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Francesco Spampinato
In occasione della sua seconda personale alla Galleria Marabini, Francesco Spampinato presenterà un gruppo di dipinti di grandi dimensioni. Le tele irrompono nello spazio della galleria creando una sorprendente e non casuale continuità con i soffitti dello spazio stesso, una loro naturale evoluzione. Le cornici trattengono a stento un sistema affollato, dinamico e vertiginoso di elementi biomorfici, dischi colorati e spirali prospettiche che rapiscono l’occhio, trasportando lo spettatore in una dimensione parallela.
Comunicato stampa
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In occasione della sua seconda personale alla Galleria Marabini, Francesco Spampinato presenterà un gruppo di dipinti di grandi dimensioni. Le tele irrompono nello spazio della galleria creando una sorprendente e non casuale continuità con i soffitti dello spazio stesso, una loro naturale evoluzione. Le cornici trattengono a stento un sistema affollato, dinamico e vertiginoso di elementi biomorfici, dischi colorati e spirali prospettiche che rapiscono l'occhio, trasportando lo spettatore in una dimensione parallela.
Le sue pitture sono stanze segrete della mente, serbatoi di paure e luoghi di coscienza. Oggetti sacri sovrastano bracci robotici mentre vengono inghiottiti da una natura indomita e geneticamente modificata, cresciuta tra Ie cupole di cattedrali barocche. La ripetizione degli elementi raffigurati e l'uso di arditi effetti prospettici trasformano le cupole in ludici caleidoscopi virtuali. Quello che avviene all'interno é un puro stato mentale: molecole, esplosioni, gas e reazioni chimiche danzano risucchiate in un vortice psichedelico di suoni e colori, dando alla tele le sembianze di organismi viventi.
Come di consueto nella ricerca dell'artista, anche questo nuovo ciclo di dipinti è caratterizzato da un alto livello di contaminazione che richiama diverse discipline visive. É evidente il richiamo alle suggestioni generate dalla musica elettronica, al graphic design e all'architettura, in continuo aggiornamento con le ultime sperimentazioni in materia di forme.
La pittura di Francesco Spampinato ripercorre la storia della pittura italiana come vista attraverso lo schermo a cristalli liquidi di un videogame: da Michelangelo a Tiepolo, da Balla a Munari, passando per Savinio e Burri.
Francesco Spampinato è nato a Catania nel 1978. Vive e lavora a Bologna. Nel luglio 2003 si é laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Bologna. Dal 2000 ha preso parte a diverse mostre personali e collettive tra cui "Emporio", allo spazio Viafarini a Milano, a cura di Guido Molinari e, recentemente, "Specie di Spazi" alla galleria Vitamin Arte Contemporanea di Torino, a cura di Luca Beatrice. Tra gli artisti dell'ultima generazione, Francesco Spampinato é considerato nel panorama della "giovane pittura italiana" uno degli autori più significativi e un esempio in Italia di ricerca pittorica in linea con le ultime tendenze internazionali.
Le sue pitture sono stanze segrete della mente, serbatoi di paure e luoghi di coscienza. Oggetti sacri sovrastano bracci robotici mentre vengono inghiottiti da una natura indomita e geneticamente modificata, cresciuta tra Ie cupole di cattedrali barocche. La ripetizione degli elementi raffigurati e l'uso di arditi effetti prospettici trasformano le cupole in ludici caleidoscopi virtuali. Quello che avviene all'interno é un puro stato mentale: molecole, esplosioni, gas e reazioni chimiche danzano risucchiate in un vortice psichedelico di suoni e colori, dando alla tele le sembianze di organismi viventi.
Come di consueto nella ricerca dell'artista, anche questo nuovo ciclo di dipinti è caratterizzato da un alto livello di contaminazione che richiama diverse discipline visive. É evidente il richiamo alle suggestioni generate dalla musica elettronica, al graphic design e all'architettura, in continuo aggiornamento con le ultime sperimentazioni in materia di forme.
La pittura di Francesco Spampinato ripercorre la storia della pittura italiana come vista attraverso lo schermo a cristalli liquidi di un videogame: da Michelangelo a Tiepolo, da Balla a Munari, passando per Savinio e Burri.
Francesco Spampinato è nato a Catania nel 1978. Vive e lavora a Bologna. Nel luglio 2003 si é laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Bologna. Dal 2000 ha preso parte a diverse mostre personali e collettive tra cui "Emporio", allo spazio Viafarini a Milano, a cura di Guido Molinari e, recentemente, "Specie di Spazi" alla galleria Vitamin Arte Contemporanea di Torino, a cura di Luca Beatrice. Tra gli artisti dell'ultima generazione, Francesco Spampinato é considerato nel panorama della "giovane pittura italiana" uno degli autori più significativi e un esempio in Italia di ricerca pittorica in linea con le ultime tendenze internazionali.
21
novembre 2003
Francesco Spampinato
Dal 21 novembre 2003 al 18 gennaio 2004
Location
GALLERIA MARABINI
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19
Vernissage
21 Novembre 2003, ore 18