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Francine Mury – Opere 2005-2007
la mostra è dedicata alle produzioni recenti di Francine Mury, realizzate negli ultimi due anni: si tratta di cicli di opere su carta, oli su tela, monoprint e video
Comunicato stampa
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Evento espositivo dell’anno 2007, la mostra è dedicata alle produzioni recenti di Francine Mury, realizzate negli ultimi due anni: si tratta di cicli di opere su carta, oli su tela, monoprint e video. Pervasa da una profonda carica etica, per l’estrema coerenza della sua ricerca e per la qualità tecnica e gli esiti creativi, l’opera dell’artista di origine svizzero francese, che da molti anni vive ed opera a Meride, si conferma tra le più originali ed avvincenti nell’orizzonte artistico contemporaneo.
Frammenti di un paesaggio dell’anima
Due forme guidano da tempo la sua ricerca: quella meditativa e quella poetica, in una perenne tensione, come forse avrebbe potuto scrivere Maria Zambiano, verso ‘un sapere dell’anima’. La mostra conduce il visitatore in un percorso creativo attraverso l’esplorazione di uno dei ‘topoi’ più desiderati di ogni epoca: il giardino, luogo di delizie che, nel corso dei secoli, ha ispirato filosofie e religioni, e appagato i capricci di aristocratici come della gente più comune. Sin dai tempi più antichi l’esegesi cristiana, come la mistica orientale, hanno eletto l’immagine del giardino a simbolo del paradiso terrestre, del cosmo di cui è il centro, degli stati spirituali che corrispondono alle dimore paradisiache. Generazioni di mistici hanno interpretato il Corano eleggendo il giardino a supremo luogo della bellezza, e cogliendo in esso ciò che i mistici ebraici hanno attinto nelle Sacre Scritture, e quelli cristiani nel Vecchio e Nuovo Testamento.
Partendo da una pluralità di esperienze, conoscenze e meditazioni attorno a simbologie ispirate all’Oriente, una passione, questa, che ha profondamente forgiato la sua personalità, lo sguardo di Mury insegue la varietà della natura che la circonda: una foglia, un fiore, la corteccia di un albero, un rampicante, un insetto, un parassita… ne indaga con zelo la struttura, la genesi, l’insieme delle forme, i ritmi, i colori, leggendoli come una sorta di linguaggio criptico che conserva il più misterioso segreto. Tracce, paesaggi, rovine, detriti… sono sottratti, si direbbe, al fluire del tempo e al loro destino di deperibilità, e consegnati nella dimensione della percezione poetica e della memoria, ricercando quel silenzio interiore, in un confronto speculare con la propria identità, che, solo, può introdurre a quella musicalità che, della natura, è forse la più misteriosa ed ineffabile percezione.
. / .
Sono tracce da cui scaturiscono riflessioni, memorie, associazioni; sono meditazioni attorno alle molteplici e possibili ‘cosmogonie’ rivolte a quel “cominciamento” che rimane, per ciascuno, il mistero, la questione fondamentale. Le forme nascono dalla natura e dalla sua potenza creatrice, da leggi che si rivelano attraverso i ritmi, le risonanze, gli impercettibili suoni.
Scrutando segni e casuali geometrie, Mury scopre tracce originarie, archetipiche, frammenti di un paesaggio minimo, nel quale il suo sguardo coglie, si direbbe, l’essenza, il luogo dove l’anima esprime la propria unica, possibile libertà.
Francine Mury biografia
È nata nella Svizzera francese a Montreux. Studia arti visive dapprima in Inghilterra alla Shrewsbury School of Art e in seguito alla Kunstgewerbeschule di Basilea e Berna; si diploma come Graficdesigner. Agli inizi degli anni ottanta si trasferisce a Parigi. Consegue varie borse di studio, tra le quali la Borsa Federale d’Arte Applicata, la Borsa Aeschlimann di Berna, Borsa Esther Matossi di Zurigo,e la Borsa di studio del Canton Neuchâtel e del Canton Berna. Dal 1989 vive a Meride nel Canton Ticino. Fin dai suoi esordi ha privilegiato la ricerca sul colore e la forma - tele, carte, libri d’artista- intesi come trascrizione di stati mentali.
Oltre all’attività artistica, è impegnata nell’insegnamento presso il Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design della SUPSI. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Svizzera e all’ estero. Mostre personali sono state allestite, dal 1983, da varie gallerie e musei: come alla Galerie Thorigny, Parigi; Musée d’Art et d’Histoire, Neuchâtel; Galerie Margit Haldemann, Berna; Galerie C. Klein, Darmstadt,Galerie Kornfeld, Zurigo; MuseoCantonale d’Arte ‘Ala Est’, Lugano; Galerie Hans Trudel Haus.
Frammenti di un paesaggio dell’anima
Due forme guidano da tempo la sua ricerca: quella meditativa e quella poetica, in una perenne tensione, come forse avrebbe potuto scrivere Maria Zambiano, verso ‘un sapere dell’anima’. La mostra conduce il visitatore in un percorso creativo attraverso l’esplorazione di uno dei ‘topoi’ più desiderati di ogni epoca: il giardino, luogo di delizie che, nel corso dei secoli, ha ispirato filosofie e religioni, e appagato i capricci di aristocratici come della gente più comune. Sin dai tempi più antichi l’esegesi cristiana, come la mistica orientale, hanno eletto l’immagine del giardino a simbolo del paradiso terrestre, del cosmo di cui è il centro, degli stati spirituali che corrispondono alle dimore paradisiache. Generazioni di mistici hanno interpretato il Corano eleggendo il giardino a supremo luogo della bellezza, e cogliendo in esso ciò che i mistici ebraici hanno attinto nelle Sacre Scritture, e quelli cristiani nel Vecchio e Nuovo Testamento.
Partendo da una pluralità di esperienze, conoscenze e meditazioni attorno a simbologie ispirate all’Oriente, una passione, questa, che ha profondamente forgiato la sua personalità, lo sguardo di Mury insegue la varietà della natura che la circonda: una foglia, un fiore, la corteccia di un albero, un rampicante, un insetto, un parassita… ne indaga con zelo la struttura, la genesi, l’insieme delle forme, i ritmi, i colori, leggendoli come una sorta di linguaggio criptico che conserva il più misterioso segreto. Tracce, paesaggi, rovine, detriti… sono sottratti, si direbbe, al fluire del tempo e al loro destino di deperibilità, e consegnati nella dimensione della percezione poetica e della memoria, ricercando quel silenzio interiore, in un confronto speculare con la propria identità, che, solo, può introdurre a quella musicalità che, della natura, è forse la più misteriosa ed ineffabile percezione.
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Sono tracce da cui scaturiscono riflessioni, memorie, associazioni; sono meditazioni attorno alle molteplici e possibili ‘cosmogonie’ rivolte a quel “cominciamento” che rimane, per ciascuno, il mistero, la questione fondamentale. Le forme nascono dalla natura e dalla sua potenza creatrice, da leggi che si rivelano attraverso i ritmi, le risonanze, gli impercettibili suoni.
Scrutando segni e casuali geometrie, Mury scopre tracce originarie, archetipiche, frammenti di un paesaggio minimo, nel quale il suo sguardo coglie, si direbbe, l’essenza, il luogo dove l’anima esprime la propria unica, possibile libertà.
Francine Mury biografia
È nata nella Svizzera francese a Montreux. Studia arti visive dapprima in Inghilterra alla Shrewsbury School of Art e in seguito alla Kunstgewerbeschule di Basilea e Berna; si diploma come Graficdesigner. Agli inizi degli anni ottanta si trasferisce a Parigi. Consegue varie borse di studio, tra le quali la Borsa Federale d’Arte Applicata, la Borsa Aeschlimann di Berna, Borsa Esther Matossi di Zurigo,e la Borsa di studio del Canton Neuchâtel e del Canton Berna. Dal 1989 vive a Meride nel Canton Ticino. Fin dai suoi esordi ha privilegiato la ricerca sul colore e la forma - tele, carte, libri d’artista- intesi come trascrizione di stati mentali.
Oltre all’attività artistica, è impegnata nell’insegnamento presso il Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design della SUPSI. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Svizzera e all’ estero. Mostre personali sono state allestite, dal 1983, da varie gallerie e musei: come alla Galerie Thorigny, Parigi; Musée d’Art et d’Histoire, Neuchâtel; Galerie Margit Haldemann, Berna; Galerie C. Klein, Darmstadt,Galerie Kornfeld, Zurigo; MuseoCantonale d’Arte ‘Ala Est’, Lugano; Galerie Hans Trudel Haus.
24
ottobre 2007
Francine Mury – Opere 2005-2007
Dal 24 ottobre al 09 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO OFFICINA
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30,
sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
24 Ottobre 2007, ore 18
Autore