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Francesco Taurisano – Fresh Meat
La Galleria PrimoPiano è lieta di presentare “Fresh Meat” di Francesco Taurisano
Video _ Fotografia.
La prima personale di Francesco Taurisano: la macelleria della modernità in un progetto acuto e dirompente sul labile confine dei delitti reali e di quelli estetici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fresh meat ha, senza necessità alcuna di filtro selettivo, il taglio di un’ispezione della decadenza, con l’ironica e irridente opposizione all’assunto del titolo che, invece, della carne promuove la freschezza.
Francesco Taurisano è toccato dalla preziosa ‘sospensione momentanea del giudizio di gusto, indifferenza, necessaria’ per appropriarsi di un’identità che i mezzi di comunicazione di massa hanno dato in pasto al mondo con macabro voyeurismo e, l’artista, quella rubata identità, la trasforma in oggetto, trasferendola in una dimensione nuova d’indagine estetica.
Issei Sagawa, il cannibale superstar, l’assassino che attende in libertà di poter consumare ancora un ulteriore fiero pasto, è l’uomo che Taurisano strappa dal supermercato televisivo, con la già citata sospensione di giudizio duchampiana, conducendolo al centro dell’incrocio di natura, umanità, estetica, modernità.
È ovvio, ai nostri occhi, che egli non riconosca la natura, perché la natura, provvista di norma, sarebbe dovuta essere un’alleata di Issei Sagawa/Taurisano, mentre non lo è stata: nuovamente matrigna, nemica e sostenitrice del delitto.
Più della natura stessa può la volgarità umana che di quell’orrore fa mercato producendo una diffusa subliminale giustificazione dell’atto, una spettacolarizzazione dell’atrocità.
Taurisano fa assurgere la vicenda/identità di Sagawa a tòpos della catabasi nella modernità mediatica. Una cronaca che irradia dalla fine del secolo scorso anticipando, con lacerante nettezza, la caduta e la decomposizione del gusto estetico, della tradizione. La macchina mercantile, con una logica più precisa della natura stessa, trasforma le identità in maschere che devono sostenere, soddisfare, indurre il consumatore a provare dei sentimenti, a porsi le domande, ad acquistare quella identità, come e nelle modalità che il mercante ha già pre-disposto nel suo disegno.
Una sottile essenza perversa si delinea nelle immagini che l’artista seleziona, una visione di programmatica insanità sociale che l’ordre à rebours imposto dall’autore potrebbe tradurre in catarsi.
Il disincanto è totale, Taurisano pone delle domande ma non sembra sperare che quell’essenza perversa ‘che fa la sua comparsa ora in un punto ora in un altro della volontà umana’ possa smettere di essere manipolata.
L’Arte allora si trasforma in prodotto disumano dell’umanità divenendo come la dea Kali, che quella umanità addenta e mastica con il sangue che le cola dalla bocca.
English:
The first solo exhibition of Francesco Taurisano: the butchery of modern society with a smart and provocative project on the weak border line between real and aesthetic crimes. Fresh meat has, without any selective filter, the aim of analyse the decline of our time, with the ironical title’s choice that promotes instead of meat, freshness. Francesco Taurisano is touched by the precious “momentary judgment of taste, the indifference required” to take the identity of someone used by the media as a product of our consumers’ society, and to steal his identity and transform it in a work of art. Issei Sagawa, the cannibal superstar, is the subject of Taurisano’s work.He brings the story of Issei Sagawa as an example of our contemporary destruction of what concerns art and tradition. Taurisano makes us think about the atrocities of our modern life. The audience starts thinking and what comes out are questions and opposite feelings.With a wicked eye the artist selected some images from the cannibal’s world. We are in front of still images from Issei Sagawa’s documentary showing the dramatic point of view chosen by the artist. From black and white prints to the explosion of colours what comes as a result is a present urban environment that has eaten a man and has given back to us with cruelty and horror.Art has never been so cynic, so realistic and disillusioned about what we see and live in our every day life.
Francesco Taurisano è toccato dalla preziosa ‘sospensione momentanea del giudizio di gusto, indifferenza, necessaria’ per appropriarsi di un’identità che i mezzi di comunicazione di massa hanno dato in pasto al mondo con macabro voyeurismo e, l’artista, quella rubata identità, la trasforma in oggetto, trasferendola in una dimensione nuova d’indagine estetica.
Issei Sagawa, il cannibale superstar, l’assassino che attende in libertà di poter consumare ancora un ulteriore fiero pasto, è l’uomo che Taurisano strappa dal supermercato televisivo, con la già citata sospensione di giudizio duchampiana, conducendolo al centro dell’incrocio di natura, umanità, estetica, modernità.
È ovvio, ai nostri occhi, che egli non riconosca la natura, perché la natura, provvista di norma, sarebbe dovuta essere un’alleata di Issei Sagawa/Taurisano, mentre non lo è stata: nuovamente matrigna, nemica e sostenitrice del delitto.
Più della natura stessa può la volgarità umana che di quell’orrore fa mercato producendo una diffusa subliminale giustificazione dell’atto, una spettacolarizzazione dell’atrocità.
Taurisano fa assurgere la vicenda/identità di Sagawa a tòpos della catabasi nella modernità mediatica. Una cronaca che irradia dalla fine del secolo scorso anticipando, con lacerante nettezza, la caduta e la decomposizione del gusto estetico, della tradizione. La macchina mercantile, con una logica più precisa della natura stessa, trasforma le identità in maschere che devono sostenere, soddisfare, indurre il consumatore a provare dei sentimenti, a porsi le domande, ad acquistare quella identità, come e nelle modalità che il mercante ha già pre-disposto nel suo disegno.
Una sottile essenza perversa si delinea nelle immagini che l’artista seleziona, una visione di programmatica insanità sociale che l’ordre à rebours imposto dall’autore potrebbe tradurre in catarsi.
Il disincanto è totale, Taurisano pone delle domande ma non sembra sperare che quell’essenza perversa ‘che fa la sua comparsa ora in un punto ora in un altro della volontà umana’ possa smettere di essere manipolata.
L’Arte allora si trasforma in prodotto disumano dell’umanità divenendo come la dea Kali, che quella umanità addenta e mastica con il sangue che le cola dalla bocca.
English:
The first solo exhibition of Francesco Taurisano: the butchery of modern society with a smart and provocative project on the weak border line between real and aesthetic crimes. Fresh meat has, without any selective filter, the aim of analyse the decline of our time, with the ironical title’s choice that promotes instead of meat, freshness. Francesco Taurisano is touched by the precious “momentary judgment of taste, the indifference required” to take the identity of someone used by the media as a product of our consumers’ society, and to steal his identity and transform it in a work of art. Issei Sagawa, the cannibal superstar, is the subject of Taurisano’s work.He brings the story of Issei Sagawa as an example of our contemporary destruction of what concerns art and tradition. Taurisano makes us think about the atrocities of our modern life. The audience starts thinking and what comes out are questions and opposite feelings.With a wicked eye the artist selected some images from the cannibal’s world. We are in front of still images from Issei Sagawa’s documentary showing the dramatic point of view chosen by the artist. From black and white prints to the explosion of colours what comes as a result is a present urban environment that has eaten a man and has given back to us with cruelty and horror.Art has never been so cynic, so realistic and disillusioned about what we see and live in our every day life.
07
giugno 2012
Francesco Taurisano – Fresh Meat
Dal 07 al 30 giugno 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PRIMOPIANO HOMEPHOTOGALLERY
Napoli, Via Foria, 118, (Napoli)
Napoli, Via Foria, 118, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a giovedì ore 16 - 20, venerdì sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
7 Giugno 2012, ore 19
Autore
Curatore