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Francesca Romano – Naturaleza
Per Francesca Romano la fotografia è una compagna di vita, rappresenta il seme della passione, la ricerca del sé ed è il tramite tra lei e il mondo.
“Ho iniziato molto giovane con una Yashica analogica che aveva comprato mio padre per fotografare le sue architetture. Ho imparato presto le tecniche di sviluppo e stampa in camera oscura. Mio padre stampava le foto dei suoi lavori e la mia mamma sviluppava le pellicole per realizzare le sue serigrafie artistiche. Avevo 16 anni e non sapevo ancora cosa fare, sperimentavo le mie passioni artistiche e imparavo nuove tecniche, modellavo l’argilla, disegnavo dal vero, dipingevo e avevo già iniziato studi artistici”.
Il ritratto alle persone è stata la sua prima esperienza artistica, spinta dalla voglia di crescere e misurarsi con una creatività personale, ancora sommessa ma potente. Poi, il fascino e lo splendore della natura conquistano la sua attenzione totale.
“Sono stata sopraffatta da un impulso creativo nuovo. Tutto è partito da una serie di pensieri visivi che sono cresciuti a poco a poco, navigando nella mia testa e nel mio cuore per mesi, con qualche tentativo isolato, come un appunto. Ho cominciato a vedere intorno a me la ricchezza cromatica delle piante e dei fiori. Li osservavo. Li mettevo su un grande tavolo cercando composizioni interessanti, facevo prove di illuminazione, soprattutto la sera, con una lampada a luce continua a led. Cercavo trame grafiche, contrasti e colori che mi dicessero qualcosa, armonie di composizioni. Cercavo una materia che rappresentasse una trasformazione, che diventasse componente di un linguaggio.
Ho sperimentato ancora cambiando il contesto, anticipando le riprese alle ore del tardo pomeriggio, cercando la morbidezza della luce naturale. Ho ampliato la scelta dei soggetti, rose, anthurium, orchidee, lilium, calle, tulipani, narcisi, e più ne incontravo più ne portavo a casa. E, a quel punto, il mio tavolo era pieno di queste nature morte, fiori e foglie colti sul punto di cessare di vivere ma ancora vitali, in attesa di essere interpretate”.
Una naturale predisposizione nella ricerca continua e determinata per ottenere risultati ottimali e quella voglia di restituire al mondo il proprio talento al meglio che la connotano hanno portato l’artista a limare ogni elemento distonico nelle sue immagini e a scrivere una nuova pagina del suo percorso.
“Ho rivoluzionato la mia tecnica di ripresa: definizione al massimo, pulizia nella composizione e luce morbida. Ho iniziato a usare un cavalletto e tempi di esposizione lunghi. A poco a poco ho trovato la chiave di lettura che cercavo, lasciandomi guidare dall’istinto e dai risultati incoraggianti che cominciavo a ottenere. I colori e le forme sono diventati immagini di pensieri e astrazioni, allusioni a sentimenti e relazioni tra le persone. Naturaleza sboccia come un giardino en plein air e riflette un progetto che immagine dopo immagine, innesca molteplici sensazioni, pensieri, riflessioni ed emozioni. L’incanto delle fotografie dell’artista punta dritto agli occhi e al cuore dell’osservatore.
“Queste mie fotografie affondano le radici in un inconscio collettivo che ricrea la mia opera, ogni volta in modo diverso, nella mente e nella sensibilità di chi le guarda”.
Le immagini di Francesca Romano riportano indietro nei secoli alle origini del mondo e richiamano la forza e l’antica sapienza di una Madre Terra, nutrice di una bellezza incontaminata e sovrana in ogni sua forma o sfumatura di colore.
Francesca Romano – Naturaleza
Milano, Via Pietro Borsieri, 12, (Milano)