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Francesco Galli – Apotropaiche
Teste di pietra antropomorfe tra credenza popolare e superstizione
Comunicato stampa
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Una ricerca fotografica sulle teste di pietra antropomorfe, diffuse un po’ in tutta Italia, specialmente nell’area che va dalla Liguria all’Appennino tosco-emiliano passando per la Lunigiana, che avevano una funzione apotropaica (dal termine greco αποτρέπειν = allontanare).
Infatti, secondo la credenza popolare, dovevano servire a incutere timore per tenere lontani gli spiriti maligni che transitavano nelle vicinanze, preservare le case, le stalle e le fonti d’acqua dal malocchio, creando un vero e proprio spazio protetto.
I volti di pietra, scolpiti su blocchi di arenaria o altro materiale di non particolare pregio, da scalpellini improvvisati, sono tipici esempi di arte povera e naïf.
La mostra vuole essere un contributo alla salvaguardia di queste “piccole opere d'arte popolare”.
Infatti, secondo la credenza popolare, dovevano servire a incutere timore per tenere lontani gli spiriti maligni che transitavano nelle vicinanze, preservare le case, le stalle e le fonti d’acqua dal malocchio, creando un vero e proprio spazio protetto.
I volti di pietra, scolpiti su blocchi di arenaria o altro materiale di non particolare pregio, da scalpellini improvvisati, sono tipici esempi di arte povera e naïf.
La mostra vuole essere un contributo alla salvaguardia di queste “piccole opere d'arte popolare”.
04
novembre 2017
Francesco Galli – Apotropaiche
Dal 04 novembre al 03 dicembre 2017
fotografia
Location
CENTRO NATURA
Bologna, Via Degli Albari, 4a, (Bologna)
Bologna, Via Degli Albari, 4a, (Bologna)
Orario di apertura
Lun / Sab: 10.00 - 22.00 - Dom: 9.30 - 14.30
Sito web
www.francescogalliphoto.it
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