Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesco Finotti – Privacy
La mostra è un progetto che l’artista ha pensato appositamente per gli spazi del teatro Duse di Bologna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra è un progetto che l'artista ha pensato appositamente per gli spazi del teatro Duse di Bologna.
All'interno del foyer sarà possibile farsi coinvolgere dall'installazione che rimette in discussione il concetto di privacy.
Nell'epoca dei social network, diventa paradossale che se da una parte, le leggi sulla privacy si fanno sempre più stringenti, dall'altra le persone sono sempre più propense a esibire la propria vita privata. Il concetto di diritto alla privacy, storicamente definito come il "diritto ad essere lasciato da solo" stride con il desiderio istintivo degli esseri umani a esporsi continuamente volendo narrare le proprie gesta. Già in epoca medievale, l'iconografia della madonna della misericordia, dava di fatto la possibilità alla committenza privata di essere protagonista del dipinto commissionato, facendosi raffigurare in primo piano.
Finotti prende a prestito questa tipologia iconografica, per coinvolgere lo spettatore nella scena principale. La prima cosa che salta all'occhio di chi osserva però, è che l'impianto iconografico sia sprovvisto di un'icona. Sotto l'abbraccio misericordioso del mantello non restano che i visitatori della mostra a entrare in scena. La protagonista sembra essersi assentata, forse per concedersi finalmente un momento di privacy. Anche le altre opere presenti in sala sembrano quasi voler scomparire o mimetizzarsi tra le bellissime cromie dei marmi, facendo sembrare la mostra di Finotti quasi assente. Unica altra presenza sembra essere un oggetto di scena lasciato momentaneamente sul suo supporto.
Quale luogo migliore di un teatro per esporsi e mettere in scena la propria esistenza? E' dal 2010 che Finotti non decideva di presentarsi con una mostra personale preferendo il confronto e il dialogo che si istaura in altri contesti espositivi.
All'interno del foyer sarà possibile farsi coinvolgere dall'installazione che rimette in discussione il concetto di privacy.
Nell'epoca dei social network, diventa paradossale che se da una parte, le leggi sulla privacy si fanno sempre più stringenti, dall'altra le persone sono sempre più propense a esibire la propria vita privata. Il concetto di diritto alla privacy, storicamente definito come il "diritto ad essere lasciato da solo" stride con il desiderio istintivo degli esseri umani a esporsi continuamente volendo narrare le proprie gesta. Già in epoca medievale, l'iconografia della madonna della misericordia, dava di fatto la possibilità alla committenza privata di essere protagonista del dipinto commissionato, facendosi raffigurare in primo piano.
Finotti prende a prestito questa tipologia iconografica, per coinvolgere lo spettatore nella scena principale. La prima cosa che salta all'occhio di chi osserva però, è che l'impianto iconografico sia sprovvisto di un'icona. Sotto l'abbraccio misericordioso del mantello non restano che i visitatori della mostra a entrare in scena. La protagonista sembra essersi assentata, forse per concedersi finalmente un momento di privacy. Anche le altre opere presenti in sala sembrano quasi voler scomparire o mimetizzarsi tra le bellissime cromie dei marmi, facendo sembrare la mostra di Finotti quasi assente. Unica altra presenza sembra essere un oggetto di scena lasciato momentaneamente sul suo supporto.
Quale luogo migliore di un teatro per esporsi e mettere in scena la propria esistenza? E' dal 2010 che Finotti non decideva di presentarsi con una mostra personale preferendo il confronto e il dialogo che si istaura in altri contesti espositivi.
10
aprile 2018
Francesco Finotti – Privacy
Dal 10 al 29 aprile 2018
arte contemporanea
Location
TEATRO DUSE
Bologna, Via Cartoleria, 42, (Bologna)
Bologna, Via Cartoleria, 42, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 15,00 alle 19,00 e da un’ora prima l’inizio degli spettacoli.
Vernissage
10 Aprile 2018, h 19
Autore
Curatore