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Francesco Bevini – Oiw
Sesto Senso inaugura la propria stagione artistica con una mostra del writer e illustratore modenese. Sarà visibile anche un grande lavoro a parete fatto dall’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da fredde foreste avvolte nelle nebbie di un'epoca dimenticata proviene la credenza in un mondo invisibile, a cui ognuno di noi dopo la morte si pensava facesse ritorno.
Si ha memoria della vita terrena così da poter mantenere il contatto con i vivi ma durante il mutamento attraverso tre livelli di evoluzione spirituale lentamente le tracce emotive e mentali della vita passata si cancellano fino all'oblio definitivo.
L'OIW, l'elemento generante e costituivo di ogni essere vivente, viene completamente disgregato in materia incorporea, inanimata, allo scopo di raggiungere la coscienza spirituale assoluta o fare ritorno al mondo fisico in un processo ciclico di nascita e morte che si rinnova continuamente.
Secondo l'insegnamento druidico esistono infatti quattro mondi, o cerchi, che rappresentano piani diversi delle manifestazioni del divino: la pluralità dei mondi implica un passaggio dal visibile all'invisibile in perpetua evoluzione.
È la ciclicità di questo passaggio che caratterizza la ricerca di Francesco Bevini.
Le figure dell'artista infatti sono disgregate e partecipano così ad un gioco di volumi che rende perfettamente l'idea di una materia che si sgretola e poi si conserva, ininterrottamente.
Il taglio è un elemento fondamentale di questa mostra. Lo spazio sopraggiunge tra le componenti della figura e non solo: la stessa galleria in cui sono esposti i lavori traccia un piano invisibile tra le parti dell'opera che è stata frammentata dallo stesso artista poco prima dell'esposizione.
Sul piano estetico il taglio chirurgico delle figure e la scelta cromatica richiamano l'immaginario futurista di Sant'Elia e di Depero ai quali l'artista fa riferimento per il proprio lettering, spesso inscindibile dalla propria ricerca pittorica.
Si ha memoria della vita terrena così da poter mantenere il contatto con i vivi ma durante il mutamento attraverso tre livelli di evoluzione spirituale lentamente le tracce emotive e mentali della vita passata si cancellano fino all'oblio definitivo.
L'OIW, l'elemento generante e costituivo di ogni essere vivente, viene completamente disgregato in materia incorporea, inanimata, allo scopo di raggiungere la coscienza spirituale assoluta o fare ritorno al mondo fisico in un processo ciclico di nascita e morte che si rinnova continuamente.
Secondo l'insegnamento druidico esistono infatti quattro mondi, o cerchi, che rappresentano piani diversi delle manifestazioni del divino: la pluralità dei mondi implica un passaggio dal visibile all'invisibile in perpetua evoluzione.
È la ciclicità di questo passaggio che caratterizza la ricerca di Francesco Bevini.
Le figure dell'artista infatti sono disgregate e partecipano così ad un gioco di volumi che rende perfettamente l'idea di una materia che si sgretola e poi si conserva, ininterrottamente.
Il taglio è un elemento fondamentale di questa mostra. Lo spazio sopraggiunge tra le componenti della figura e non solo: la stessa galleria in cui sono esposti i lavori traccia un piano invisibile tra le parti dell'opera che è stata frammentata dallo stesso artista poco prima dell'esposizione.
Sul piano estetico il taglio chirurgico delle figure e la scelta cromatica richiamano l'immaginario futurista di Sant'Elia e di Depero ai quali l'artista fa riferimento per il proprio lettering, spesso inscindibile dalla propria ricerca pittorica.
09
dicembre 2010
Francesco Bevini – Oiw
Dal 09 dicembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
SESTO SENSO
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Biglietti
con tessera arci
Orario di apertura
dal lunedi al sabato dalle 12 alle 20
Vernissage
9 Dicembre 2010, ore 18.30
Autore