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Francesco Vella – Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura
La prima mostra antologica dedicata all’artista ticinese ripercorre più di trent’anni di intensa attività creativa e ricerca pittorica, fino ad arrivare agli ultimi lavori inediti. L’esposizione mette in luce la visionarietà di Vella in relazione agli aspetti fondanti dell’arte del nostro tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da sabato 24 marzo a domenica 29 aprile 2018, lo Spazio Officina di Chiasso (Svizzera) ospita la prima mostra antologica su Francesco Vella (Chiasso, nato a Caneggio nel 1954).
L’esposizione "Francesco Vella. Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura", a cura di Dalmazio Ambrosioni, critico d’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina, s’inserisce nel filone “Genius loci” dedicato agli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al Canton Ticino, con particolare riferimento a Chiasso.
L’antologica pone l’accento in particolare sull’opera grafica dell’artista, fondamentale nel suo percorso e di raffinata esecuzione: dalla serigrafia all’incisione, dall’assemblaggio al collage, dal disegno alla tempera. Sarano inoltre presentati i suoi lavori più recenti.
La mostra privilegia le opere mai esposte finora che provengono da ben una cinquantina di collezionisti privati, come pure le opere dell’archivio di Vella e quelle donate al m.a.x. museo.
In mostra saranno quindi illustrati più di trent’anni di attività creativa di Francesco Vella attraverso 200 opere, partendo dalle prime esperienze degli anni Ottanta prevalentemente a carattere “post-informale” realizzate dopo il periodo di formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera (dove si diploma nella disciplina “Pittura” con Zeno Birolli nel 1980).
La sua ricerca prende la forma di opere fortemente materiche che incorporano immagini, anche fotografiche (dalla storia dell’arte alla cronaca ecc.), insieme a piccoli oggetti, plastiche, giocattoli, peluche, transitando tra la complessità del reale e stratificazioni dell’interiorità.
L’impulso espressionista di questi lavori si placa progressivamente nel corso degli anni Novanta; le colature e le sovrapposizioni di colori si attenuano, si assottigliano, si stemperano arrivando a realizzare campiture quasi monocrome di colore bianco, ruggine e blu grigio – il tutto con un’azione ridotta ai minimi termini, vicina al grado zero.
Il minimalismo astratto che abbraccia Vella negli ultimi anni lo porta a riflettere sul "less is more"; compaiono il segno grafico, la scrittura primigenia, elementare, primitiva, le parole dell’anima che si accavallano e si sovrappongono fino a risultare quasi illeggibili. Le scritture, le parole, le frasi sembrano provenire da conversazioni quotidiane (“dov’è la madre...”, “ero”, “parli poco oggi”) o da conversazioni con i media (“ciao Brad Pitt”, “25 Gesù + 2 Google”).
L’atteggiamento artistico di Francesco Vella – espresso con le sue scritture e i suoi pensieri – si pone come un tentativo di resistenza allo scontro continuo con il caos quotidiano; in questo senso ognuno può leggere la visionarietà di un messaggio volto al futuro e inviato nell’etere.
I quadri bianchi sono il risultato di una riduzione continua ai minimi termini espressivi; un desiderio di sparizione e nel medesimo tempo di rinascita.
Il colore giallo e l’azzurro fanno la loro comparsa dominante accompagnati da tutte le nuances del bianco e del grigio e le opere sono sempre più grandi. La parola diventa forma e il significato colore.
Le ultime opere si esprimono attraverso il segno grafico digitale o l’incisione laser, approdando così a un senso di “cancellazione” – come la definisce lo stesso Vella – del suo mondo interiore, dove le parole vengono negate.
L’antologica allo Spazio Officina di Chiasso è articolata con un profilo critico volto a mettere in luce la visionarietà di Francesco Vella in relazione agli aspetti fondanti dell’arte del nostro tempo.
Tra le recenti esposizioni dedicate all’artista vanno menzionate quelle tenute nel 2017 alla Repetto Gallery a Londra, alla Galerie Vogtei a Zurigo, al Glattzentrum di Wallisellen e con la Galleria De Primi Fine Art di Lugano alla fiera internazionale d’arte Wopart, interamente dedicata alle opere su carta.
L’esposizione a Chiasso è resa possibile grazie al Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune di Chiasso con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos e dell’AGE SA. Si ringraziano per la collaborazione i collezionisti privati (ben una cinquantina) che hanno generosamente prestato le loro opere. Si ringrazia inoltre la SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, e in particolare il Laboratorio cultura visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design, per la collaborazione nell’ambito del progetto grafico.
Un ringraziamento molto sentito a Francesco Vella.
LA MOSTRA IN CIFRE
In mostra sono presenti 200 opere di Francesco Vella, dal molto piccolo al grande, realizzate in una molteplicità di materiali che l’artista sceglie nel corso degli anni: poliuretano espanso, metallo e plastica del periodo informale e poi, quando si volge verso il minimalismo, sempre di più legno, plexiglas, pietra, carta, cartoncino, cartone pressato, MDF, in carte, tele e tavole stese con le velature e ricongiunte, con il segno della ricongiunzione alla maniera di una sutura.
Le ultime opere si esprimono, invece, attraverso il segno grafico digitale o l’incisione laser, approdando così a un senso di “cancellazione” – come la definisce lo stesso Vella – del suo mondo interiore, dove le parole vengono negate.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione della mostra "Francesco Vella. Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura" ha luogo venerdì 23 marzo 2018 alle ore 19.00, alla presenza dell’artista, di Davide Dosi, capo Dicastero Educazione e Attività culturali di Chiasso, e dei curatori Dalmazio Ambrosioni, critico d’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso. Al termine, un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.
VIDEO
In mostra è possibile visionare alcuni filmati: Francesco Vella, "Caprice Glacial", 1986, video di Franco Ghielmetti sull’esposizione "Caprice Glacial" presso l’atelier di Vella a Chiasso; un estratto della trasmissione "Eclettica" (6 aprile 2002) della RSI Radiotelevisione svizzera sulla mostra Praterie presso la Galleria Palladio di Lugano (presentazione di Krysia Binek, servizio di Marzio Arigoni); "Cancellazioni", slide show con immagini di opere di Vella e sottofondo musicale di Dr. Chattanooga & The Navarones.
VISITE, PERFORMANCE DI DANZA CONTEMPORANEA, LABORATORIO DIDATTICO
- visita guidata gratuita alla presenza dell’artista
domenica 25 marzo 2018, ore 16.00
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
- performance di danza contemporanea di Elena Boillat
"Opera d’arte vivente. Le visioni dell’arte"
domenica 25 marzo 2018, ore 17.00
replica ore 20.00
ingresso gratuito
In occasione dell’esposizione antologica dedicata a Francesco Vella, viene proposta all’interno dello spazio espositivo una performance di danza contemporanea di Elena Boillat che interpreta lo spirito visionario di Vella, in un’interazione magica fra opera d’arte e posture del corpo.
Con riferimento alla ricerca condotta da Elena Boillat e al connubio tra osservazione, relazione ed emozione, viene presentata al pubblico un’interpretazione danzata in rapporto ad alcune opere esposte di Vella.
Un atto compositivo che prevede il gesto dal vivo, ponendosi in dialogo con l’opera d’arte all’interno di un percorso collettivo di osservazione/relazione: guardare l’opera, godere della danza, emozionarsi ...
Elena Boillat, laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze e specializzata come performer e danzatrice presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano all’interno dell’atelier triennale di Teatro Danza, s’interroga da tempo sui meccanismi percettivi che stanno alla base della visione di un’opera d’arte e di come essi influenzino lo stato del corpo posto di fronte ad essa.
Boillat ha creato un progetto di mediazione in danza denominato "Mimesis Museo Danza", con il quale ha vinto il bando cantonale 2017-Ticino, che è attivo in molti musei della Svizzera. Tale progetto sperimentale vede come protagoniste le danze del pubblico stesso, chiamato a relazionarsi con specifiche opere (di collezioni e/o mostre temporanee) nei musei, attraverso lo straordinario mezzo del linguaggio del corpo.
laboratorio didattico "Di-segno-in-segno" alla presenza dell’artista
martedì 17 aprile 2018
ore 9.15–11.15: scuole dell’infanzia
ore 14.00–16.00: scuole elementari
Sperimenteremo una tecnica di stampa utilizzando colori, rullo e torchio e realizzeremo dei lavori creativi che saranno esposti nelle vetrine esterne dello Spazio Officina. Ingrediente fondamentale: la fantasia dei piccoli partecipanti!
iscrizione obbligatoria
eventi@maxmuseo.ch
- visite guidate gratuite per associazioni, gruppi, scolaresche
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
su prenotazione
eventi@maxmuseo.ch
- visita guidata gratuita alla presenza dell’artista in occasione del finissage
domenica 29 aprile 2018, ore 17.00
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
L’esposizione "Francesco Vella. Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura", a cura di Dalmazio Ambrosioni, critico d’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina, s’inserisce nel filone “Genius loci” dedicato agli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al Canton Ticino, con particolare riferimento a Chiasso.
L’antologica pone l’accento in particolare sull’opera grafica dell’artista, fondamentale nel suo percorso e di raffinata esecuzione: dalla serigrafia all’incisione, dall’assemblaggio al collage, dal disegno alla tempera. Sarano inoltre presentati i suoi lavori più recenti.
La mostra privilegia le opere mai esposte finora che provengono da ben una cinquantina di collezionisti privati, come pure le opere dell’archivio di Vella e quelle donate al m.a.x. museo.
In mostra saranno quindi illustrati più di trent’anni di attività creativa di Francesco Vella attraverso 200 opere, partendo dalle prime esperienze degli anni Ottanta prevalentemente a carattere “post-informale” realizzate dopo il periodo di formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera (dove si diploma nella disciplina “Pittura” con Zeno Birolli nel 1980).
La sua ricerca prende la forma di opere fortemente materiche che incorporano immagini, anche fotografiche (dalla storia dell’arte alla cronaca ecc.), insieme a piccoli oggetti, plastiche, giocattoli, peluche, transitando tra la complessità del reale e stratificazioni dell’interiorità.
L’impulso espressionista di questi lavori si placa progressivamente nel corso degli anni Novanta; le colature e le sovrapposizioni di colori si attenuano, si assottigliano, si stemperano arrivando a realizzare campiture quasi monocrome di colore bianco, ruggine e blu grigio – il tutto con un’azione ridotta ai minimi termini, vicina al grado zero.
Il minimalismo astratto che abbraccia Vella negli ultimi anni lo porta a riflettere sul "less is more"; compaiono il segno grafico, la scrittura primigenia, elementare, primitiva, le parole dell’anima che si accavallano e si sovrappongono fino a risultare quasi illeggibili. Le scritture, le parole, le frasi sembrano provenire da conversazioni quotidiane (“dov’è la madre...”, “ero”, “parli poco oggi”) o da conversazioni con i media (“ciao Brad Pitt”, “25 Gesù + 2 Google”).
L’atteggiamento artistico di Francesco Vella – espresso con le sue scritture e i suoi pensieri – si pone come un tentativo di resistenza allo scontro continuo con il caos quotidiano; in questo senso ognuno può leggere la visionarietà di un messaggio volto al futuro e inviato nell’etere.
I quadri bianchi sono il risultato di una riduzione continua ai minimi termini espressivi; un desiderio di sparizione e nel medesimo tempo di rinascita.
Il colore giallo e l’azzurro fanno la loro comparsa dominante accompagnati da tutte le nuances del bianco e del grigio e le opere sono sempre più grandi. La parola diventa forma e il significato colore.
Le ultime opere si esprimono attraverso il segno grafico digitale o l’incisione laser, approdando così a un senso di “cancellazione” – come la definisce lo stesso Vella – del suo mondo interiore, dove le parole vengono negate.
L’antologica allo Spazio Officina di Chiasso è articolata con un profilo critico volto a mettere in luce la visionarietà di Francesco Vella in relazione agli aspetti fondanti dell’arte del nostro tempo.
Tra le recenti esposizioni dedicate all’artista vanno menzionate quelle tenute nel 2017 alla Repetto Gallery a Londra, alla Galerie Vogtei a Zurigo, al Glattzentrum di Wallisellen e con la Galleria De Primi Fine Art di Lugano alla fiera internazionale d’arte Wopart, interamente dedicata alle opere su carta.
L’esposizione a Chiasso è resa possibile grazie al Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune di Chiasso con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos e dell’AGE SA. Si ringraziano per la collaborazione i collezionisti privati (ben una cinquantina) che hanno generosamente prestato le loro opere. Si ringrazia inoltre la SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, e in particolare il Laboratorio cultura visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design, per la collaborazione nell’ambito del progetto grafico.
Un ringraziamento molto sentito a Francesco Vella.
LA MOSTRA IN CIFRE
In mostra sono presenti 200 opere di Francesco Vella, dal molto piccolo al grande, realizzate in una molteplicità di materiali che l’artista sceglie nel corso degli anni: poliuretano espanso, metallo e plastica del periodo informale e poi, quando si volge verso il minimalismo, sempre di più legno, plexiglas, pietra, carta, cartoncino, cartone pressato, MDF, in carte, tele e tavole stese con le velature e ricongiunte, con il segno della ricongiunzione alla maniera di una sutura.
Le ultime opere si esprimono, invece, attraverso il segno grafico digitale o l’incisione laser, approdando così a un senso di “cancellazione” – come la definisce lo stesso Vella – del suo mondo interiore, dove le parole vengono negate.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione della mostra "Francesco Vella. Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura" ha luogo venerdì 23 marzo 2018 alle ore 19.00, alla presenza dell’artista, di Davide Dosi, capo Dicastero Educazione e Attività culturali di Chiasso, e dei curatori Dalmazio Ambrosioni, critico d’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso. Al termine, un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.
VIDEO
In mostra è possibile visionare alcuni filmati: Francesco Vella, "Caprice Glacial", 1986, video di Franco Ghielmetti sull’esposizione "Caprice Glacial" presso l’atelier di Vella a Chiasso; un estratto della trasmissione "Eclettica" (6 aprile 2002) della RSI Radiotelevisione svizzera sulla mostra Praterie presso la Galleria Palladio di Lugano (presentazione di Krysia Binek, servizio di Marzio Arigoni); "Cancellazioni", slide show con immagini di opere di Vella e sottofondo musicale di Dr. Chattanooga & The Navarones.
VISITE, PERFORMANCE DI DANZA CONTEMPORANEA, LABORATORIO DIDATTICO
- visita guidata gratuita alla presenza dell’artista
domenica 25 marzo 2018, ore 16.00
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
- performance di danza contemporanea di Elena Boillat
"Opera d’arte vivente. Le visioni dell’arte"
domenica 25 marzo 2018, ore 17.00
replica ore 20.00
ingresso gratuito
In occasione dell’esposizione antologica dedicata a Francesco Vella, viene proposta all’interno dello spazio espositivo una performance di danza contemporanea di Elena Boillat che interpreta lo spirito visionario di Vella, in un’interazione magica fra opera d’arte e posture del corpo.
Con riferimento alla ricerca condotta da Elena Boillat e al connubio tra osservazione, relazione ed emozione, viene presentata al pubblico un’interpretazione danzata in rapporto ad alcune opere esposte di Vella.
Un atto compositivo che prevede il gesto dal vivo, ponendosi in dialogo con l’opera d’arte all’interno di un percorso collettivo di osservazione/relazione: guardare l’opera, godere della danza, emozionarsi ...
Elena Boillat, laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze e specializzata come performer e danzatrice presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano all’interno dell’atelier triennale di Teatro Danza, s’interroga da tempo sui meccanismi percettivi che stanno alla base della visione di un’opera d’arte e di come essi influenzino lo stato del corpo posto di fronte ad essa.
Boillat ha creato un progetto di mediazione in danza denominato "Mimesis Museo Danza", con il quale ha vinto il bando cantonale 2017-Ticino, che è attivo in molti musei della Svizzera. Tale progetto sperimentale vede come protagoniste le danze del pubblico stesso, chiamato a relazionarsi con specifiche opere (di collezioni e/o mostre temporanee) nei musei, attraverso lo straordinario mezzo del linguaggio del corpo.
laboratorio didattico "Di-segno-in-segno" alla presenza dell’artista
martedì 17 aprile 2018
ore 9.15–11.15: scuole dell’infanzia
ore 14.00–16.00: scuole elementari
Sperimenteremo una tecnica di stampa utilizzando colori, rullo e torchio e realizzeremo dei lavori creativi che saranno esposti nelle vetrine esterne dello Spazio Officina. Ingrediente fondamentale: la fantasia dei piccoli partecipanti!
iscrizione obbligatoria
eventi@maxmuseo.ch
- visite guidate gratuite per associazioni, gruppi, scolaresche
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
su prenotazione
eventi@maxmuseo.ch
- visita guidata gratuita alla presenza dell’artista in occasione del finissage
domenica 29 aprile 2018, ore 17.00
con ingresso a Spazio Officina a pagamento
23
marzo 2018
Francesco Vella – Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura
Dal 23 marzo al 29 aprile 2018
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SPAZIO OFFICINA
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
Intero: CHF/Euro 7.-
Ridotto: CHF/Euro 5.-
Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF/Euro 5.-
Gratuito: bambini fino a 7 anni, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo, giornalisti, ICOM, Passaporto Musei Svizzeri, Visarte
Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
Orario di apertura
martedì–venerdì, ore 14.00–18.00
sabato–domenica–aperture speciali, ore 10.00–12.00 e 14.00–18.00
lunedì chiuso
Aperture speciali: domenica 1° aprile 2018 (Pasqua) e lunedì 2 aprile 2018 (Pasquetta)
Chiuso: venerdì 30 marzo 2018 (Venerdì Santo) e sabato 31 marzo 2018 (Sabato Santo)
Vernissage
23 Marzo 2018, h 19.00
Autore
Curatore