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Francesco Balsamo – Da nessun luogo con affetto
L’ultima produzione dell’artista catanese segna il passaggio a una nuova fase di ricerca, dove l’inquieta quotidianità di interni borghesi lascia spazio alla figura umana, accortamente manipolata e trasfigurata
Comunicato stampa
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Sono i versi di Josif Brodskij a dare il titolo alla mostra di Francesco Balsamo, che si inaugura venerdì 13 marzo, alle ore 19, presso la Galleria Don Chisciotte di Roma (via Angelo Brunetti 21a-b, a Piazza del Popolo): “Da nessun luogo con affetto, addì martembre, caro egregia diletta, ma non importa chi, perché i tratti del volto, a dire il vero, non li ricordo più”.
Ma non è un caso che sia la poesia a ispirare l’opera figurativa dell’artista catanese, poeta egli stesso e già vincitore del Premio Montale e del Premio Sandro Penna.
Balsamo sembra frugare la vita, o meglio il vissuto, attraverso una speciale lente che manipola e confonde lo sguardo dello spettatore: la sua opera sembra prendere le mosse dalle vecchie fotografie, legate alla quotidianità senza la mediazione di altra visione poetica. Ma l’illusione dell’esattezza fotografica dura un attimo, il tempo di cogliere in un vecchio ritratto di famiglia, di per sé non certo eversivo, presenze incongrue e irrisolte, capaci di sparigliare le carte di chi osserva.
È qui che interviene il prodigio dell’artista, che scolora e trasfigura la scena per poi riconsegnarla in un ordine alterato e spiazzante, percorso da trame sotterranee impercettibili a prima vista.
Le opere, realizzate con tecniche miste e pastelli, segnano il passaggio dell’artista catanese a una nuova fase di ricerca.
La quotidianità “straniata” di interni borghesi che ha caratterizzato la prima produzione di Balsamo - dove anomalie e piccoli accadimenti introducevano un’inquietudine e un fascino simbolista, ma dove non c’era spazio per la figura umana, sostituita semmai da animali selvatici, insetti abnormi, scheletri, fantocci - lascia adesso il posto centrale all’uomo. Anzi agli individui, a persone dotate di una propria identità, sebbene ormai alterata e manipolata dal tempo e dalla memoria.
«Prima – ha scritto Giuffrè nel testo critico che introduce il catalogo - c’erano in sua vece personaggi inquietanti; ora non c’è altri che lei. (...) È questa una ripresa della figura umana, o non piuttosto il ribadirne l’invincibile precarietà, l’esserci senza esserci, memoria all’orlo della dissoluzione? (...) c’è una sorta di crescendo, o meglio di progressivo distacco dal primitivo mondo di complesse malinconie verso un’attualità drammatica direttamente affrontata. Il risvolto allarmato, si direbbe l’attesa di un evento sorprendente o tragico, è annidato da sempre nel suo lavoro. (...)».
Al catalogo, curato da Giulia Collina, si affianca un’edizione numerata di 50 copie accompagnate da una litografia acquerellata a colori e firmata dall’artista.
La mostra è aperta dal 13 marzo al 30 aprile dalle ore 10,30 alle 13 e dalle ore 16,30 alle 19,30 (chiuso lunedì mattina, giovedì pomeriggio e domenica).
Galleria Don Chisciotte, Via Angelo Brunetti 21a-b, Roma, tel. 06.3224515, www.galleriadonchisciotte.com
Ufficio stampa: 338.5658312
FRANCESCO BALSAMO
Francesco Balsamo è nato nel 1969 a Catania, dove vive e lavora.
Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e di Catania, e alla facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Svolge l'attività di disegnatore e scrive versi. È tra i vincitori del premio Eugenio Montale nel 2001 - Sezione Inediti - con Appendere l'ombra a un chiodo: poesie pubblicate nell'antologia dei premiati, edita da Crocetti nel 2002.
Nel 2002 riceve il premio Sandro Penna, per l'inedito, con Discorso dell'albero alle sue foglie, edito da Stamperia dell'Arancio nel 2003. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste: Hortus (Grottammare 2004), I racconti di Luvi (Palermo 2004), Poeti e poesia (Roma 2004); e su antologie: Ci sono ancora le lucciole (Milano 2004), Centro Montale, Vent'anni di poesia (Firenze 2001). Una sua raccolta è stata tradotta in finlandese nel 2004.
Impegnato in una costante ricerca formale, sperimenta e precisa una tecnica pittorica adeguata ad una persionale misura espressiva. Partecipa, nel 2003, alla mostra collettiva Per Disegno, presso la Galleria Lo Magno di Modica.
Nel 2004 espone alcuni disegni alla libreria Bibli di Roma e alla Galleria Andrea Cefaly di Catania prende parte ad una mostra collettiva, in cui sono presenti molti degli artisti del Gruppo di Scicli.
Nel 2005 è tra i selezionati per la Biennale Giovani Talenti Artistici Catanesi, nell'ambito di Etnafest. Nello stesso anno, la prima personale a Catania, presso l'Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir. Espone due opere al Castello di Donnafugata di Ragusa, nella collettiva dedicata alla cinematografia dei fratelli Taviani, Kaos: La magnifica visione. E nello stesso anno, un'altra personale, Il bosco, allestita nel chiosco della Pieve di San Leonino a Panzano in Chianti.
È poi presente alla collettiva Visionari, primitivi, eccentrici - da Alberto Martini a Licini, Ligabue, Ontani, il '900 fantastico (della pittura e della scultura), presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo di Potenza.
LA GALLERIA DON CHISCIOTTE
La Galleria Don Chisciotte è stata fondata nel 1962 da Giuliano de Marsanich, cugino di Alberto Moravia, ed è oggi diretta da Giulia Collina.
Espone opere di Jiri Anderle, Carlo Cattaneo, Piero Guccione, Pierluigi Isola, Jonathan Janson, Alejandro Kokocinski, Mordecai Moreh, Vladimir Pajevic, Roberto Stelluti, Gérard Trignac.
Accanto all’esposizione di quadri e opere grafiche è presente una collezione che comprende burattini, marionette e sculture in cartapesta. Una sezione della galleria è dedicata ai giocattoli d’epoca.
La galleria ospita anche spettacoli di marionette e burattini, presentazioni di libri ed eventi culturali.
Ma non è un caso che sia la poesia a ispirare l’opera figurativa dell’artista catanese, poeta egli stesso e già vincitore del Premio Montale e del Premio Sandro Penna.
Balsamo sembra frugare la vita, o meglio il vissuto, attraverso una speciale lente che manipola e confonde lo sguardo dello spettatore: la sua opera sembra prendere le mosse dalle vecchie fotografie, legate alla quotidianità senza la mediazione di altra visione poetica. Ma l’illusione dell’esattezza fotografica dura un attimo, il tempo di cogliere in un vecchio ritratto di famiglia, di per sé non certo eversivo, presenze incongrue e irrisolte, capaci di sparigliare le carte di chi osserva.
È qui che interviene il prodigio dell’artista, che scolora e trasfigura la scena per poi riconsegnarla in un ordine alterato e spiazzante, percorso da trame sotterranee impercettibili a prima vista.
Le opere, realizzate con tecniche miste e pastelli, segnano il passaggio dell’artista catanese a una nuova fase di ricerca.
La quotidianità “straniata” di interni borghesi che ha caratterizzato la prima produzione di Balsamo - dove anomalie e piccoli accadimenti introducevano un’inquietudine e un fascino simbolista, ma dove non c’era spazio per la figura umana, sostituita semmai da animali selvatici, insetti abnormi, scheletri, fantocci - lascia adesso il posto centrale all’uomo. Anzi agli individui, a persone dotate di una propria identità, sebbene ormai alterata e manipolata dal tempo e dalla memoria.
«Prima – ha scritto Giuffrè nel testo critico che introduce il catalogo - c’erano in sua vece personaggi inquietanti; ora non c’è altri che lei. (...) È questa una ripresa della figura umana, o non piuttosto il ribadirne l’invincibile precarietà, l’esserci senza esserci, memoria all’orlo della dissoluzione? (...) c’è una sorta di crescendo, o meglio di progressivo distacco dal primitivo mondo di complesse malinconie verso un’attualità drammatica direttamente affrontata. Il risvolto allarmato, si direbbe l’attesa di un evento sorprendente o tragico, è annidato da sempre nel suo lavoro. (...)».
Al catalogo, curato da Giulia Collina, si affianca un’edizione numerata di 50 copie accompagnate da una litografia acquerellata a colori e firmata dall’artista.
La mostra è aperta dal 13 marzo al 30 aprile dalle ore 10,30 alle 13 e dalle ore 16,30 alle 19,30 (chiuso lunedì mattina, giovedì pomeriggio e domenica).
Galleria Don Chisciotte, Via Angelo Brunetti 21a-b, Roma, tel. 06.3224515, www.galleriadonchisciotte.com
Ufficio stampa: 338.5658312
FRANCESCO BALSAMO
Francesco Balsamo è nato nel 1969 a Catania, dove vive e lavora.
Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e di Catania, e alla facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Svolge l'attività di disegnatore e scrive versi. È tra i vincitori del premio Eugenio Montale nel 2001 - Sezione Inediti - con Appendere l'ombra a un chiodo: poesie pubblicate nell'antologia dei premiati, edita da Crocetti nel 2002.
Nel 2002 riceve il premio Sandro Penna, per l'inedito, con Discorso dell'albero alle sue foglie, edito da Stamperia dell'Arancio nel 2003. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste: Hortus (Grottammare 2004), I racconti di Luvi (Palermo 2004), Poeti e poesia (Roma 2004); e su antologie: Ci sono ancora le lucciole (Milano 2004), Centro Montale, Vent'anni di poesia (Firenze 2001). Una sua raccolta è stata tradotta in finlandese nel 2004.
Impegnato in una costante ricerca formale, sperimenta e precisa una tecnica pittorica adeguata ad una persionale misura espressiva. Partecipa, nel 2003, alla mostra collettiva Per Disegno, presso la Galleria Lo Magno di Modica.
Nel 2004 espone alcuni disegni alla libreria Bibli di Roma e alla Galleria Andrea Cefaly di Catania prende parte ad una mostra collettiva, in cui sono presenti molti degli artisti del Gruppo di Scicli.
Nel 2005 è tra i selezionati per la Biennale Giovani Talenti Artistici Catanesi, nell'ambito di Etnafest. Nello stesso anno, la prima personale a Catania, presso l'Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir. Espone due opere al Castello di Donnafugata di Ragusa, nella collettiva dedicata alla cinematografia dei fratelli Taviani, Kaos: La magnifica visione. E nello stesso anno, un'altra personale, Il bosco, allestita nel chiosco della Pieve di San Leonino a Panzano in Chianti.
È poi presente alla collettiva Visionari, primitivi, eccentrici - da Alberto Martini a Licini, Ligabue, Ontani, il '900 fantastico (della pittura e della scultura), presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo di Potenza.
LA GALLERIA DON CHISCIOTTE
La Galleria Don Chisciotte è stata fondata nel 1962 da Giuliano de Marsanich, cugino di Alberto Moravia, ed è oggi diretta da Giulia Collina.
Espone opere di Jiri Anderle, Carlo Cattaneo, Piero Guccione, Pierluigi Isola, Jonathan Janson, Alejandro Kokocinski, Mordecai Moreh, Vladimir Pajevic, Roberto Stelluti, Gérard Trignac.
Accanto all’esposizione di quadri e opere grafiche è presente una collezione che comprende burattini, marionette e sculture in cartapesta. Una sezione della galleria è dedicata ai giocattoli d’epoca.
La galleria ospita anche spettacoli di marionette e burattini, presentazioni di libri ed eventi culturali.
13
marzo 2009
Francesco Balsamo – Da nessun luogo con affetto
Dal 13 marzo al 30 aprile 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA DON CHISCIOTTE
Roma, Via Angelo Brunetti, 21, (Roma)
Roma, Via Angelo Brunetti, 21, (Roma)
Orario di apertura
Dalle 10,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30. Chiuso lunedì mattina, giovedì pomeriggio e domenica
Vernissage
13 Marzo 2009, ore 19
Autore
Curatore