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Francesco Tomassi – Sacre terre dei fuochi
“Sacre terre dei fuochi”: un titolo emblematico per una mostra di pittura che ripropone il lato meno conosciuto di un grande architetto, Francesco Tomassi, a lungo attivo anche a Livorno, noto in Italia e all’estero per grandi opere pubbliche e private.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Sacre terre dei fuochi”: un titolo emblematico
per una mostra di pittura che ripropone il lato meno conosciuto di un grande
architetto, Francesco Tomassi, a lungo attivo anche a Livorno, noto in Italia
e all’estero per grandi opere pubbliche e private.
La mostra, promossa dal Comune di Livorno nell’ambito del progetto “Fattori
Contemporaneo”, aprirà i battenti giovedì 22 settembre al Museo G.Fattori
(Granai di Villa Mimbelli) – l’inaugurazione alle ore 17 - dove rimarrà fino al
27 novembre prossimo.
Il percorso espositivo, curato da Ilario Luperini, propone 28 grandi tele a olio
dove, a colpi di pennellate potenti ed amare, l’architetto artista - qui nelle vesti
di pittore- racconta, per mezzo di malinconiche metafore, le storie che più lo
colpiscono della società attuale italiana e mondiale. Sono le storie delle terre
dei fuochi, che non sono soltanto le aree dell’ Italia meridionale tristemente
note per la presenza di rifiuti tossici e numerosi roghi di rifiuti, ma “le terre
meridionali del mondo” – come le definisce lo stesso Tomassi – i paesi
impoveriti dall’arroganza occidentale, “devastati dalla sete di un potere
economico senza senso” da cui la gente parte per viaggi della disperazione.
“Terre dei Fuochi”, dunque, e tuttavia, “Terre Sacre”, perché nei loro più
segreti recessi pulsano effigi di splendide civiltà dimenticate.
“ Terra ampia e sofferta”, “Tra i rifiuti il sacro”, “Un’ignota nascita”, “Dove un
oscuro fiume perde il nome” sono alcuni dei titoli dei dipinti che saranno in
mostra e che , attraverso un linguaggio pittorico “arcaicizzante”, raffigureranno
il mondo desolato di Tomassi, la triste e cruda realtà del mondo d’oggi.
2013-2016, l’arco temporale in cui l’artista realizza le opere in mostra che
denunciano pertanto drammi di forte attualità, desolanti ondate migratorie che
non si arrestano mai, in cerca di un futuro che non c’è.
Trapela comunque dalla tele un segno di speranza nei confronti dell’uomo che,
con forza indomita, cerca di andare avanti nonostante tutto, che si adatta alle
situazioni peggiori pur di cercare scampo, pur di fuggire dalle “terre dei
fuochi”. E’ quella forza e quella dignità umana che Tomassi – come più volte ha
ricordato – eredita dall’arte della grande pittura toscana.
per una mostra di pittura che ripropone il lato meno conosciuto di un grande
architetto, Francesco Tomassi, a lungo attivo anche a Livorno, noto in Italia
e all’estero per grandi opere pubbliche e private.
La mostra, promossa dal Comune di Livorno nell’ambito del progetto “Fattori
Contemporaneo”, aprirà i battenti giovedì 22 settembre al Museo G.Fattori
(Granai di Villa Mimbelli) – l’inaugurazione alle ore 17 - dove rimarrà fino al
27 novembre prossimo.
Il percorso espositivo, curato da Ilario Luperini, propone 28 grandi tele a olio
dove, a colpi di pennellate potenti ed amare, l’architetto artista - qui nelle vesti
di pittore- racconta, per mezzo di malinconiche metafore, le storie che più lo
colpiscono della società attuale italiana e mondiale. Sono le storie delle terre
dei fuochi, che non sono soltanto le aree dell’ Italia meridionale tristemente
note per la presenza di rifiuti tossici e numerosi roghi di rifiuti, ma “le terre
meridionali del mondo” – come le definisce lo stesso Tomassi – i paesi
impoveriti dall’arroganza occidentale, “devastati dalla sete di un potere
economico senza senso” da cui la gente parte per viaggi della disperazione.
“Terre dei Fuochi”, dunque, e tuttavia, “Terre Sacre”, perché nei loro più
segreti recessi pulsano effigi di splendide civiltà dimenticate.
“ Terra ampia e sofferta”, “Tra i rifiuti il sacro”, “Un’ignota nascita”, “Dove un
oscuro fiume perde il nome” sono alcuni dei titoli dei dipinti che saranno in
mostra e che , attraverso un linguaggio pittorico “arcaicizzante”, raffigureranno
il mondo desolato di Tomassi, la triste e cruda realtà del mondo d’oggi.
2013-2016, l’arco temporale in cui l’artista realizza le opere in mostra che
denunciano pertanto drammi di forte attualità, desolanti ondate migratorie che
non si arrestano mai, in cerca di un futuro che non c’è.
Trapela comunque dalla tele un segno di speranza nei confronti dell’uomo che,
con forza indomita, cerca di andare avanti nonostante tutto, che si adatta alle
situazioni peggiori pur di cercare scampo, pur di fuggire dalle “terre dei
fuochi”. E’ quella forza e quella dignità umana che Tomassi – come più volte ha
ricordato – eredita dall’arte della grande pittura toscana.
22
settembre 2016
Francesco Tomassi – Sacre terre dei fuochi
Dal 22 settembre al 27 novembre 2016
arte contemporanea
Location
GRANAI DI VILLA MIMBELLI
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Biglietti
3 €
Orario di apertura
martedì/mercoledì/giovedì/venerdì ore 16.00-19.00 sabato/domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Chiuso il lunedì.
Vernissage
22 Settembre 2016, h 17
Autore
Curatore