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Francesco Ciavaglioli – Strategie fantasma Riproduzione – dissoluzione – pathos
È a partire dalla condizione di ambiguità propria delle immagini, che prende forma il lavoro di Francesco Ciavaglioli: alla ricerca costante di un equilibrio fra epifania e svanimento, le sue opere manifestano un interesse quasi ossessivo per l’entropia
Comunicato stampa
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Francesco Ciavaglioli
Strategie fantasma. Riproduzione - dissoluzione - pathos
È a partire dalla condizione di ambiguità propria delle immagini, che prende forma il lavoro di
Francesco Ciavaglioli: alla ricerca costante di un equilibrio fra epifania e svanimento, le sue opere manifestano un interesse quasi ossessivo per l’entropia. Dissoluzione, percezione ottica, vanità delle immagini, memoria del visivo, ripetizione delle forme: sono alcuni dei temi che ricorrono più frequentemente nella poetica dell’artista, le cui opere evocano “il lato nascosto del mondo visibile – il territorio della dissomiglianza” (G. Didi-Huberman).
I lavori di Ciavaglioli, infatti, affrontano la questione dell’apparizione delle immagini e della
loro “erosione”, nonché il rifiuto che esse oppongono a essere ricondotte a una forma definita e, per questo, somigliante, mimetica. In tal senso l’intera produzione dell’artista si configura come “impronta di realtà”, traccia evanescente, fantasma; un’entità sfuggente di fronte alla quale non è ammessa condizione di passività dello sguardo. In questo modo Ciavaglioli intende prendere una posizione che, attraverso il linguaggio e i codici dell’arte, si rivela decisamente “politica”: i lavori dell’artista puntano in maniera ostinata in direzione di un rallentamento dello sguardo, sottratto al flusso di immagini “comode” che affollano la contemporaneità, affermando così l’atto del vedere come scelta.
Simona Merra
Saverio Verini
Strategie fantasma. Riproduzione - dissoluzione - pathos
È a partire dalla condizione di ambiguità propria delle immagini, che prende forma il lavoro di
Francesco Ciavaglioli: alla ricerca costante di un equilibrio fra epifania e svanimento, le sue opere manifestano un interesse quasi ossessivo per l’entropia. Dissoluzione, percezione ottica, vanità delle immagini, memoria del visivo, ripetizione delle forme: sono alcuni dei temi che ricorrono più frequentemente nella poetica dell’artista, le cui opere evocano “il lato nascosto del mondo visibile – il territorio della dissomiglianza” (G. Didi-Huberman).
I lavori di Ciavaglioli, infatti, affrontano la questione dell’apparizione delle immagini e della
loro “erosione”, nonché il rifiuto che esse oppongono a essere ricondotte a una forma definita e, per questo, somigliante, mimetica. In tal senso l’intera produzione dell’artista si configura come “impronta di realtà”, traccia evanescente, fantasma; un’entità sfuggente di fronte alla quale non è ammessa condizione di passività dello sguardo. In questo modo Ciavaglioli intende prendere una posizione che, attraverso il linguaggio e i codici dell’arte, si rivela decisamente “politica”: i lavori dell’artista puntano in maniera ostinata in direzione di un rallentamento dello sguardo, sottratto al flusso di immagini “comode” che affollano la contemporaneità, affermando così l’atto del vedere come scelta.
Simona Merra
Saverio Verini
07
settembre 2013
Francesco Ciavaglioli – Strategie fantasma Riproduzione – dissoluzione – pathos
Dal 07 settembre al 20 ottobre 2013
arte contemporanea
arte etnica
arte etnica
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica dalle ore 15.30 alle 18.30
Vernissage
7 Settembre 2013, ore 19
Autore
Curatore