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Francesco Vaglica – ODYSSEUS
La GAlleria d’ Arte Berga è lieta di presentare la personale di Francesco Vaglica.
Artista che sviluppa diversi temi all’interno di una medesima opera: quelli del disegno, della superficie e del corpo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Berga di Vicenza presenta una personale dell'artista romano Francesco
Vaglica. Il tema del corpo è qui affrontato da diversi aspetti: esso è mito, è storia è
rappresentazione di eterna bellezza; ma esso è anche affermazione del vissuto,
dichiarazione di appartenenza al mondo. Attraverso questo leitmotiv dai toni tolemaici
l'artista affronta problematiche diversificate, talvolta all'interno della medesima opera:
mediante il corpo egli (si) pone dinnanzi a istanze pittoriche e concettuali eteree e al
contempo pragmatiche e attuali.
Vaglica si esprime attraverso un gesto deciso e maturo e concepisce tale movimento in
termini di ciò che Cézanne chiamava construction, affermando perciò, innanzitutto, una
realtà che non è mimesi ma è propria dell'opera, autonoma e vitale. Giochi di linee ampi
ed eloquenti e ritmi costruttivi conducono a percorsi ottici meditati che si contrappongono a
una gestualità apparentemente spontanea. Punto di forza dell'artista è la scelta di non
distaccarsi dalla dimensione artigianale al fine di mantenere più che mai vivo il rapporto
con l'opera, non solo mentalmente bensì soprattutto fisicamente.
Vaglica ricerca il senso del fare arte attraverso il disegno, che secondo i grandi maestri
della tradizione romana costituisce il fondamento dell'atto pittorico; in questi termini,
nonostante le radici siciliane, l'artista possiede ciò che possiamo definire una romanità
fortemente radicata.
Francesco VAGLICA – Roma, 1965
Di origini siciliane Vaglica si diploma all'Istituto d'Arte di Roma e inizia nel 1987 la sua
carriera artistica. Esordisce con una personale a cura del maestro Fulvio Masciangioli
presso la Galleria "Mondialart" di Roma. Nel 1990 espone alla Galleria "Intervallo" (Roma)
e nel 1991 è al Palazzo Comunale di Rieti. Nello stesso anno inaugura due mostre a
Napoli, entrambe a cura di Michele Greco, presso il Centro Studi 70 e alla Casina
Pompeiana. Nel 1993 torna a Roma alla Galleria "Arte San Lorenzo" e nel 1997 presso lo
Studio Logos. Il 1998 è l'anno della mostra al Palazzo Comunale di Castel Del Monte (Rc)
a cura di Luigi Tallarico. Seguono, negli anni successivi, numerose esposizioni romane:
2001, " Istantanee", Saloni Lancia, a cura di Gianluca Monesi; 2003, "Specchio di cielo"
Fiera di Roma, a cura di Gianluca M. Monesi; 2006, "Piani Ambigui", Bibliothe
Contemporary Art Gallery, a cura di Elise Desserne; 2006, Galleria Andrè, a cura di Elise
Desserne; 2011, "Mito: realtà, presenza." , Casa della cultura VI municipio, a cura di
Francesco Maria Fabrocile.
Vaglica. Il tema del corpo è qui affrontato da diversi aspetti: esso è mito, è storia è
rappresentazione di eterna bellezza; ma esso è anche affermazione del vissuto,
dichiarazione di appartenenza al mondo. Attraverso questo leitmotiv dai toni tolemaici
l'artista affronta problematiche diversificate, talvolta all'interno della medesima opera:
mediante il corpo egli (si) pone dinnanzi a istanze pittoriche e concettuali eteree e al
contempo pragmatiche e attuali.
Vaglica si esprime attraverso un gesto deciso e maturo e concepisce tale movimento in
termini di ciò che Cézanne chiamava construction, affermando perciò, innanzitutto, una
realtà che non è mimesi ma è propria dell'opera, autonoma e vitale. Giochi di linee ampi
ed eloquenti e ritmi costruttivi conducono a percorsi ottici meditati che si contrappongono a
una gestualità apparentemente spontanea. Punto di forza dell'artista è la scelta di non
distaccarsi dalla dimensione artigianale al fine di mantenere più che mai vivo il rapporto
con l'opera, non solo mentalmente bensì soprattutto fisicamente.
Vaglica ricerca il senso del fare arte attraverso il disegno, che secondo i grandi maestri
della tradizione romana costituisce il fondamento dell'atto pittorico; in questi termini,
nonostante le radici siciliane, l'artista possiede ciò che possiamo definire una romanità
fortemente radicata.
Francesco VAGLICA – Roma, 1965
Di origini siciliane Vaglica si diploma all'Istituto d'Arte di Roma e inizia nel 1987 la sua
carriera artistica. Esordisce con una personale a cura del maestro Fulvio Masciangioli
presso la Galleria "Mondialart" di Roma. Nel 1990 espone alla Galleria "Intervallo" (Roma)
e nel 1991 è al Palazzo Comunale di Rieti. Nello stesso anno inaugura due mostre a
Napoli, entrambe a cura di Michele Greco, presso il Centro Studi 70 e alla Casina
Pompeiana. Nel 1993 torna a Roma alla Galleria "Arte San Lorenzo" e nel 1997 presso lo
Studio Logos. Il 1998 è l'anno della mostra al Palazzo Comunale di Castel Del Monte (Rc)
a cura di Luigi Tallarico. Seguono, negli anni successivi, numerose esposizioni romane:
2001, " Istantanee", Saloni Lancia, a cura di Gianluca Monesi; 2003, "Specchio di cielo"
Fiera di Roma, a cura di Gianluca M. Monesi; 2006, "Piani Ambigui", Bibliothe
Contemporary Art Gallery, a cura di Elise Desserne; 2006, Galleria Andrè, a cura di Elise
Desserne; 2011, "Mito: realtà, presenza." , Casa della cultura VI municipio, a cura di
Francesco Maria Fabrocile.
22
febbraio 2013
Francesco Vaglica – ODYSSEUS
Dal 22 febbraio al 30 marzo 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA BERGA
Vicenza, Contrà Porton Del Luzzo, 16, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porton Del Luzzo, 16, (Vicenza)
Orario di apertura
dal martedi al sabato 16:30 - 19:30, la mattina si riceve su appuntamento
Vernissage
22 Febbraio 2013, h 18:30
Autore
Curatore