Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesco Salviati miniatore. Il pontificale di Giovanni Grimani / Il Dono del Patriarca. Il restauro del messale di Giovanni Grimani
Francesco Salviati miniatore. Il pontificale di Giovanni Grimani curato da Annalisa Bristot e Maria Chiara Cadore – edizioni Silvana Editoriale. Presentazione al pubblico del volume dedicato al prezioso messale e a seguire, negli ambienti al pianterreno del costituendo Museo di Palazzo de Nordis aperti per l’occasione Il Dono del Patriarca. Il restauro del messale di Giovanni Grimani. Esposizione del messale e di alcune opere significative del Museo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Dono del Patriarca
Il restauro del messale di Giovanni Grimani
Francesco Salviati miniatore
Il pontificale di Giovanni Grimani
La coperta in vitello rosso con decorazioni a caldo in foglia d'oro, sulla parte posteriore lo stemma di famiglia con otto bande d'argento e di rosso sormontate da una croce, al suo interno le iniziali decorate con il capo della lettera in oro a tempera su sfondi monocolore verde, azzurro, rosso; miniature che riproducono sacerdoti nell' atto di celebrare la messa, personaggi che pregano, apostoli e allegorie femminili. E' così che si presenta il prezioso “Pontificale di Giovanni Grimani”, uno dei capolavori della miniatura del Cinquecento che, dopo un accurato restauro conservativo promosso dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, verrà restituito al pubblico, insieme ad altre significative testimonianze d'epoca medievale, che andranno a costituire il nucleo della prima fase di allestimento dei rinnovati spazi del Museo di palazzo de Nordis di Cividale del Friuli.
L'appuntamento è fissato per sabato 13 febbraio dalle 17.30 nell'attiguo Museo Archeologico Nazionale di Cividale, dove per l'occasione verrà presentata al pubblico (ingresso libero) la pubblicazione “Francesco Salviati miniatore. Il pontificale di Giovanni Grimani” dedicata proprio al prezioso messale e curata da Annalisa Bristot e Maria Chiara Cadore. Annalisa Bristot nel suo ampio contributo oltre a sintetizzare la complessa vicenda critica che ha permesso di riconoscere in Francesco Salviati, artista assai caro ai Grimani che ne apprezzarono il talento di frescante, l’autore delle miniature del codice cividalese, delinea la complessa cornice culturale della Venezia del pieno Cinquecento fecondata dall’apporto delle ricerche della pittura manieristica centro italiana recata in Laguna dal Salviati. Strettamente aderente alle caratteristiche del raffinato manufatto è l’indagine codicologica condotta da Maria Letizia Sebastiani, mentre Paolo Crisostomi nella sua relazione da’ conto del restauro da lui condotto, della metodologia seguita nel rispetto delle caratteristiche materiali del manufatto e delle operazioni eseguite per assicurarne la salvaguardia.
L'antico Codice, insieme all’intero corpus degli antichi manoscritti raccolti nei secoli dal Capitolo cividalese, viene demanializzato nel XIX secolo, dopo l’annessione all’Italia del Friuli (Legge 3848 del 15 agosto 1867), entrando a far parte del patrimonio del Museo Archeologico Nazionale confluito nella attuale Biblioteca e Archivi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia.
Il manoscritto in pergamena rivela appieno la straordinaria qualità dell’apparato illustrativo dovuto all’estro geniale dell'artista fiorentino Francesco Salviati, coadiuvato da alcuni collaboratori. Esso infatti contiene, in 87 carte, 54 iniziali miniate, di cui 51 figurate. Le gamme cromatiche accese, acide, trascoloranti nel bagliore del metallo, si ricompongono in armonia per la grazia degli atteggiamenti, la flessuosità dei gesti, la pietà dei sentimenti, la profonda devozione, l'afflato mistico della preghiera.
Salviati attraverso quest'opera svela le relazioni con la famiglia Grimani di Venezia. Il manufatto infatti viene commissionato da Giovanni Grimani (1506 – 1593), colto patrizio veneziano, Patriarca di Aquileia dal 1546, dopo la morte del fratello Marino che aveva rivestito tale carica fino a quell’anno. E' lo stesso Giovanni a donare il magnifico pontificale, che con ogni probabilità era stato usato per le cerimonie liturgiche nella cappella privata del palazzo familiare di Santa Maria Formosa, al Capitolo cividalese insieme ad altri preziosi oggetti custoditi dalla Collegiata della città friulana e oggi conservati nel Museo Cristiano e nel Museo di Palazzo de Nordis.
“Poiché tutela e valorizzazione del patrimonio culturale si fondono, e ognuna è il riflesso positivo dell’altra, ho immaginato – dichiara Fabrizio Magani, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia - che fosse giunto il momento di varcare la soglia del Museo di Palazzo de Nordis, in cui il prezioso Codice verrà presentato per la prima volta nell’ambito di un principio di allestimento che proseguirà nei prossimi mesi con il completamento dei piani superiori.
Un'iniziativa, quella della presentazione dell'antico Codice, che vede la Presidenza Regionale del FAI (Fondo Ambiente Italiano) del Friuli Venezia Giulia a fianco della Soprintendenza. “Abbiamo avviato una collaborazione attiva con la Presidenza Regionale del FAI del Friuli Venezia Giulia - ha ricordato inoltre il Soprintendente Magani - al fine di trarre dall'esperienza e compenza del FAI positive e concrete iniziative di valorizzazione e condivisione di progetti culturali da attuarsi a Cividale, a partire dal Museo di Palazzo de Nordis”.
Il restauro del messale di Giovanni Grimani
Francesco Salviati miniatore
Il pontificale di Giovanni Grimani
La coperta in vitello rosso con decorazioni a caldo in foglia d'oro, sulla parte posteriore lo stemma di famiglia con otto bande d'argento e di rosso sormontate da una croce, al suo interno le iniziali decorate con il capo della lettera in oro a tempera su sfondi monocolore verde, azzurro, rosso; miniature che riproducono sacerdoti nell' atto di celebrare la messa, personaggi che pregano, apostoli e allegorie femminili. E' così che si presenta il prezioso “Pontificale di Giovanni Grimani”, uno dei capolavori della miniatura del Cinquecento che, dopo un accurato restauro conservativo promosso dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, verrà restituito al pubblico, insieme ad altre significative testimonianze d'epoca medievale, che andranno a costituire il nucleo della prima fase di allestimento dei rinnovati spazi del Museo di palazzo de Nordis di Cividale del Friuli.
L'appuntamento è fissato per sabato 13 febbraio dalle 17.30 nell'attiguo Museo Archeologico Nazionale di Cividale, dove per l'occasione verrà presentata al pubblico (ingresso libero) la pubblicazione “Francesco Salviati miniatore. Il pontificale di Giovanni Grimani” dedicata proprio al prezioso messale e curata da Annalisa Bristot e Maria Chiara Cadore. Annalisa Bristot nel suo ampio contributo oltre a sintetizzare la complessa vicenda critica che ha permesso di riconoscere in Francesco Salviati, artista assai caro ai Grimani che ne apprezzarono il talento di frescante, l’autore delle miniature del codice cividalese, delinea la complessa cornice culturale della Venezia del pieno Cinquecento fecondata dall’apporto delle ricerche della pittura manieristica centro italiana recata in Laguna dal Salviati. Strettamente aderente alle caratteristiche del raffinato manufatto è l’indagine codicologica condotta da Maria Letizia Sebastiani, mentre Paolo Crisostomi nella sua relazione da’ conto del restauro da lui condotto, della metodologia seguita nel rispetto delle caratteristiche materiali del manufatto e delle operazioni eseguite per assicurarne la salvaguardia.
L'antico Codice, insieme all’intero corpus degli antichi manoscritti raccolti nei secoli dal Capitolo cividalese, viene demanializzato nel XIX secolo, dopo l’annessione all’Italia del Friuli (Legge 3848 del 15 agosto 1867), entrando a far parte del patrimonio del Museo Archeologico Nazionale confluito nella attuale Biblioteca e Archivi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia.
Il manoscritto in pergamena rivela appieno la straordinaria qualità dell’apparato illustrativo dovuto all’estro geniale dell'artista fiorentino Francesco Salviati, coadiuvato da alcuni collaboratori. Esso infatti contiene, in 87 carte, 54 iniziali miniate, di cui 51 figurate. Le gamme cromatiche accese, acide, trascoloranti nel bagliore del metallo, si ricompongono in armonia per la grazia degli atteggiamenti, la flessuosità dei gesti, la pietà dei sentimenti, la profonda devozione, l'afflato mistico della preghiera.
Salviati attraverso quest'opera svela le relazioni con la famiglia Grimani di Venezia. Il manufatto infatti viene commissionato da Giovanni Grimani (1506 – 1593), colto patrizio veneziano, Patriarca di Aquileia dal 1546, dopo la morte del fratello Marino che aveva rivestito tale carica fino a quell’anno. E' lo stesso Giovanni a donare il magnifico pontificale, che con ogni probabilità era stato usato per le cerimonie liturgiche nella cappella privata del palazzo familiare di Santa Maria Formosa, al Capitolo cividalese insieme ad altri preziosi oggetti custoditi dalla Collegiata della città friulana e oggi conservati nel Museo Cristiano e nel Museo di Palazzo de Nordis.
“Poiché tutela e valorizzazione del patrimonio culturale si fondono, e ognuna è il riflesso positivo dell’altra, ho immaginato – dichiara Fabrizio Magani, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia - che fosse giunto il momento di varcare la soglia del Museo di Palazzo de Nordis, in cui il prezioso Codice verrà presentato per la prima volta nell’ambito di un principio di allestimento che proseguirà nei prossimi mesi con il completamento dei piani superiori.
Un'iniziativa, quella della presentazione dell'antico Codice, che vede la Presidenza Regionale del FAI (Fondo Ambiente Italiano) del Friuli Venezia Giulia a fianco della Soprintendenza. “Abbiamo avviato una collaborazione attiva con la Presidenza Regionale del FAI del Friuli Venezia Giulia - ha ricordato inoltre il Soprintendente Magani - al fine di trarre dall'esperienza e compenza del FAI positive e concrete iniziative di valorizzazione e condivisione di progetti culturali da attuarsi a Cividale, a partire dal Museo di Palazzo de Nordis”.
13
febbraio 2010
Francesco Salviati miniatore. Il pontificale di Giovanni Grimani / Il Dono del Patriarca. Il restauro del messale di Giovanni Grimani
13 febbraio 2010
arte antica
presentazione
presentazione
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Cividale Del Friuli, Piazza del Duomo, 13, (Udine)
Cividale Del Friuli, Piazza del Duomo, 13, (Udine)
Vernissage
13 Febbraio 2010, ore 17.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore