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Francesca Randi – Universi Paralleli
25 fotografie di medio e grande formato raggruppate in 6 serie, scattate
negli ultimi 4 anni, selezionate con l’intento di tracciare un percorso storico–
artistico che evidenzi la ricerca tecnica e stilistica della giovane fotografa cagliaritana
Comunicato stampa
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Inaugura venerdì 11 aprile alle ore 18,30, presso il Risto Art Cafè Ada a San Sperate (Ca), la mostra personale della fotografa Francesca Randi dedicata alle opere realizzate nel 2004-2007.
L’esposizione, visitabile fino al 6 giugno 2008, consiste in 25 fotografie di medio e grande formato raggruppate in 6 serie, scattate negli ultimi 4 anni - alcune già esposte in precedenti mostre altre inedite - selezionate con l’intento di tracciare un percorso storico – artistico che evidenzi la ricerca tecnica e stilistica della giovane fotografa cagliaritana. Da L’Uomo Metafisico, la serie più inquietante ma densa di fascino soprattutto per l’uso del bianco e nero e Le Maghe delle Rocce, orientata più verso un gusto pittorico, entrambe del 2004, si passa alle serie di foto realizzate nel 2005, American Bar, e nel 2006, il Visconte Dimezzato e il Piccolo Principe, per finire con alcune opere tratte dalla più recente esposizione Le Stanze del Sogno, presentata all’Exmà di Cagliari nel 2007 in occasione della Rassegna d’Arte Contemporanea AltrArte.
Universi Paralleli
Il mondo secondo Francesca Randi è un insieme di quinte prospettiche, accostamenti surreali di colori, forme e oggetti ricchi di mistero, riportati ad una condizione sorprendentemente moderna e attuale dall’immediatezza fotografica. La combinazione di diversi aspetti culturali che hanno segnato il suo percorso artistico, caratterizzano da sempre il particolare stile fotografico che ha unito spesso la Letteratura ad una sapiente costruzione scenica con voluti tagli teatrali e cornici di sapore classico.
Universi Paralleli da spazio all’esposizione di questo percorso. Il mondo secondo la Randi è un insieme di realtà simbiotiche, ognuna delle quali è portavoce di una storia di vita traslata in una dimensione senza passato né futuro. L’unica consapevolezza di chi interpreta la storia è quella di vivere in una condizione perennemente attuale, interiormente intensa e immersa in un’atmosfera incantata. All’interno di questi mondi, imbalsamati nel ruolo che li caratterizza prendono vita i personaggi che, come in una lenta sequenza cinematografica, assumono nella loro essenza un valore simbolico assoluto, esprimendo ogni volta una diversa metafora dell’esistenza umana. Mentre nella serie de L’uomo Metafisico l’essenza umana ha raggiunto uno stato sovrannaturale, nella storia del Visconte Dimezzato, l’uomo senza volto alla ricerca della sua identità rappresenta proprio la condizione dell’uomo nel presente, sempre in lotta con se stesso per affermare il proprio ruolo in una società che sembra accoglierlo solo per ciò che appare e non per quello che è veramente. Avvolto da un’atmosfera surreale, il Piccolo Principe interprete di un importante cambiamento nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, si muove in un pianeta sconosciuto con l’incertezza di chi non comprende quanto sia lungo il percorso del viaggio che sta compiendo, terrorizzato dal presagio di una condizione infinita e tormentata. L’importanza che la Randi attribuisce alla prospettiva scenica, fa sì che l’artista si comporti come il regista in un set cinematografico, ogni personaggio, immortalato dal suo scatto, assume un ruolo ben preciso e si muove all’interno di uno spazio circoscritto e storicamente definito. Nella serie fotografica American Bar (2005) lo scenario è tutt’altro che onirico, gli effetti cromatici e gli accostamenti tra fogge diverse di costumi, quello damascato della geisha, il bianco della dama anni Venti e quello caricato dal trucco di Arancia Meccanica, si fondono in un'unica sequenza grazie al colore e allo stile del salotto tappezzato di rosso. Come le pagine dipinte di un libro, il mistero e la magia si compiono in due dei capitoli più affascinanti e complessi del percorso della Randi, Le maghe delle rocce, opere selezione e vincitrici del concorso Pagine Bianche d’Autore 2004, e Le stanze del sogno, fotografie tratte dalla Personale eseguita dall’artista per la rassegna d’arte Contemporanea “AltrArte” e allestita nel 2007 presso il Centro Comunale Exmà di Cagliari.
Nella serie meno recente, il titolo comunica un contesto mitologico che affonda le radici nella terra dei Sardi ma, mentre in questi scatti è presente l’idea del movimento del panneggio e la voluta non definizione delle immagini è finalizzata a creare un particolare effetto pittorico, nella serie delle Stanze del sogno l’immagine è nitida e pulita, i contorni definiti, il colore campeggia sicuro all’interno accentuando il senso imperturbabile di immobilità. E’ lo stile narrativo che in letteratura si chiama realismo fantastico. I protagonisti delle scene sono veri e inventati allo stesso tempo, spettatori di una realtà che fa parte di loro ma dalla quale vorrebbero allontanarsi ed è proprio la dimensione irreale che consente loro di liberarsi dalla prigione in cui vivono.
Erica Olmetto
L’esposizione, visitabile fino al 6 giugno 2008, consiste in 25 fotografie di medio e grande formato raggruppate in 6 serie, scattate negli ultimi 4 anni - alcune già esposte in precedenti mostre altre inedite - selezionate con l’intento di tracciare un percorso storico – artistico che evidenzi la ricerca tecnica e stilistica della giovane fotografa cagliaritana. Da L’Uomo Metafisico, la serie più inquietante ma densa di fascino soprattutto per l’uso del bianco e nero e Le Maghe delle Rocce, orientata più verso un gusto pittorico, entrambe del 2004, si passa alle serie di foto realizzate nel 2005, American Bar, e nel 2006, il Visconte Dimezzato e il Piccolo Principe, per finire con alcune opere tratte dalla più recente esposizione Le Stanze del Sogno, presentata all’Exmà di Cagliari nel 2007 in occasione della Rassegna d’Arte Contemporanea AltrArte.
Universi Paralleli
Il mondo secondo Francesca Randi è un insieme di quinte prospettiche, accostamenti surreali di colori, forme e oggetti ricchi di mistero, riportati ad una condizione sorprendentemente moderna e attuale dall’immediatezza fotografica. La combinazione di diversi aspetti culturali che hanno segnato il suo percorso artistico, caratterizzano da sempre il particolare stile fotografico che ha unito spesso la Letteratura ad una sapiente costruzione scenica con voluti tagli teatrali e cornici di sapore classico.
Universi Paralleli da spazio all’esposizione di questo percorso. Il mondo secondo la Randi è un insieme di realtà simbiotiche, ognuna delle quali è portavoce di una storia di vita traslata in una dimensione senza passato né futuro. L’unica consapevolezza di chi interpreta la storia è quella di vivere in una condizione perennemente attuale, interiormente intensa e immersa in un’atmosfera incantata. All’interno di questi mondi, imbalsamati nel ruolo che li caratterizza prendono vita i personaggi che, come in una lenta sequenza cinematografica, assumono nella loro essenza un valore simbolico assoluto, esprimendo ogni volta una diversa metafora dell’esistenza umana. Mentre nella serie de L’uomo Metafisico l’essenza umana ha raggiunto uno stato sovrannaturale, nella storia del Visconte Dimezzato, l’uomo senza volto alla ricerca della sua identità rappresenta proprio la condizione dell’uomo nel presente, sempre in lotta con se stesso per affermare il proprio ruolo in una società che sembra accoglierlo solo per ciò che appare e non per quello che è veramente. Avvolto da un’atmosfera surreale, il Piccolo Principe interprete di un importante cambiamento nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, si muove in un pianeta sconosciuto con l’incertezza di chi non comprende quanto sia lungo il percorso del viaggio che sta compiendo, terrorizzato dal presagio di una condizione infinita e tormentata. L’importanza che la Randi attribuisce alla prospettiva scenica, fa sì che l’artista si comporti come il regista in un set cinematografico, ogni personaggio, immortalato dal suo scatto, assume un ruolo ben preciso e si muove all’interno di uno spazio circoscritto e storicamente definito. Nella serie fotografica American Bar (2005) lo scenario è tutt’altro che onirico, gli effetti cromatici e gli accostamenti tra fogge diverse di costumi, quello damascato della geisha, il bianco della dama anni Venti e quello caricato dal trucco di Arancia Meccanica, si fondono in un'unica sequenza grazie al colore e allo stile del salotto tappezzato di rosso. Come le pagine dipinte di un libro, il mistero e la magia si compiono in due dei capitoli più affascinanti e complessi del percorso della Randi, Le maghe delle rocce, opere selezione e vincitrici del concorso Pagine Bianche d’Autore 2004, e Le stanze del sogno, fotografie tratte dalla Personale eseguita dall’artista per la rassegna d’arte Contemporanea “AltrArte” e allestita nel 2007 presso il Centro Comunale Exmà di Cagliari.
Nella serie meno recente, il titolo comunica un contesto mitologico che affonda le radici nella terra dei Sardi ma, mentre in questi scatti è presente l’idea del movimento del panneggio e la voluta non definizione delle immagini è finalizzata a creare un particolare effetto pittorico, nella serie delle Stanze del sogno l’immagine è nitida e pulita, i contorni definiti, il colore campeggia sicuro all’interno accentuando il senso imperturbabile di immobilità. E’ lo stile narrativo che in letteratura si chiama realismo fantastico. I protagonisti delle scene sono veri e inventati allo stesso tempo, spettatori di una realtà che fa parte di loro ma dalla quale vorrebbero allontanarsi ed è proprio la dimensione irreale che consente loro di liberarsi dalla prigione in cui vivono.
Erica Olmetto
11
aprile 2008
Francesca Randi – Universi Paralleli
Dall'undici aprile al 06 giugno 2008
fotografia
Location
RISTO ART CAFE’ ADA
San Sperate, Via Cagliari, 21, (Cagliari)
San Sperate, Via Cagliari, 21, (Cagliari)
Vernissage
11 Aprile 2008, ore 18.30
Autore
Curatore