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Francesco Seccia – Il bacio, la lingua e altre parti del corpo
Francesco Seccia si ripresenta alla Casetta Vaccaj, con una mostra personale. Sono tutti lavori, pittura e scultura, pensati e concepiti appositamente per questo luogo.
Comunicato stampa
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Il bacio, la lingua e altre parti del corpo
Francesco Seccia si ripresenta alla Casetta Vaccaj, con una mostra personale. Sono tutti lavori,
pittura e scultura, pensati e concepiti appositamente per questo luogo.
La Casetta Vaccai è un locale molto particolare, un luogo che entra dentro e avvolge con una dolce violenza, trasportando il visitatore al tempo dei ricordi e delle emozioni passate, ma anche inevitabilmente un luogo che porta la levità e il sapore di future emozioni.
E’ la seconda volta che ho l’onore di esporvi ed ogni volta è una sfida a cui non oso sottrarmi, vuoi per le caratteristiche del locale, vuoi per le affascinanti grotte espositive che vi si celano.
Tutto è particolare e tutto assume un sapore particolare a cui l’energia creativa non sa sottrarsi ed è una lotta dalla quale si ritorna sempre vincitori perché tale connubio non può che essere forza rivelatrice di nuove e durature emozioni che il tempo e il luogo suggelleranno con il loro fascino.
Le volte, i mattoni, segnati dal tempo, sono li pronti a spronarti e a sfidarti su come articolerai e gestirai le tue emozioni, se ti farai travolgere o travolgerai l’esistenza stessa del luogo e ne amplificherai a dismisura la portata delle sue potenziali poeticità, con candore e furore artistico.
Il luogo ti da la percezione continua di suoni, voci e odori, che ti entrano dentro e influiscono sulla stessa gestualità creativa. Le mani, il cuore, ma il corpo in particolare sono in perenne transfert con la materia che prende forma come d’incanto e tutto è meraviglia e continuo stupore.
Tutto si plasma e prende forma sotto le proprie mani e i visi e le porzioni di corpo nascono con una forma già prestabilita dalla continua interiorizzazione del luogo e del proprio vissuto, tessendo quella fitta trama di input che ci portano all’opera finita.
La particolarità di questa mostra credo sia da ritrovarsi nella gestualità espressiva dei vari soggetti rappresentati con preponderante denominatore dell’elemento lingua nelle varie forme espressive più comuni, scherno, burla, piacere, disappunto, il tutto associato alla naturale propensione espressiva nei riguardi del corpo femminile, coacervo si emozioni e poetica liricità.
Francesco Seccia si ripresenta alla Casetta Vaccaj, con una mostra personale. Sono tutti lavori,
pittura e scultura, pensati e concepiti appositamente per questo luogo.
La Casetta Vaccai è un locale molto particolare, un luogo che entra dentro e avvolge con una dolce violenza, trasportando il visitatore al tempo dei ricordi e delle emozioni passate, ma anche inevitabilmente un luogo che porta la levità e il sapore di future emozioni.
E’ la seconda volta che ho l’onore di esporvi ed ogni volta è una sfida a cui non oso sottrarmi, vuoi per le caratteristiche del locale, vuoi per le affascinanti grotte espositive che vi si celano.
Tutto è particolare e tutto assume un sapore particolare a cui l’energia creativa non sa sottrarsi ed è una lotta dalla quale si ritorna sempre vincitori perché tale connubio non può che essere forza rivelatrice di nuove e durature emozioni che il tempo e il luogo suggelleranno con il loro fascino.
Le volte, i mattoni, segnati dal tempo, sono li pronti a spronarti e a sfidarti su come articolerai e gestirai le tue emozioni, se ti farai travolgere o travolgerai l’esistenza stessa del luogo e ne amplificherai a dismisura la portata delle sue potenziali poeticità, con candore e furore artistico.
Il luogo ti da la percezione continua di suoni, voci e odori, che ti entrano dentro e influiscono sulla stessa gestualità creativa. Le mani, il cuore, ma il corpo in particolare sono in perenne transfert con la materia che prende forma come d’incanto e tutto è meraviglia e continuo stupore.
Tutto si plasma e prende forma sotto le proprie mani e i visi e le porzioni di corpo nascono con una forma già prestabilita dalla continua interiorizzazione del luogo e del proprio vissuto, tessendo quella fitta trama di input che ci portano all’opera finita.
La particolarità di questa mostra credo sia da ritrovarsi nella gestualità espressiva dei vari soggetti rappresentati con preponderante denominatore dell’elemento lingua nelle varie forme espressive più comuni, scherno, burla, piacere, disappunto, il tutto associato alla naturale propensione espressiva nei riguardi del corpo femminile, coacervo si emozioni e poetica liricità.
10
aprile 2009
Francesco Seccia – Il bacio, la lingua e altre parti del corpo
Dal 10 aprile al 20 maggio 2009
arte contemporanea
Location
CASETTA VACCAJ
Pesaro, Via Mazzolari, 22, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Mazzolari, 22, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
dalle 08:15 alle 21:00 Domenica Chiuso
Vernissage
10 Aprile 2009, ore 18
Autore