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Francesco Zavatta – Venezia Storming
Una selezione di nuovi oli su tela su cui le pennellate scorrono libere ed istintive e appassionate, ricreando trasparenze, riflessi, vortici, luminosità e volumi che giovani occhi nuovi hanno colto prima come studente ed ora come talento già collocato sulla scena della pittura italiana.
Comunicato stampa
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La tempesta, tema classico ma più che mai contemporaneo dal punto di vista emozionale di un sentire collettivo ed individuale, è un soggetto caro al giovane artista Francesco Zavatta, artisticamente nato e cresciuto a Venezia e Firenze; che si riferisca ad un evento o ad uno stato d’animo, “tempesta” per Zavatta è parola di grande forza creativa – non un qualcosa da subire in attesa passiva. Una parola potente la cui forza si ripropone nel suo tratto pittorico vigoroso e ampio, particolarmente apprezzabile nelle tele di grande dimensione ma anche nelle più recenti piccole opere. Parola che ritorna nel nome attribuito ad alcune sue opere, tempesta ora entra di diritto nel titolo della sua nuova mostra personale, come principale chiave di lettura. In inglese, perché è internazionale la cultura cui guarda, e numerosi, profondi e ben sedimentati i riferimenti storici, artistici e letterari, dalle memorie shakespeariane al proto-romantico “Sturm und Drang”, oltre alla Tempesta di Giorgione vista chissà quante volte alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. “Nella tempesta io ci sono” si chiama un suo quadro: una presa d’atto ma anche di posizione, un atteggiamento coraggioso e maturo. L’evento-bufera, meteorologico e non, è ineluttabile, ma noi ci siamo, noi stiamo. Che proprio dallo storm e dallo storming derivino poi l’energia, la creatività, il desiderio di rinascita e creatività, è indubbio: basti pensare al “brain storming”, alla tempesta creata da menti che interagiscono e, insieme, si sentono libere di muoversi, esprimersi, trovare nuovi spunti e farli fiorire. “Venezia Storming” è una selezione di nuovi oli su tela su cui le pennellate scorrono libere ed istintive e appassionate, ricreando trasparenze, riflessi, vortici, luminosità e volumi che giovani occhi nuovi hanno colto prima come studente ed ora come talento già collocato sulla scena della pittura italiana. Ma questo titolo vuol essere in qualche modo anche un augurio per la città.
Sono opere di deciso impatto, che ruotano intorno a luoghi più volte visitati ma ogni volta diversi, senza la paura di guardare in faccia un cartellone pubblicitario – se c’è, anche lui “c’è” – o una città deformata. Piazza San Marco è per Zavatta, come per ogni pittore a Venezia, un vero e proprio magnete, che attira e respinge in una ciclica altalena temporale - richiama verso la sua luce bianca, d’oro, umida, ma respinge con le sue masse turistiche in serrato movimento, eppure sa ancora precipitare il solitario visitatore notturno in una vertigine di emozioni in cui la luce si guadagna comunque il suo spazio tra la materia delle pietre e quella dell’acqua, che anche lei, “c’è”.
Nato nel 1986, Zavatta si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze e a quella di Venezia nel 2011; ha esposto giovanissimo in mostre personali e collettive a Londra, Bruxelles, Bologna (in un evento collaterale di Arte Fiera), Como, e Torremaggiore con crescente successo di critica e pubblico.
Sono opere di deciso impatto, che ruotano intorno a luoghi più volte visitati ma ogni volta diversi, senza la paura di guardare in faccia un cartellone pubblicitario – se c’è, anche lui “c’è” – o una città deformata. Piazza San Marco è per Zavatta, come per ogni pittore a Venezia, un vero e proprio magnete, che attira e respinge in una ciclica altalena temporale - richiama verso la sua luce bianca, d’oro, umida, ma respinge con le sue masse turistiche in serrato movimento, eppure sa ancora precipitare il solitario visitatore notturno in una vertigine di emozioni in cui la luce si guadagna comunque il suo spazio tra la materia delle pietre e quella dell’acqua, che anche lei, “c’è”.
Nato nel 1986, Zavatta si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze e a quella di Venezia nel 2011; ha esposto giovanissimo in mostre personali e collettive a Londra, Bruxelles, Bologna (in un evento collaterale di Arte Fiera), Como, e Torremaggiore con crescente successo di critica e pubblico.
13
settembre 2012
Francesco Zavatta – Venezia Storming
Dal 13 settembre al 25 novembre 2012
arte contemporanea
Location
GIUDECCA 795 ART GALLERY
Venezia, Fondamenta San Biagio, 795, (Venezia)
Venezia, Fondamenta San Biagio, 795, (Venezia)
Orario di apertura
da MArtedì a domenica dalle 11 alle 19 e su appuntamento. Chiuso lunedì, e nei giorni: 18-19 settembre, 13-14-15 novembre 2012
Vernissage
13 Settembre 2012, ore 17
Autore
Curatore