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Francesco Tomei
10 disegni e 7 olii
Comunicato stampa
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“Non pensare ma osserva” ammoniva il filosofo Ludwig Wittgenstein. La rassegna che Francesco Tomei, allievo di Franco Gentilini e definito da Renzo Vespignani un epigono della scuola romana, dedica al pensiero meridiano sembra raccogliere la lentezza perspicua di uno sguardo mediterraneo, che attraversa oggetti, situazioni, eventi, persone nella solarità dell’istante, senza nostalgia del passato ma proiettandosi invece nella pluralità dei tempi futuri. In un interessante laboratorio sperimentale, pittura e filosofia cavalcano immagini mobili, fluide, quasi saettanti, dove pensiero e cose depositano i loro linguaggi in mutuo ascolto. Nell’estasi che si alimenta dell’energia della natura, l’artista ospita la complessità di un mondo instabile e tuttavia fonte di equilibrio, tra solidità della terra e libertà del viaggio, tra misura e dismisura. Creatura del sociologo Franco Cassano, il pensiero meridiano esplode nell’agorà dei colori, dove si raccolgono e dialogano 10 disegni e 7 olii. Seguace dell’astro che cattura in ogni sua veste, Tomei esplora piazze, mercati, borghi marini, apprendendo la ricchezza del camminare assorto, in cui la pittura si stratifica nel fuoco delle immagini, eterne metamorfosi del destino. Ad ogni angolo, la memoria sostiene l’interminabile conversazione dei silenzi dell’arcobaleno. Sfilano cocomeri che Tomei, cittadino del sole, scopre tutto assorto nella rêverie di chi assale bancarelle policrome, soggiogato dalla luce che penetra densa tra persone e universi; sorridono mercati come luoghi di scambio di pensieri in dono; vìolano la ritrosia antiche mura porose, garanti di affetti e sentimenti, che si riesumano nei jeans di un anonimo pescatore o del naufrago della vita. Un’arte non mimetica ma narrativa, capace di configurare le frontiere come spazio del richiamo e dell’integrazione tra culture e di dare forme alla pluralità delle vite che i tanti Mediterranei dischiudono. In quel particolare momento, in cui il sole alto - paradossalmente - sembra oscurare la visione degli umani, finzioni colorate fecondano il multiversum: lì, animali come l’asino o i gatti regnano con le speranze e le passioni dei migranti, donne sconosciute, prive di vestigia, anelano al sogno del midi e sanno ascoltare il timbro del divino. Paesaggi in germoglio sulle rive recitano l’arborescenza del corallo che mescola le sorti, sorveglia la navigazione, invita gli abitanti a cogliere il polline di ogni giorno. Ed è alleanza tra due danzatori nell’energia melanconica del tango, ritratto dell’ombra che insegue il sole e al contempo ne costituisce presagio.
Graziella Arazzi
Graziella Arazzi
24
marzo 2007
Francesco Tomei
Dal 24 marzo al 04 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CENTRO STORICO
Firenze, Via Pietrapiana, 20r, (Firenze)
Firenze, Via Pietrapiana, 20r, (Firenze)
Orario di apertura
feriali 11,00-13,00/ 16,30-19,30. Chiuso festivi e lunedì mattina
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