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Francesco Melcarne Casi – Le vie del perdono
trenta opere, di cui talune monumentali, del giovane artista salentino, interessante promessa dell’arte contemporanea
Comunicato stampa
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L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, storico dell’arte, che firma anche il testo in catalogo, dal titolo “ Francesco Melcarne Casi. Le vie del perdono”, riunisce trenta opere, di cui talune monumentali ,del giovane artista salentino, interessante promessa dell’arte contemporanea. La mostra mette in luce il percorso a carattere sacro dell’artista, una parte significativa del percorso che si aggiunge all’interessante nucleo di lavoro campionato anche dal settore scenografico. Voluta da Padre Gino Buccarello dell’Ordine dei Padri Trinitari di Gagliano del Capo e Parroco della Parrocchia di San Rocco Confessore, e dal direttore del MIMAC (Museo Internazionale Mariano d’Arte Contemporanea) della Fondazione Mons. Tonino Bello di Alessano(Le). Un modello significativo italiano di volgere il contemporaneo al sacro, e di motivare artisti italiani a leggere nella storia del sacro l’anima del presente.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza, curatore della mostra, la presenza dell’artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali e prelati.
Scrive Carlo Franza: ”Francesco Melcarne Casi è un giovane artista, vera promessa di un’arte salentina che tenta a fatica di volgersi all’Europa. Questa mostra accoglie opere a carattere sacro capaci di svolgere quella funzione primaria di avvicinare l’arte contemporanea alla sacralità così come è stato fatto nei secoli passati. Il lavoro di Melcarne Casi si adegua alla pittura del nuovo realismo che da qualche tempo agita i canali europei, un realismo umano,un nuovo realismo esistenziale capace di significare problematiche esterne ed interne al vissuto. Brillano in mostra due grandi opere monumentali dipinte su ceramica a parete, quasi una sfida alla grande arte parietale che animò l’arte in Italia fra le due guerre. Ma il tema del perdono, del perdono cristiano, si legge nei brani evangelici tradotti visivamente (la guarigione del paralitico, Gesù e la Samaritana,Gesù e la Maddalena, l’Ultima Cena, il Battesimo di Gesù ,la Crocifissione) da Melcarne Casi e disposti in forma di installazione, ricordando quasi quelle parole del grande Demostene che diceva “Guai a quella città che non ha il suo tempio”. Francesco Melcarne Casi lavora a una creatività culturale e religiosa e questo messaggio forte certifica come il suo lavoro abbia oggi una incidenza forte sia come tecnica che come bagaglio di letture tradotte con segni e colori, capaci ancora di sconvolgere coscienze e di mettere in crisi certezze. Giovane di grandi vedute e di grande avvenire, che vive il confronto portando il suo lavoro ad arricchire il tesoro italiano dell’arte contemporanea ”.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza, curatore della mostra, la presenza dell’artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali e prelati.
Scrive Carlo Franza: ”Francesco Melcarne Casi è un giovane artista, vera promessa di un’arte salentina che tenta a fatica di volgersi all’Europa. Questa mostra accoglie opere a carattere sacro capaci di svolgere quella funzione primaria di avvicinare l’arte contemporanea alla sacralità così come è stato fatto nei secoli passati. Il lavoro di Melcarne Casi si adegua alla pittura del nuovo realismo che da qualche tempo agita i canali europei, un realismo umano,un nuovo realismo esistenziale capace di significare problematiche esterne ed interne al vissuto. Brillano in mostra due grandi opere monumentali dipinte su ceramica a parete, quasi una sfida alla grande arte parietale che animò l’arte in Italia fra le due guerre. Ma il tema del perdono, del perdono cristiano, si legge nei brani evangelici tradotti visivamente (la guarigione del paralitico, Gesù e la Samaritana,Gesù e la Maddalena, l’Ultima Cena, il Battesimo di Gesù ,la Crocifissione) da Melcarne Casi e disposti in forma di installazione, ricordando quasi quelle parole del grande Demostene che diceva “Guai a quella città che non ha il suo tempio”. Francesco Melcarne Casi lavora a una creatività culturale e religiosa e questo messaggio forte certifica come il suo lavoro abbia oggi una incidenza forte sia come tecnica che come bagaglio di letture tradotte con segni e colori, capaci ancora di sconvolgere coscienze e di mettere in crisi certezze. Giovane di grandi vedute e di grande avvenire, che vive il confronto portando il suo lavoro ad arricchire il tesoro italiano dell’arte contemporanea ”.
20
agosto 2006
Francesco Melcarne Casi – Le vie del perdono
Dal 20 agosto al 24 settembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO CIARDO
Gagliano Del Capo, Corso Fratelli Ciardo, (Lecce)
Gagliano Del Capo, Corso Fratelli Ciardo, (Lecce)
Orario di apertura
da lunedì a domenica 10,00/13,00 e 17,00/21,00
Vernissage
20 Agosto 2006, ore 21,00
Autore
Curatore