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Francesco Toraldo – Opere scelte 2009-2010
Mostra personale. L’attrice Nadia Rinaldi ospite d’eccezione del vernissage
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 28 marzo, alle ore 18.00, alla presenza dell'artista e del critico d'arte Rino Cardone, Grazia Lo Re inaugurerà la mostra Toraldo. Opere scelte 2009 – 2010 negli spazi potentini della Galleria Idearte, in via Londra 75.
Francesco Toraldo, artista calabrese di nascita e romano di adozione, proporrà, in questa sua prima esposizione lucana, trenta delle sue ultime opere.
Ospite straordinario del vernissage sarà l’attrice Nadia Rinaldi, che presenzierà alla serata nel ruolo “non ufficiale” di compagna di vita del Maestro.
La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11.00 –13.00/17.30 – 20.30, fino al 25 aprile prossimo.
MOTI DELLE FIGURE E SVILUPPI CROMATICI
NELLE DINAMICHE CREATIVE DI FRANCESCO TORALDO.
È dalla scomposizione della figura, ottenuta già in fase di realizzazione dell’opera e ottenuta attraverso dei repentini gesti di spatola e di pennello, che l’artista Francesco Toraldo, riesce a creare, sulla tela, tanto l’illusione grafica - di stampo quadridimensionale - della “dimensione spazio-tempo” (che appartiene alla “fisica della materia”) e tanto, pure, una sensazione di pieno e illusorio movimento (che appartiene non solo al “mondo fenomenico”, ma anche, sul piano puramente simbolico, alla fantasia e alla creatività).
Osservando le figure di quest’artista (e tra di esse: musici, cavallerizzi, barche a vela, ciclisti e tennisti) si avverte la sensazione che il pittore ha voluto fermare, con quei suoi pochi tratti, assai risoluti, di colore, non tanto – ed esclusivamente - un isolato “istante di movimento”, ma il “movimento” stesso, nella sua interezza, in altre parole: nella sua“eternità diacronica” (che non sfugge alla perenne energia cosmica) e nella sua “qualità fantastica” suscitata dallo svolgersi della figura, sulla tela, con uno sviluppo, di essa stessa, in orizzontale, dentro lo spazio, suscitando (in chi la osserva) un puro e fantastico impatto emozionale.
L’attenzione di quest’artista è tutta concentrata, nella sua pittura, molto cromatica e fortemente espressiva, sulle “spinte dinamiche” e sulle “pressioni propulsive” – ci si consenta di dire - che riescono a offrire certe forme e determinate figure allorquando, con una leggera rotazione di asse e di piano, del soggetto disegnato, si aggiunge, a esso, una sensazione ottica d’instabilità, in altre parole di rottura del “principio d’inerzia” e di avvio della “condizione di moto”. Volendo dare un’immagine visuale potremmo dire: che l’illusione del moto è dettata, nella pittura di Francesco Toraldo, dalla sensazione di perdita di gravità della figura.
Per questa ragione la pittura di quest’artista appare in un continuo movimento, anche quando egli non adotta il modulo dinamico della rappresentazione sportiva (che in se implica moto e azione) ma si affida, invece, all’evocazione silenziosa, ma comunque scenografica e sgargiante in senso iconico, dei suoni e delle note: con la complicità, in questo suo agire pittorico, della figura vuoi del sassofonista, o vuoi ancora del chitarrista, o vuoi, infine, del trombettista.
C’è poi da aggiungere che la superficie pittorica (utilizzata dall’artista con una buona padronanza prospettica e con un ordinato rispetto delle proporzioni da lui assegnate, di volta in volta, allo sviluppo delle figure) è suddivisa in tanti “micro piani” (frammentati) lungo la linea definita dell’orizzonte, i quali accentuano quella sensazione di accurato “minimalismo pittorico” (fatto di molti segni e tratti, e di raffinati cromatismi) in grado di ispirare – nell’osservatore - fantasie intense e immaginazioni eleganti e decise.
Qualcosa va, infine, aggiunto sulla tavolozza cromatica di Francesco Toraldo, che è sempre molto carica del rosso, dell’azzurro, del giallo, del verde e dell’arancio, nelle loro molteplici, e assai variegate, diverse e intensissime, “varietà tinto tonali”: le quali conferiscono alla pittura di quest’artista una “marca espressiva” molto vigorosa, in grado di fare (dal punto di vista estetico) da vero e proprio “spartiacque semantico” tra la trasposizione fantastica della realtà (quella da lui adottata nel suo variopinto ornato pittorico) e la consistenza stessa, del tutto oggettiva, del mondo reale (dal quale egli si allontana, però, per dar spazio a un’esplosione di assoluta creatività, senza limiti e senza misure).
Rino Cardone.
BIOGRAFIA
Francesco Toraldo è nato a Catanzaro nel 1960.
Figlio d'arte, ha appreso i primi rudimenti dell'arte pittorica nello studio del padre.
Dopo anni di studio e di intensa ricerca artistica, nel 1992 ha iniziato la sua attività espositiva.
Ad oggi, è costantemente impegnato in mostre personali e partecipazioni a importanti fiere e manifestazioni
pubbliche, in Italia e all'estero.
Dal 2006 vive e lavora Roma.
Francesco Toraldo, artista calabrese di nascita e romano di adozione, proporrà, in questa sua prima esposizione lucana, trenta delle sue ultime opere.
Ospite straordinario del vernissage sarà l’attrice Nadia Rinaldi, che presenzierà alla serata nel ruolo “non ufficiale” di compagna di vita del Maestro.
La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11.00 –13.00/17.30 – 20.30, fino al 25 aprile prossimo.
MOTI DELLE FIGURE E SVILUPPI CROMATICI
NELLE DINAMICHE CREATIVE DI FRANCESCO TORALDO.
È dalla scomposizione della figura, ottenuta già in fase di realizzazione dell’opera e ottenuta attraverso dei repentini gesti di spatola e di pennello, che l’artista Francesco Toraldo, riesce a creare, sulla tela, tanto l’illusione grafica - di stampo quadridimensionale - della “dimensione spazio-tempo” (che appartiene alla “fisica della materia”) e tanto, pure, una sensazione di pieno e illusorio movimento (che appartiene non solo al “mondo fenomenico”, ma anche, sul piano puramente simbolico, alla fantasia e alla creatività).
Osservando le figure di quest’artista (e tra di esse: musici, cavallerizzi, barche a vela, ciclisti e tennisti) si avverte la sensazione che il pittore ha voluto fermare, con quei suoi pochi tratti, assai risoluti, di colore, non tanto – ed esclusivamente - un isolato “istante di movimento”, ma il “movimento” stesso, nella sua interezza, in altre parole: nella sua“eternità diacronica” (che non sfugge alla perenne energia cosmica) e nella sua “qualità fantastica” suscitata dallo svolgersi della figura, sulla tela, con uno sviluppo, di essa stessa, in orizzontale, dentro lo spazio, suscitando (in chi la osserva) un puro e fantastico impatto emozionale.
L’attenzione di quest’artista è tutta concentrata, nella sua pittura, molto cromatica e fortemente espressiva, sulle “spinte dinamiche” e sulle “pressioni propulsive” – ci si consenta di dire - che riescono a offrire certe forme e determinate figure allorquando, con una leggera rotazione di asse e di piano, del soggetto disegnato, si aggiunge, a esso, una sensazione ottica d’instabilità, in altre parole di rottura del “principio d’inerzia” e di avvio della “condizione di moto”. Volendo dare un’immagine visuale potremmo dire: che l’illusione del moto è dettata, nella pittura di Francesco Toraldo, dalla sensazione di perdita di gravità della figura.
Per questa ragione la pittura di quest’artista appare in un continuo movimento, anche quando egli non adotta il modulo dinamico della rappresentazione sportiva (che in se implica moto e azione) ma si affida, invece, all’evocazione silenziosa, ma comunque scenografica e sgargiante in senso iconico, dei suoni e delle note: con la complicità, in questo suo agire pittorico, della figura vuoi del sassofonista, o vuoi ancora del chitarrista, o vuoi, infine, del trombettista.
C’è poi da aggiungere che la superficie pittorica (utilizzata dall’artista con una buona padronanza prospettica e con un ordinato rispetto delle proporzioni da lui assegnate, di volta in volta, allo sviluppo delle figure) è suddivisa in tanti “micro piani” (frammentati) lungo la linea definita dell’orizzonte, i quali accentuano quella sensazione di accurato “minimalismo pittorico” (fatto di molti segni e tratti, e di raffinati cromatismi) in grado di ispirare – nell’osservatore - fantasie intense e immaginazioni eleganti e decise.
Qualcosa va, infine, aggiunto sulla tavolozza cromatica di Francesco Toraldo, che è sempre molto carica del rosso, dell’azzurro, del giallo, del verde e dell’arancio, nelle loro molteplici, e assai variegate, diverse e intensissime, “varietà tinto tonali”: le quali conferiscono alla pittura di quest’artista una “marca espressiva” molto vigorosa, in grado di fare (dal punto di vista estetico) da vero e proprio “spartiacque semantico” tra la trasposizione fantastica della realtà (quella da lui adottata nel suo variopinto ornato pittorico) e la consistenza stessa, del tutto oggettiva, del mondo reale (dal quale egli si allontana, però, per dar spazio a un’esplosione di assoluta creatività, senza limiti e senza misure).
Rino Cardone.
BIOGRAFIA
Francesco Toraldo è nato a Catanzaro nel 1960.
Figlio d'arte, ha appreso i primi rudimenti dell'arte pittorica nello studio del padre.
Dopo anni di studio e di intensa ricerca artistica, nel 1992 ha iniziato la sua attività espositiva.
Ad oggi, è costantemente impegnato in mostre personali e partecipazioni a importanti fiere e manifestazioni
pubbliche, in Italia e all'estero.
Dal 2006 vive e lavora Roma.
28
marzo 2010
Francesco Toraldo – Opere scelte 2009-2010
Dal 28 marzo al 25 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA IDEARTE
Potenza, Via Londra, 75, (Potenza)
Potenza, Via Londra, 75, (Potenza)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 11.00 - 13.00 e 17.30 - 20.30
Vernissage
28 Marzo 2010, ore 18.00
Autore