Sabato 29 novembre p.v. presso la galleria ARTEALCONTRARIO di Modena, aprirà una mostra personale del giovane scultore romagnolo FRANCESCO BOCCHINI.
Oltre venti lavori prodotti negli ultimi mesi offriranno la possibilità di una verifica su un artista dalle evidenti intensità linguistiche. Partendo da latte, ferro e lamiere per lo più di recupero, Bocchini conferma una profonda autonomia di pensiero in una pratica artistica che, nel condensare concettualismo e concretezza materica, risulta allettante e insieme tagliente, proprio come le migliori icone di una contemporaneità tra memoria, talento e solida cultura.
Nei fatti l’artista realizza sculture dipinte che possono collocarsi sia su un basamento che su una parete. Bocchini le chiama “meccanismi”, rendendone così esplicita la natura nascosta di automi. I suoi lavori, infatti, sempre visibilmente marcati da scelte linguistiche di matrice espressionista e segnati da temperature dada/surrealiste, prevedono il movimento innescato attraverso una manovella dallo spettatore stesso, che diventa anche artefice di un rumoroso e coinvolgente ripetersi di azioni all’interno del campo percettivo di una scultura/pittura polisemica.
Anche i titoli sono parte del lavoro, sintetizzati da parole che raccolgono il valore segnico dei fonemi presenti nelle opere per comporre frasi a volte stralunate o in apparenza assurde, a volte esplicite nei rimandi allusivi a situazioni reali, storico/letterarie o anche autobiografiche.