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Francesco Severini – Dittamondo
Una mostra, un progetto, un libro da viaggio
Comunicato stampa
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“Dittamondo” è un viaggio nei meandri della pittura e nel cuore dell’Arte.
Come l’omonima opera di Fazio degli Uberti - da cui la mostra, ma soprattutto l’intero lavoro prende spunto – che viaggia idealmente nei luoghi fisici del mondo al tempo conosciuti (siamo intorno al 1360) vale a dire parte d’Europa, dell’Asia e dell’Africa, tentando di ripercorrere a sua volta il ben più noto viaggio mentale e ultraterreno di Dante, così “Dittamondo” è un percorso in un tempo e in uno spazio a loro modo immanenti, come tali sono le idee e le opere spesso prese a riferimento. Dai temi della letteratura a quelli della spiritualità, dalle immagini di un’arte “minore” (ma esiste un’arte minore?) a tutti quei “prodotti” variegati della creatività umana. Si tratta, dunque, di mappe mentali, di percorsi interiori.
Partenze ed arrivi. Frequenze cromatiche che navigano sulle onde del cuore.
Dai confini indefiniti d’Oriente e Occidente ove si racconta la nascita della scrittura, nell’estasi favolistica di un movimento apparente, alle pareti ruvide in cui scorre l’incedere lento e sinuoso del colore - l’Arte - attraverso il dualismo della vita - bianco e il nero – nell’intento di un approdo verso direzioni solo casuali, dalle rive del mare nostrum da cui è tratto uno “scorcio” non mediale della cultura occidentale, alle rappresentazioni geografiche di mille e un’idea. “Dittamondo” è un lavoro in fieri, una mostra che non può trovare compimento nella sua stessa effettuazione. Come l’essenza stessa del viaggio.
E’ un’indagine intorno alla straordinaria storia dell’uomo e delle sue idee, delle sue creazioni.
Si tratta, in definitiva, di un cammino che andrà avanti per anni, di uno studio che non può concludersi per sua stessa ammissione, almeno finché non cesserà l’anelito dell’uomo alla creatività, alla rappresentazione di idee e sensazioni attraverso le immagini o alla trasposizione mediante la scrittura.
In mostra 21 opere, tutti olii su tela o tavola, volutamente scandite a gruppi di tre nel corso di sette ipotetiche “giornate” di viaggio. Ognuna di esse è inscindibilmente legata ad una propria didascalia, ed è inoltre corredata da un testo dell’autore.
Sarà disponibile in Galleria il libro da viaggio, che è poi anche il catalogo della mostra, realizzato dalle Edizioni Thyrus.
“Dittamondo” è un progetto di Francesco Severini e Silvia Ginocchietti.
Come l’omonima opera di Fazio degli Uberti - da cui la mostra, ma soprattutto l’intero lavoro prende spunto – che viaggia idealmente nei luoghi fisici del mondo al tempo conosciuti (siamo intorno al 1360) vale a dire parte d’Europa, dell’Asia e dell’Africa, tentando di ripercorrere a sua volta il ben più noto viaggio mentale e ultraterreno di Dante, così “Dittamondo” è un percorso in un tempo e in uno spazio a loro modo immanenti, come tali sono le idee e le opere spesso prese a riferimento. Dai temi della letteratura a quelli della spiritualità, dalle immagini di un’arte “minore” (ma esiste un’arte minore?) a tutti quei “prodotti” variegati della creatività umana. Si tratta, dunque, di mappe mentali, di percorsi interiori.
Partenze ed arrivi. Frequenze cromatiche che navigano sulle onde del cuore.
Dai confini indefiniti d’Oriente e Occidente ove si racconta la nascita della scrittura, nell’estasi favolistica di un movimento apparente, alle pareti ruvide in cui scorre l’incedere lento e sinuoso del colore - l’Arte - attraverso il dualismo della vita - bianco e il nero – nell’intento di un approdo verso direzioni solo casuali, dalle rive del mare nostrum da cui è tratto uno “scorcio” non mediale della cultura occidentale, alle rappresentazioni geografiche di mille e un’idea. “Dittamondo” è un lavoro in fieri, una mostra che non può trovare compimento nella sua stessa effettuazione. Come l’essenza stessa del viaggio.
E’ un’indagine intorno alla straordinaria storia dell’uomo e delle sue idee, delle sue creazioni.
Si tratta, in definitiva, di un cammino che andrà avanti per anni, di uno studio che non può concludersi per sua stessa ammissione, almeno finché non cesserà l’anelito dell’uomo alla creatività, alla rappresentazione di idee e sensazioni attraverso le immagini o alla trasposizione mediante la scrittura.
In mostra 21 opere, tutti olii su tela o tavola, volutamente scandite a gruppi di tre nel corso di sette ipotetiche “giornate” di viaggio. Ognuna di esse è inscindibilmente legata ad una propria didascalia, ed è inoltre corredata da un testo dell’autore.
Sarà disponibile in Galleria il libro da viaggio, che è poi anche il catalogo della mostra, realizzato dalle Edizioni Thyrus.
“Dittamondo” è un progetto di Francesco Severini e Silvia Ginocchietti.
09
gennaio 2007
Francesco Severini – Dittamondo
Dal 09 al 27 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
SALAPROVE
Torino, Via Quittengo, 35a, (Torino)
Torino, Via Quittengo, 35a, (Torino)
Orario di apertura
15-19
Vernissage
9 Gennaio 2007, ore 17
Autore