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Francesco Candeloro / Marc Philip van Kempen – Alterne Visioni
L’Istituto Italiano di Cultura e Fondazione Breed Art presentano la mostra ALTERNE VISIONI, che propone ad Amsterdam il lavoro di Francesco Candeloro (1974, IT) e Marc Philip van Kempen (1979, NL), attraverso una bipersonale, due workshop, la presentazione del catalogo/Artists’ talk ed il finissage.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alterne visioni IT
La Fondazione Breed Art, in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Amsterdam presenta:
Francesco Candeloro | Marc Philip van Kempen
ALTERNE VISIONI
a cura di Luca Rezzolla
13 Novembre 2021 - 12 Febbraio 2022
Breed Art Studios
Het Laagt 178, 1025GL, Amsterdam
OPENING 13 Novembre 2021 17:00-20:00
Orari di apertura: gio | ven | sab 14:00-18:00
REGISTRAZIONE obbligatoria per i protocolli relativi a COVID-19
Programma
Sabato 13 novembre Sabato 11 dicembre Venerdì 21 gennaio Sabato 22 gennaio Sabato 12 febbraio
Catalogo
- Inaugurazione
- Workshop Marc Philip van Kempen
- Artists’ talk/ Presentazione del catalogo (Istituto Italiano di Cultura) - Workshop Francesco Candeloro
- Finissage con musica dal vivo: The Floorkillrz
Curatore: Luca Rezzolla
Autori: Ans van Berkum (NL), Riccardo Caldura (IT), Paola Cordone (IT), Daniele Capra (IT) e Vincent Zedelius (NL).
Contenuti: la prima parte è dedicata alla mostra con le foto delle opere esposte nello spazio espositivo e la seconda parte è dedicata al percorso degli artisti.
Edizione: 250 copie con codice ISBN.
Il progetto Alterne Visioni ha l'obiettivo di mostrare e promuovere ad Amsterdam il lavoro di due artisti, l'italiano Francesco Candeloro (1974) e l'olandese Marc Philip van Kempen (1979), attraverso una mostra bipersonale, due workshop, la presentazione del catalogo/Artists’ talk con gli artisti presso l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam e il finissage. ALTERNE VISIONI mostrerà opere che esprimono due diverse interpretazioni della luce, del colore e del reale e si terrà presso Breed Art Studios, nel contesto dell'architettura brutalista che caratterizza il suo spazio a cubo bianco.
Per Breed Art Studios Francesco Candeloro sviluppa un confronto di differenti opere: dalle installazioni di carta ai lavori in Plexiglas.
I fili conduttori sono la luce, il tempo, il colore e il segno.
Le installazioni di carta e acetato a parete, che l'artista definisce “Libri”, creano differenti forme e relazioni tra i Segni uguali ma diversi nelle imperfezioni dei ritagli a mano.
Le forme, con i loro percorsi intuitivi caratterizzati da direzioni che creano tracciati di tempo, simboleggiano le varie strade della vita, incrociandosi con le linee più visibili dei colori e della scrittura creata dai Segni materici in movimento, in una danza del corpo che diventa alfabeto intimo.Dai tracciati a pennarello dei "libri", il segno si allarga nelle due opere a forma di cubo della serie Occhi, "Eyes 49 Kay" e "Eyes 7". Sono realizzate in plexiglas e stampati con aerografo industriale: qui Candeloro fotografa, in primo piano estremo, volti di persone sconosciute o conosciute, che incontra per strada o in altre occasioni: dai luoghi alle persone. Le installazioni di plexiglas interagiscono con l'ambiente attraverso le immagini tagliate a laser nella materia, che cambiano di intensità nell'arco della giornata attraverso la luce naturale o artificiale. Ad Amsterdam Francesco Candeloro continua la sua ricerca cominciata ad Hiroshima nel gennaio 2019 con la mostra “Il segno del vuoto”, presentando tre nuovi “Libri” dopo i due presentati in quella occasione. Come ad Hiroshima i suoi “Occhi”, ritagliati dal decoupage dei “Libri”, cadranno rapidamente sul pavimento, in una performance incentrata sulla forza e la fragilità del gesto di un attimo in cui si distrugge o si crea. Dopo la distruzione, l'installazione in plexiglas di una casa giapponese in una finestra olandese, lavoro site specific prodotto dall’artista per Alterne Visioni, rappresenta la trasformazione e la rinascita di una nuova vita.
Francesco Candeloro ha esposto a livello internazionale in numerose mostre personali e collettive e ha realizzato installazioni in contesti architettonici e paesaggistici, tra cui Museo Archeologico di Napoli, Museo Fortuny di Venezia, Museo Cascavel per la Biennale di Curitiba, 'Biennale della Fine del Mondo' in Argentina e Cile, Fondazione Atchugary in Uruguay e a Hiroshima per la mostra "Il segno del vuoto". Le sue opere si trovano in importanti collezioni private e pubbliche.
Il lavoro di Marc Philip van Kempen si concentra sull'esplorazione di confini e frontiere di fotografia, nuovi media e scultura. Gran parte delle sue opere consiste in traduzioni e ricostruzioni di immagini che trova nella nostra cultura di informazione digitale.
È in particolar modo interessato a rappresentazioni che hanno un rapporto speciale con l'insieme dell'estetica e delle regole che determinano il modo in cui guardiamo qualcosa.
Per la mostra, l’artista presenta immagini originate da schermi di computer rotti, fotografate analogicamente e stampate su carta al bromuro d'argento. Successivamente le stampe analogiche vengono colorate con vernice ad olio trasparente in modo da riprodurre i colori degli schermi rotti nel modo più accurato possibile.
A causa della complessità della colorazione, la traduzione di uno schermo luminoso in un'immagine riflettente ed il lavoro manuale coinvolto nella colorazione, le opere sono un accumulo di traduzioni, interpretazioni e imperfezioni. Questo confonde i confini tra riproduzione e originale, tra copia meccanica e lavoro manuale.
Il risultato è un'esperienza fortemente visuale che si muove avanti e indietro tra materialità ed immaginazione, dietro la quale si nasconde un complesso ed intenso processo creativo. Accanto ad immagini esistenti e nuove, Marc ha inoltre sviluppato per ALTERNE VISIONI un nuovo lavoro video.
In quest'opera una colonna sonora minimalista trasforma le colorate astrazioni pixelate dello schermo rotto di un computer portatile in un'esperienza puramente sensoriale.
Marc Philip van Kempen (1979, NL) ha studiato Belle Arti alla Gerrit Rietveld Academy e New Media & Film History all'Università di Amsterdam. Il suo lavoro comprende una varietà di media, come la fotografia dipinta a mano, diorami fatti a mano a grandezza naturale e video, e si occupa della relazione caotica tra le immagini virtuali e l'ambiente circostante.
Il suo lavoro è stato esposto in varie mostre collettive e personali, tra cui al Fries Museum (NL), Nest (NL), Hyeres Photo Festival (F), Cemeti Art House (ID), CB1 gallery (US), e Museum Huis Marseille (NL). Ha curato sia mostre d'arte che concerti di musica elettronica sperimentale, come Après-Garde a Stillpoint, Berlino, e @asecretlocation a Miller, Berlino. Recentemente, è stato uno dei promotori di un nuovo project space ad Amsterdam, Industrieweg. Van Kempen vive e lavora ad Amsterdam ed espone a livello internazionale.
https://breedartstudios.net/alterne-visioni/
La Fondazione Breed Art, in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Amsterdam presenta:
Francesco Candeloro | Marc Philip van Kempen
ALTERNE VISIONI
a cura di Luca Rezzolla
13 Novembre 2021 - 12 Febbraio 2022
Breed Art Studios
Het Laagt 178, 1025GL, Amsterdam
OPENING 13 Novembre 2021 17:00-20:00
Orari di apertura: gio | ven | sab 14:00-18:00
REGISTRAZIONE obbligatoria per i protocolli relativi a COVID-19
Programma
Sabato 13 novembre Sabato 11 dicembre Venerdì 21 gennaio Sabato 22 gennaio Sabato 12 febbraio
Catalogo
- Inaugurazione
- Workshop Marc Philip van Kempen
- Artists’ talk/ Presentazione del catalogo (Istituto Italiano di Cultura) - Workshop Francesco Candeloro
- Finissage con musica dal vivo: The Floorkillrz
Curatore: Luca Rezzolla
Autori: Ans van Berkum (NL), Riccardo Caldura (IT), Paola Cordone (IT), Daniele Capra (IT) e Vincent Zedelius (NL).
Contenuti: la prima parte è dedicata alla mostra con le foto delle opere esposte nello spazio espositivo e la seconda parte è dedicata al percorso degli artisti.
Edizione: 250 copie con codice ISBN.
Il progetto Alterne Visioni ha l'obiettivo di mostrare e promuovere ad Amsterdam il lavoro di due artisti, l'italiano Francesco Candeloro (1974) e l'olandese Marc Philip van Kempen (1979), attraverso una mostra bipersonale, due workshop, la presentazione del catalogo/Artists’ talk con gli artisti presso l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam e il finissage. ALTERNE VISIONI mostrerà opere che esprimono due diverse interpretazioni della luce, del colore e del reale e si terrà presso Breed Art Studios, nel contesto dell'architettura brutalista che caratterizza il suo spazio a cubo bianco.
Per Breed Art Studios Francesco Candeloro sviluppa un confronto di differenti opere: dalle installazioni di carta ai lavori in Plexiglas.
I fili conduttori sono la luce, il tempo, il colore e il segno.
Le installazioni di carta e acetato a parete, che l'artista definisce “Libri”, creano differenti forme e relazioni tra i Segni uguali ma diversi nelle imperfezioni dei ritagli a mano.
Le forme, con i loro percorsi intuitivi caratterizzati da direzioni che creano tracciati di tempo, simboleggiano le varie strade della vita, incrociandosi con le linee più visibili dei colori e della scrittura creata dai Segni materici in movimento, in una danza del corpo che diventa alfabeto intimo.Dai tracciati a pennarello dei "libri", il segno si allarga nelle due opere a forma di cubo della serie Occhi, "Eyes 49 Kay" e "Eyes 7". Sono realizzate in plexiglas e stampati con aerografo industriale: qui Candeloro fotografa, in primo piano estremo, volti di persone sconosciute o conosciute, che incontra per strada o in altre occasioni: dai luoghi alle persone. Le installazioni di plexiglas interagiscono con l'ambiente attraverso le immagini tagliate a laser nella materia, che cambiano di intensità nell'arco della giornata attraverso la luce naturale o artificiale. Ad Amsterdam Francesco Candeloro continua la sua ricerca cominciata ad Hiroshima nel gennaio 2019 con la mostra “Il segno del vuoto”, presentando tre nuovi “Libri” dopo i due presentati in quella occasione. Come ad Hiroshima i suoi “Occhi”, ritagliati dal decoupage dei “Libri”, cadranno rapidamente sul pavimento, in una performance incentrata sulla forza e la fragilità del gesto di un attimo in cui si distrugge o si crea. Dopo la distruzione, l'installazione in plexiglas di una casa giapponese in una finestra olandese, lavoro site specific prodotto dall’artista per Alterne Visioni, rappresenta la trasformazione e la rinascita di una nuova vita.
Francesco Candeloro ha esposto a livello internazionale in numerose mostre personali e collettive e ha realizzato installazioni in contesti architettonici e paesaggistici, tra cui Museo Archeologico di Napoli, Museo Fortuny di Venezia, Museo Cascavel per la Biennale di Curitiba, 'Biennale della Fine del Mondo' in Argentina e Cile, Fondazione Atchugary in Uruguay e a Hiroshima per la mostra "Il segno del vuoto". Le sue opere si trovano in importanti collezioni private e pubbliche.
Il lavoro di Marc Philip van Kempen si concentra sull'esplorazione di confini e frontiere di fotografia, nuovi media e scultura. Gran parte delle sue opere consiste in traduzioni e ricostruzioni di immagini che trova nella nostra cultura di informazione digitale.
È in particolar modo interessato a rappresentazioni che hanno un rapporto speciale con l'insieme dell'estetica e delle regole che determinano il modo in cui guardiamo qualcosa.
Per la mostra, l’artista presenta immagini originate da schermi di computer rotti, fotografate analogicamente e stampate su carta al bromuro d'argento. Successivamente le stampe analogiche vengono colorate con vernice ad olio trasparente in modo da riprodurre i colori degli schermi rotti nel modo più accurato possibile.
A causa della complessità della colorazione, la traduzione di uno schermo luminoso in un'immagine riflettente ed il lavoro manuale coinvolto nella colorazione, le opere sono un accumulo di traduzioni, interpretazioni e imperfezioni. Questo confonde i confini tra riproduzione e originale, tra copia meccanica e lavoro manuale.
Il risultato è un'esperienza fortemente visuale che si muove avanti e indietro tra materialità ed immaginazione, dietro la quale si nasconde un complesso ed intenso processo creativo. Accanto ad immagini esistenti e nuove, Marc ha inoltre sviluppato per ALTERNE VISIONI un nuovo lavoro video.
In quest'opera una colonna sonora minimalista trasforma le colorate astrazioni pixelate dello schermo rotto di un computer portatile in un'esperienza puramente sensoriale.
Marc Philip van Kempen (1979, NL) ha studiato Belle Arti alla Gerrit Rietveld Academy e New Media & Film History all'Università di Amsterdam. Il suo lavoro comprende una varietà di media, come la fotografia dipinta a mano, diorami fatti a mano a grandezza naturale e video, e si occupa della relazione caotica tra le immagini virtuali e l'ambiente circostante.
Il suo lavoro è stato esposto in varie mostre collettive e personali, tra cui al Fries Museum (NL), Nest (NL), Hyeres Photo Festival (F), Cemeti Art House (ID), CB1 gallery (US), e Museum Huis Marseille (NL). Ha curato sia mostre d'arte che concerti di musica elettronica sperimentale, come Après-Garde a Stillpoint, Berlino, e @asecretlocation a Miller, Berlino. Recentemente, è stato uno dei promotori di un nuovo project space ad Amsterdam, Industrieweg. Van Kempen vive e lavora ad Amsterdam ed espone a livello internazionale.
https://breedartstudios.net/alterne-visioni/
13
novembre 2021
Francesco Candeloro / Marc Philip van Kempen – Alterne Visioni
Dal 13 novembre 2021 al 12 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
BREED ART STUDIOS
Amsterdam, Het Laagt, 178
Amsterdam, Het Laagt, 178
Orario di apertura
da giovedì a sabato 14-18
Vernissage
13 Novembre 2021, 17-20
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico
Sponsor
Patrocini
Nuovo programma in relazione ai protocolli Covid 19:
– Giovedì 10 febbraio, ore 14-16 mostra aperta,
ore 16-18: “Segni del Tempo, archivio dei segni”.
Laboratorio gratuito per tutte le età a cura di Francesco Candeloro (10 posti disponibili). I partecipanti creeranno un’opera collettiva utilizzando carta, matite e taglierini.
– Venerdì 11 febbraio, 19:00: Artists’ talk/ presentazione del catalogo ALTERNE VISIONI >REGISTRAZIONE Istituto Italiano di Cultura Amsterdam con Francesco Candeloro, Marc Philip van Kempen, la storica dell’arte Ans van Berkum e il critico d’arte Daniele Capra.
Il catalogo (EN-IT-NL, 48 pagine, codice ISBN) è >in vendita a Eur 15.
– Sabato 12 febbraio, ore 14-18 mostra aperta, poi Finissage con musica dal vivo: The Floorkillrz (18-20).