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Francesco Meneghini – L.U.M.
I lavori dell’artista utilizzano audio e video per esplorare il rapporto tra uomo e macchina e i limiti della percezione umana
Comunicato stampa
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La Galleria Browning di Asolo ospita a partire dal 1° marzo fino al 13 aprile la personale L.U.M. di Francesco Meneghini.
La mostra rappresenta il secondo di una serie di appuntamenti dedicati a giovani artisti, per lo più radicati nel territorio, che si presentano qui in veste assolutamente autonoma e personale e che tuttavia, nella loro singolarità e diversità, condividono un dato comune che è quello di essere o essere stati in qualche modo legati alla realtà di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton che è anche uno straordinario incubatore di artisti: da qui il calambour del nome deus ex fabrica .
Francesco Meneghini, artista multimediale, lavora con emozioni, tecnologia e percezione.
La sua ricerca indaga il confine tra arte, tecnologia e natura. Nelle sue installazioni interattive l'elettricità si mescola con logica e linguaggio creando oggetti alieni e sorprendenti, mentre elementi naturali, come acqua e luce, interagiscono con codici binari programmati. I suoi lavori utilizzano audio e video per esplorare il rapporto tra uomo e macchina e i limiti della percezione umana.
Le sue opere sono esperienze, costruzioni di senso e materia. In L.U.M. il filo conduttore è la sorgente luminosa che diventa oggetto.
Q è una vasca di acqua che crea forme luminose tridimensionali e suoni in relazione alle onde create dai vistatori immergendo le mani nel liquido. Un progetto nato per caso, osservando l'interno di una tastiera per computer e che nel tempo si è trasformato nella ricerca di un'anima imprevedibile delle macchine e di una risposta emotiva e inaspettata a partire da un codice binario.
Ficklampa sperimenta invece un nuovo modo interattivo di dipingere con feedback sonori e luminosi. Gli spettatori possono lasciare tracce di colore su uno schermo e comporre suoni usando qualunque tipo di sorgente luminosa, il display del proprio cellulare, un accendino o una torcia. La luce che colora lo schermo dopo pochi secondi lentamente svanisce creando un dipinto in continuo divenire e un ambiente sonoro sempre diverso. Questa installazione esplora la possibilità di condividere un’esperienza artistica con degli estranei creando un opera mutevole e collettiva.
Electriseed (semi elettrici) esplora i diversi esiti di una vita in divenire, attraverso quattro oggetti di vetro soffiato caldi e luminosi dalla forma organica all'interno dei quali si illuminano anagrammi incandescenti.
Note biografiche:
Francesco Meneghini. Artista e motion designer.
Nato a Vicenza nel 1977.
I suoi lavori sono stati presentati al Kunst Museum Basilea (2005), Experimenta Design Biennale Lisbona (2005), Galleria Plug-In e Galleria Lichfield a Basilea (2006), Centre Pompidou Parigi (2006), Qpaq Concert Hall Brisbane Australia (2006).
Ha collaborato con Fondazioni e artisti internazionali come la Kennedy Foundation, La Fura Dels Baus, Heiner Goebbels, Lucio Dalla, la Biennale di Musica di Venezia e Res Fest. Nel 2006 fonda con alcuni amici il gruppo creativo internazionale HEADS Collective.
Oggi vive e lavora tra Venezia e Milano
With the support of LIVE MORE, un progetto di OVS.
Electriseed è stato realizzato con l'aiuto del maestro vetraio Massimo Lunardon.
La mostra rappresenta il secondo di una serie di appuntamenti dedicati a giovani artisti, per lo più radicati nel territorio, che si presentano qui in veste assolutamente autonoma e personale e che tuttavia, nella loro singolarità e diversità, condividono un dato comune che è quello di essere o essere stati in qualche modo legati alla realtà di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton che è anche uno straordinario incubatore di artisti: da qui il calambour del nome deus ex fabrica .
Francesco Meneghini, artista multimediale, lavora con emozioni, tecnologia e percezione.
La sua ricerca indaga il confine tra arte, tecnologia e natura. Nelle sue installazioni interattive l'elettricità si mescola con logica e linguaggio creando oggetti alieni e sorprendenti, mentre elementi naturali, come acqua e luce, interagiscono con codici binari programmati. I suoi lavori utilizzano audio e video per esplorare il rapporto tra uomo e macchina e i limiti della percezione umana.
Le sue opere sono esperienze, costruzioni di senso e materia. In L.U.M. il filo conduttore è la sorgente luminosa che diventa oggetto.
Q è una vasca di acqua che crea forme luminose tridimensionali e suoni in relazione alle onde create dai vistatori immergendo le mani nel liquido. Un progetto nato per caso, osservando l'interno di una tastiera per computer e che nel tempo si è trasformato nella ricerca di un'anima imprevedibile delle macchine e di una risposta emotiva e inaspettata a partire da un codice binario.
Ficklampa sperimenta invece un nuovo modo interattivo di dipingere con feedback sonori e luminosi. Gli spettatori possono lasciare tracce di colore su uno schermo e comporre suoni usando qualunque tipo di sorgente luminosa, il display del proprio cellulare, un accendino o una torcia. La luce che colora lo schermo dopo pochi secondi lentamente svanisce creando un dipinto in continuo divenire e un ambiente sonoro sempre diverso. Questa installazione esplora la possibilità di condividere un’esperienza artistica con degli estranei creando un opera mutevole e collettiva.
Electriseed (semi elettrici) esplora i diversi esiti di una vita in divenire, attraverso quattro oggetti di vetro soffiato caldi e luminosi dalla forma organica all'interno dei quali si illuminano anagrammi incandescenti.
Note biografiche:
Francesco Meneghini. Artista e motion designer.
Nato a Vicenza nel 1977.
I suoi lavori sono stati presentati al Kunst Museum Basilea (2005), Experimenta Design Biennale Lisbona (2005), Galleria Plug-In e Galleria Lichfield a Basilea (2006), Centre Pompidou Parigi (2006), Qpaq Concert Hall Brisbane Australia (2006).
Ha collaborato con Fondazioni e artisti internazionali come la Kennedy Foundation, La Fura Dels Baus, Heiner Goebbels, Lucio Dalla, la Biennale di Musica di Venezia e Res Fest. Nel 2006 fonda con alcuni amici il gruppo creativo internazionale HEADS Collective.
Oggi vive e lavora tra Venezia e Milano
With the support of LIVE MORE, un progetto di OVS.
Electriseed è stato realizzato con l'aiuto del maestro vetraio Massimo Lunardon.
01
marzo 2008
Francesco Meneghini – L.U.M.
Dal primo marzo al 13 aprile 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA BROWNING
Asolo, Via Robert Browning, 167, (Treviso)
Asolo, Via Robert Browning, 167, (Treviso)
Orario di apertura
mercoledì-giovedì 15.30/19.30, sabato-domenica 10/13 e 15.30/19.30
Vernissage
1 Marzo 2008, ore 18.30
Autore