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Francesco Siani – Dialogo tra materia e pensiero
“dialogo tra materia e pensiero”, è il titolo della mostra dello scultore Francesco Siani e anche del suo libro di poesie che verrà presentato in occasione dell’inaugurazione sabato 7 marzo alle ore 17.00.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 7 al 19 marzo, la Galleria Arianna Sartori di Mantova nella sede di via Ippolito Nievo 10, ospita una mostra personale dello scultore toscano Francesco Siani.
Intitolata “dialogo tra materia e pensiero”, l’esposizione vedrà esposte le ultime sculture “Cuori” eseguite apposta per l’occasione.
Siani è artista eclettico che si interessa anche di poesia così in concomitanza della mostra ha deciso, insieme ad Arianna Sartori, di pubblicare una selezione delle sue poesie e durante l’inaugurazione della mostra, sa-bato 7 marzo alle ore 17.00 verranno lette alcune sue liriche.
“Singolare personalità d'artista, Francesco Siani, l'incipit è doveroso quando si tenga conto che a dispetto di ogni logica operativa, lo scultore di Avenza sembra aver costruito fino ad oggi quella che si potrebbe chiama-re la sua "disidentità" una sorta di gioco al massacro della coscienza che poi è la condizione dello "stile", mo-mento bramato e allo stesso tempo temuto da ogni artista, e che lo rende riconoscibile tra tutti. Siani lavora insomma contro ogni progetto di eternamento della creazione, dimostrando che a contare non è il momento finale, ma l'atto in se, l'avventura sempre rinnovata dell'opera, quasi fosse diventata per lui un bersaglio mobi-le, un traguardo che non si raggiunge (e forse è meglio così). Dunque, di fronte al postulato dell'opera "per sempre", Siani ipotizza l'attimo fuggente, il rischio dell'innamoramento, dell'abbandono e della ripresa; osa divertirsi, e questo è di certo il suo più considerevole atout, facendo arte. E indubbiamente c'è del bricoleur in questo artista che "usa" la storia dell'arte del novecento e le avanguardie storiche come palestra per esercitare, tra citazione e variazione sul tema, il suo robusto talento. L'impatto con il lavoro di Siani è di conseguenza una rivoluzione di manualità... In altre parole Siani mette in scena, liquidandolo, tutto un repertorio iconogra-fico fortemente caratterizzato nei suoi segni, sapendo, da abitatore dell'era postmoderna, di poterselo permet-tere, avendo capito cioé che l'unico modo di celebrarne l'anacronismo, è usare la chiave dell'ironia. Mi sembra importante evidenziare questo aspetto del lavoro di Siani e individuare la distanza presa rispetto a quel refe-rente culturale storico, per poi intendere come un intervento tutto sommato destruens quando il modello as-sunto evoca a torto o a ragione, una fiducia illimitata nel progresso, nella razionalità, nell'attesa di un mondo prossimo venturo di meraviglie fantascientifiche. Dicevo della morfologia composta di questi lavori, che pe-raltro non sono riferibili ai modi canonici della scultura perchè risolti con materiali che incorporano in se sempre un colore, quando addirittura non vengono dipinti, istoriati, tatuati. Siani procede, o comunque indu-ce a pensarlo, a una opposizione progressiva di moduli strutturali che non mostrano tra loro affinità formali, nè compatibilità plastica, nè tantomeno presuppongono un qualche disegno preordinato…”.
Giuliano Serafini
collodi
arroccate in collina / un nido di case / velate di nebbia / e di magia / nello spazio della memoria / burattino senza fili / al soffio del vento / si culla l'ombra / della quercia / nel parco della mente / fiorisce l'eterna favo-la / di pinocchio / sotto la luna piena / il cuore si nutre / d'emozione / e il respiro si perde / nel fiato.
carrara
un filo d'argento / scorre e rasenta / i colori lacerati / delle case / nel cielo aperto / i monti sono sagome / taglienti / di bianche cattedrali / dentro la risacca / delle parole / si strapazza / la voce / del cavatore / nel suono sordo / della tuba / germoglia / il destino / della speranza / e il sole / non tramonta mai.
l'infanzia
per mano mi portavi / alla semina / del tempo / dall'arata terra / impastavo il gioco / dell'infanzia / all'om-bra dell'ulivo / intrecciavo la fantasia / e il sole cocente / imbruniva il grano / della speranza / e le nostre mani / ancora insieme.
Francesco Siani è nato a Bellosguardo in provincia di Salerno nel 1955.
Completati gli studi secondari si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove nel 1985 si diploma in scultura. La sua prima esposizione personale nel 1977.
Ha tenuto mostre personali e partecipato a numerose collettive. Le sue opere si trovano in collezioni pubbli-che e private in musei sia in Italia che all’estero.
2010 - “Seme” Dono a Sua Santità Benedetto XVI
2011 - “Italia Unita”. Dono al Prefetto di Massa Carrara”
2013 - “Parole di Pace” Dono a Sua Santità Papa Francesco
Ha partecipato a vari simposi e Expo Art.
Nel 2002 è stato chiamato dalla RAI per la realizzazione di un opera monumentale per Telethon.
Nel 2006 ha pubblicato un libro di poesie.
Nel 2014 ha pubblicato un secondo libro di Poesie
Sue sono le Installazioni: “Viaggio” 2012; “Water e Albero” 2013; “Ferita” 2013; “Bus, basta una strada” 2014; “Agro Marmifero” 2014. Le Performance : “ Speranza” 2011; “Maschera” 2013; “Mi rifiuto” 2103; , “ Pazzamente” 2014; “Senza ritorno” 2015. Le Scenografie: L’infanzia si anima teatro Degli Animosi-Carrara; Premio Lunezia –Aulla 2008; Premio Lunezia –Carrara 2009; Premio Lunezia – Carrara 2010; Premio Lune-zia – Carrara 2011.
Sulla sua opera hanno scritto fra gli altri: Mario Cagetti, Aurora Marzi, Cristina Belloni, Roberto Vitali, Anna Laghi, Giuliano Serafini, Giuseppe Cordoni, Antonella Serafini, Nicola Micieli, Romano Bavastro, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio di Genova, Guglielmo Gigliotti, Floriano de Santis, Claudio Giumelli, Enrica Frediani, Andrea Zanetti, Giovanna Bernardini, Monica Ferrarini, Stefano Donati. Cristian Pardossi.
Vive e lavora a Carrara.
Intitolata “dialogo tra materia e pensiero”, l’esposizione vedrà esposte le ultime sculture “Cuori” eseguite apposta per l’occasione.
Siani è artista eclettico che si interessa anche di poesia così in concomitanza della mostra ha deciso, insieme ad Arianna Sartori, di pubblicare una selezione delle sue poesie e durante l’inaugurazione della mostra, sa-bato 7 marzo alle ore 17.00 verranno lette alcune sue liriche.
“Singolare personalità d'artista, Francesco Siani, l'incipit è doveroso quando si tenga conto che a dispetto di ogni logica operativa, lo scultore di Avenza sembra aver costruito fino ad oggi quella che si potrebbe chiama-re la sua "disidentità" una sorta di gioco al massacro della coscienza che poi è la condizione dello "stile", mo-mento bramato e allo stesso tempo temuto da ogni artista, e che lo rende riconoscibile tra tutti. Siani lavora insomma contro ogni progetto di eternamento della creazione, dimostrando che a contare non è il momento finale, ma l'atto in se, l'avventura sempre rinnovata dell'opera, quasi fosse diventata per lui un bersaglio mobi-le, un traguardo che non si raggiunge (e forse è meglio così). Dunque, di fronte al postulato dell'opera "per sempre", Siani ipotizza l'attimo fuggente, il rischio dell'innamoramento, dell'abbandono e della ripresa; osa divertirsi, e questo è di certo il suo più considerevole atout, facendo arte. E indubbiamente c'è del bricoleur in questo artista che "usa" la storia dell'arte del novecento e le avanguardie storiche come palestra per esercitare, tra citazione e variazione sul tema, il suo robusto talento. L'impatto con il lavoro di Siani è di conseguenza una rivoluzione di manualità... In altre parole Siani mette in scena, liquidandolo, tutto un repertorio iconogra-fico fortemente caratterizzato nei suoi segni, sapendo, da abitatore dell'era postmoderna, di poterselo permet-tere, avendo capito cioé che l'unico modo di celebrarne l'anacronismo, è usare la chiave dell'ironia. Mi sembra importante evidenziare questo aspetto del lavoro di Siani e individuare la distanza presa rispetto a quel refe-rente culturale storico, per poi intendere come un intervento tutto sommato destruens quando il modello as-sunto evoca a torto o a ragione, una fiducia illimitata nel progresso, nella razionalità, nell'attesa di un mondo prossimo venturo di meraviglie fantascientifiche. Dicevo della morfologia composta di questi lavori, che pe-raltro non sono riferibili ai modi canonici della scultura perchè risolti con materiali che incorporano in se sempre un colore, quando addirittura non vengono dipinti, istoriati, tatuati. Siani procede, o comunque indu-ce a pensarlo, a una opposizione progressiva di moduli strutturali che non mostrano tra loro affinità formali, nè compatibilità plastica, nè tantomeno presuppongono un qualche disegno preordinato…”.
Giuliano Serafini
collodi
arroccate in collina / un nido di case / velate di nebbia / e di magia / nello spazio della memoria / burattino senza fili / al soffio del vento / si culla l'ombra / della quercia / nel parco della mente / fiorisce l'eterna favo-la / di pinocchio / sotto la luna piena / il cuore si nutre / d'emozione / e il respiro si perde / nel fiato.
carrara
un filo d'argento / scorre e rasenta / i colori lacerati / delle case / nel cielo aperto / i monti sono sagome / taglienti / di bianche cattedrali / dentro la risacca / delle parole / si strapazza / la voce / del cavatore / nel suono sordo / della tuba / germoglia / il destino / della speranza / e il sole / non tramonta mai.
l'infanzia
per mano mi portavi / alla semina / del tempo / dall'arata terra / impastavo il gioco / dell'infanzia / all'om-bra dell'ulivo / intrecciavo la fantasia / e il sole cocente / imbruniva il grano / della speranza / e le nostre mani / ancora insieme.
Francesco Siani è nato a Bellosguardo in provincia di Salerno nel 1955.
Completati gli studi secondari si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove nel 1985 si diploma in scultura. La sua prima esposizione personale nel 1977.
Ha tenuto mostre personali e partecipato a numerose collettive. Le sue opere si trovano in collezioni pubbli-che e private in musei sia in Italia che all’estero.
2010 - “Seme” Dono a Sua Santità Benedetto XVI
2011 - “Italia Unita”. Dono al Prefetto di Massa Carrara”
2013 - “Parole di Pace” Dono a Sua Santità Papa Francesco
Ha partecipato a vari simposi e Expo Art.
Nel 2002 è stato chiamato dalla RAI per la realizzazione di un opera monumentale per Telethon.
Nel 2006 ha pubblicato un libro di poesie.
Nel 2014 ha pubblicato un secondo libro di Poesie
Sue sono le Installazioni: “Viaggio” 2012; “Water e Albero” 2013; “Ferita” 2013; “Bus, basta una strada” 2014; “Agro Marmifero” 2014. Le Performance : “ Speranza” 2011; “Maschera” 2013; “Mi rifiuto” 2103; , “ Pazzamente” 2014; “Senza ritorno” 2015. Le Scenografie: L’infanzia si anima teatro Degli Animosi-Carrara; Premio Lunezia –Aulla 2008; Premio Lunezia –Carrara 2009; Premio Lunezia – Carrara 2010; Premio Lune-zia – Carrara 2011.
Sulla sua opera hanno scritto fra gli altri: Mario Cagetti, Aurora Marzi, Cristina Belloni, Roberto Vitali, Anna Laghi, Giuliano Serafini, Giuseppe Cordoni, Antonella Serafini, Nicola Micieli, Romano Bavastro, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio di Genova, Guglielmo Gigliotti, Floriano de Santis, Claudio Giumelli, Enrica Frediani, Andrea Zanetti, Giovanna Bernardini, Monica Ferrarini, Stefano Donati. Cristian Pardossi.
Vive e lavora a Carrara.
07
marzo 2015
Francesco Siani – Dialogo tra materia e pensiero
Dal 07 al 19 marzo 2015
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
presentazione
incontro - conferenza
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.
Vernissage
7 Marzo 2015, ore 17.00
Autore
Curatore