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Francesco Legnani / Alberto Locatelli – Crisalide. Narrazioni fotografiche della città invisibile
Il progetto Crisalide nasce come un piano di “perlustrazione” fotografica in progress del tessuto urbano comasco. Le narrazioni de “Le città invisibili” di Italo Calvino sono il nucleo delle operazioni artistiche ed il vademecum degli shooting fotografici sul territorio.
Comunicato stampa
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Le città invisibili di Italo Calvino, “l’ultimo poema d’amore alla città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverla come città”, fornisce un profondo livello di lettura dell’urbs contemporanea: attraverso la costruzione di città immaginarie, tracciate dalla memoria e dal desiderio, Calvino associa alla registrazione della reale débâcle cittadina una proiezione su un possibile recupero delle sue metastasi.
In questo filone letterario, il progetto Crisalide nasce come un piano di “perlustrazione” fotografica in progress del tessuto urbano e territoriale comasco. Il cuore dell’operazioni artistiche è proprio il testo di Calvino, non solo come ispirazione tematica, ma come vero e proprio strumento operativo. Il testo calviniano diventa il vademecum degli shooting fotografici sul territorio, fornisce suggestioni teoriche e visive, aiuta, direziona, induce gli artisti nella scelta dei soggetti e dei tagli prospettici.
L’idea che guida l’ispirazione è un’insolita accezione del concetto di invisibilità, un’invisibilità che ci sta sotto gli occhi: l’ignorato, il non visto, o meglio, lo s-visto. L’invisibile calviniano cerca il cuore segreto, il nucleo felice, che giace nascosto nel corpo della città infelice: mettendosi sulle tracce dell’invisibilità si scoprono simboli ed icone ancora inavvertiti. La fotografia registra questo invisibile, diventando un indice che reca i segni della crisi urbana e la promessa di un suo riscatto.
Conformemente all’andamento del libro di Calvino - che procede per brevi narrazioni e descrizioni serali - Legnani e Locatelli lavorano per serie parallele, ricalcate sulle “ambascerie” che, nei racconti di Calvino, Kublai Kan commissiona a Marco Polo nei territori dell’impero, portando in vita una città atemporale e visionaria. Nella trasfigurazione della città reale, Como sarà irriconoscibile ed, insieme, riconosciuta, identificata come luogo teorico per la riflessione. Città invisibile non come sogno, non come luogo comune, ma come linguaggio. La narrazione fotografica vuole svestire questa “crisalide pezzente” (I. Calvino) che è la città contemporanea, aiutarla a decomporsi, per liberarne il mistero e scoprirne la fodera interna.
L’allestimento di Crisalide scandirà gli spazi espositivi della Galleria in piccole project room che raccoglieranno le serie di scatti in una forma, ancora una volta, narrativa, cercando di ricostruire le tappe della “perlustrazione”.
La mostra fotografica si inserisce nel programma della manifestazione Parolario, dal 23 Agosto al 7 Settembre 2008, Como (www.parolario.it)
In questo filone letterario, il progetto Crisalide nasce come un piano di “perlustrazione” fotografica in progress del tessuto urbano e territoriale comasco. Il cuore dell’operazioni artistiche è proprio il testo di Calvino, non solo come ispirazione tematica, ma come vero e proprio strumento operativo. Il testo calviniano diventa il vademecum degli shooting fotografici sul territorio, fornisce suggestioni teoriche e visive, aiuta, direziona, induce gli artisti nella scelta dei soggetti e dei tagli prospettici.
L’idea che guida l’ispirazione è un’insolita accezione del concetto di invisibilità, un’invisibilità che ci sta sotto gli occhi: l’ignorato, il non visto, o meglio, lo s-visto. L’invisibile calviniano cerca il cuore segreto, il nucleo felice, che giace nascosto nel corpo della città infelice: mettendosi sulle tracce dell’invisibilità si scoprono simboli ed icone ancora inavvertiti. La fotografia registra questo invisibile, diventando un indice che reca i segni della crisi urbana e la promessa di un suo riscatto.
Conformemente all’andamento del libro di Calvino - che procede per brevi narrazioni e descrizioni serali - Legnani e Locatelli lavorano per serie parallele, ricalcate sulle “ambascerie” che, nei racconti di Calvino, Kublai Kan commissiona a Marco Polo nei territori dell’impero, portando in vita una città atemporale e visionaria. Nella trasfigurazione della città reale, Como sarà irriconoscibile ed, insieme, riconosciuta, identificata come luogo teorico per la riflessione. Città invisibile non come sogno, non come luogo comune, ma come linguaggio. La narrazione fotografica vuole svestire questa “crisalide pezzente” (I. Calvino) che è la città contemporanea, aiutarla a decomporsi, per liberarne il mistero e scoprirne la fodera interna.
L’allestimento di Crisalide scandirà gli spazi espositivi della Galleria in piccole project room che raccoglieranno le serie di scatti in una forma, ancora una volta, narrativa, cercando di ricostruire le tappe della “perlustrazione”.
La mostra fotografica si inserisce nel programma della manifestazione Parolario, dal 23 Agosto al 7 Settembre 2008, Como (www.parolario.it)
30
agosto 2008
Francesco Legnani / Alberto Locatelli – Crisalide. Narrazioni fotografiche della città invisibile
Dal 30 agosto al 09 ottobre 2008
fotografia
Location
MILLY POZZI ARTE CONTEMPORANEA
Como, Via Giuseppe Parini, 18, (Como)
Como, Via Giuseppe Parini, 18, (Como)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato dalle ore 15 alle ore 19
Vernissage
30 Agosto 2008, alle ore 19
Autore
Curatore