati, logorati, strappati si ricongiungono in un grande tessuto sociale.
CoSTANTE itiNERAntE
Carla Paiolo
Il progetto site-specific “CoSTANTE itiNERAntE” esamina il concetto di
territorio inteso come spazio geografico da assimilare ed investigare, ponendo
l’accento sull’importanza della sua tutela. Salvaguardia e recupero
dell’autenticità ambientale e storico-culturale come piattaforma logistica dalla
quale considerare i canali di sviluppo futuri, nel quale l’idea di confine è sentito
come limite da valicare.
“CoSTANTE itiNERAntE” è un percorso di viaggio nel quale un materiale,
evocativo di un trascorso dell’uomo, riemerge energicamente, andando ad
interagire con uno spostamento attuale e proteso al futuro, composto di
frammenti di territorio che parlano di natura e di tracce umane trascorse.
Un itinerario da percorrere articolato in più tappe, visibili attraverso immagini di
luoghi contaminati da una “costante umana”, un elemento di disturbo visivo
contrassegnato di colore nero, significante di un soggettivo ausilio temporale,
all’interno di scenari atemporali e tangibili appartenenti alla collettività.
L’operazione vuole, attraverso la ripetizione della componente umana imbevuta
di nero, porre un accento quasi estraneo e provocare delle reazioni
sull’osservatore, messo nella condizione di interrogarsi sulla relazione tra il
disturbo visivo e luoghi specifici non necessariamente riconoscibili.
29
agosto 2009
Francesca Rachele Ili / Carla Paiolo – Reply
29 agosto 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO FARNESE – Caprarola
Caprarola, centro storico, (Viterbo)
Caprarola, centro storico, (Viterbo)
Vernissage
29 Agosto 2009, ore 18.30 con dibattito
Sito web
www.danaeac.com
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