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Francesco Blaganò – Inside
Comunicato stampa
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STRUTTURE DI UN TEMPO REINTERPRETATO
Carta e colla, fogli e matite
colori e intuizioni
per riscrivere sensazioni
ricordi e simboli
per attraversare il tempo
f.b.
Attraversare il tempo e la storia, ritrovare i segni della spiritualità e riannodare interiori memorie, costituiscono gli aspetti e i momenti della ricerca di Francesco Blaganò che nelle sale della Casa Museo del Conte Verde ha allestito un’ampia mostra personale che ripercorre il suo cammino tra il fascino dei pesci-simbolo della cristianità e coinvolgenti installazioni.
Un’esposizione che appartiene indissolubilmente alla stagione creativa di Francesco Blaganò, accompagnata dalle pagine pittoriche di Manuela Scalenghe, mentre in questa occasione l’impianto espressivo è realizzato pienamente solo da Francesco. Si afferma, in ogni caso, un discorso che affonda le radici in una visione che si sviluppa nello spazio atmosferico secondo "un preciso pensiero e poiché sono opere che vorrei "comunicanti" hanno in se il concetto che esprimono".
Opere che prendono forma dalla innumerevole sequenza dei disegni e "incollo, costruisco, monto e smonto, per me non è cambiato nulla da quando ero bambino. Giocavo allora e gioco ancora oggi". Dalla materia colore, utilizzata con apposite siringhe, alla sequenza delle quotidiane riflessioni, si delinea il dialogo dell’artista con le cadenze di una progettualità che trasmette un "vitalissimo messaggio" che trova riscontri e indicazioni nel libro di Ezechiele, come annota Francesco Blaganò: "Egli mi condusse nuovamente all’ingresso de tempio, ed ecco delle acque uscivano da sotto la soglia del tempio verso est...Poi mi condusse fuori attraverso la porta nord e mi fece girare di fuori fino alla porta esterna...".
In questa dimensione, si coglie l’essenza del linguaggio di Blaganò, il rapporto con la propria arte, la capacità di fissare un pensiero per raggiungere una vera e propria dichiarazione di intenti che esprime la sottesa energia di una narrazione sempre vibrante nella resa del soggetto evocato: "Così i miei studi si sono fusi con le opere, ogni opera una riflessione importate, talvolta una rivelazione, magari un consiglio, spesso un aiuto. Un modello di comprensione a cui fare riferimento".
Vi è nell’esperienza di Blaganò un continuo riferimento e richiamo alle "pittosculture", con una scrittura che conferisce forza e ritmo al fluire delle immagini, alle strutture di un’arte che dai dipinti alle sculture, da un ideale acquario alla trama del dato cromatico, prende consistenza e valore concettuale.
Una rassegna, quindi, che ricompone interiori emozioni e si espande nell’ambiente, cattura il rapporto che unisce l’autore alle vicende di un’umanità in continua trasformazione nel segno di una suggestiva e personalissima interpretazione di questo nostro e complesso tempo.
Angelo Mistrangelo
Carta e colla, fogli e matite
colori e intuizioni
per riscrivere sensazioni
ricordi e simboli
per attraversare il tempo
f.b.
Attraversare il tempo e la storia, ritrovare i segni della spiritualità e riannodare interiori memorie, costituiscono gli aspetti e i momenti della ricerca di Francesco Blaganò che nelle sale della Casa Museo del Conte Verde ha allestito un’ampia mostra personale che ripercorre il suo cammino tra il fascino dei pesci-simbolo della cristianità e coinvolgenti installazioni.
Un’esposizione che appartiene indissolubilmente alla stagione creativa di Francesco Blaganò, accompagnata dalle pagine pittoriche di Manuela Scalenghe, mentre in questa occasione l’impianto espressivo è realizzato pienamente solo da Francesco. Si afferma, in ogni caso, un discorso che affonda le radici in una visione che si sviluppa nello spazio atmosferico secondo "un preciso pensiero e poiché sono opere che vorrei "comunicanti" hanno in se il concetto che esprimono".
Opere che prendono forma dalla innumerevole sequenza dei disegni e "incollo, costruisco, monto e smonto, per me non è cambiato nulla da quando ero bambino. Giocavo allora e gioco ancora oggi". Dalla materia colore, utilizzata con apposite siringhe, alla sequenza delle quotidiane riflessioni, si delinea il dialogo dell’artista con le cadenze di una progettualità che trasmette un "vitalissimo messaggio" che trova riscontri e indicazioni nel libro di Ezechiele, come annota Francesco Blaganò: "Egli mi condusse nuovamente all’ingresso de tempio, ed ecco delle acque uscivano da sotto la soglia del tempio verso est...Poi mi condusse fuori attraverso la porta nord e mi fece girare di fuori fino alla porta esterna...".
In questa dimensione, si coglie l’essenza del linguaggio di Blaganò, il rapporto con la propria arte, la capacità di fissare un pensiero per raggiungere una vera e propria dichiarazione di intenti che esprime la sottesa energia di una narrazione sempre vibrante nella resa del soggetto evocato: "Così i miei studi si sono fusi con le opere, ogni opera una riflessione importate, talvolta una rivelazione, magari un consiglio, spesso un aiuto. Un modello di comprensione a cui fare riferimento".
Vi è nell’esperienza di Blaganò un continuo riferimento e richiamo alle "pittosculture", con una scrittura che conferisce forza e ritmo al fluire delle immagini, alle strutture di un’arte che dai dipinti alle sculture, da un ideale acquario alla trama del dato cromatico, prende consistenza e valore concettuale.
Una rassegna, quindi, che ricompone interiori emozioni e si espande nell’ambiente, cattura il rapporto che unisce l’autore alle vicende di un’umanità in continua trasformazione nel segno di una suggestiva e personalissima interpretazione di questo nostro e complesso tempo.
Angelo Mistrangelo
05
aprile 2024
Francesco Blaganò – Inside
Dal 05 al 28 aprile 2024
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Rivoli
Rivoli, (Torino)
Rivoli, (Torino)
Museo Civico Casa del Conte Verde