Una mostra straordinaria di Francesco Messina, 100 sculture ed alcuni significativi e rari disegni, approda alla Mole Vanvitelliana di Ancona. La rassegna, promossa ed organizzata dal Museo Tattile Statale Omero, con il patrocinio del Ministero Attività e Beni Culturali, sarà inaugurata il 2 dicembre 2003 e aperta al pubblico il giorno successivo, il 3 dicembre.
Dagli esordi agli ultimi lavori, la mostra offre una vasta ricognizione sull’opera del grande scultore siciliano, scomparso nel 1995 all’età di novantacinque anni. Un artista, siciliano di nascita, formatosi a Genova e milanese d’adozione, che del ‘900 ha potuto vivere tutte le stagioni artistiche. Ha saputo filtrare e compendiare nelle sue opere il sentimento del tempo e del suo trascorrere anno dopo anno, opera dopo opera, con uno sguardo sempre originale e coerente alla propria poetica della materia. Cocteau diceva di Messina che “non si sforza di correre più svelto della bellezza (…) cammina lasciando larghe impronte sulla sabbia, senza che le onde successive della moda le cancellino”. Messina è artista eclettico che ha saputo eccellere in tutte le tecniche scultoree e che ha lavorato con molti e diversi materiali come bronzo ebano africano, terracotta con la stessa disinvoltura. E’ artista di fama internazionale. Fin da giovanissimo raggiunge grandi traguardi: già a trentaquattro anni è artista affermato ottenendo così la Cattedra di Scultura all’Accademia di Brera. Nel corso degli anni si è cimentato in committenze importanti, come quella per il monumento di Pio XII per la Basilica di San Pietro a Roma (1963), o per quello di Pio XI per il Duomo di Milano (1968). Il catalogo della mostra Francesco Messina 100 opere 1920-1994, curato da Marco Di Capua contiene tutte le opere in mostra