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Francis Bacon – La Punta dell’Iceberg
La mostra presenta un ‘corpus’ di circa 20 disegni su carta di varie dimensioni, con firma autografa di Francis Bacon e che delineano una galleria di personaggi umanamente mostruosi tipici dell’iconografia del celebre pittore irlandese scomparso nel 1992.
Comunicato stampa
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E’ organizzata nell’ambito della 53. Biennale di Venezia ma, di fatto, si tratta di un evento slegato
e straordinario, un unicum’: è la mostra di disegni di Francis Bacon intitolata La Punta
dell’Iceberg, e ospitata a Cà Zenobio degli Armeni a Venezia, già sede del padiglione della
Repubblica Arabo Siriana.
La mostra - curata dal celebre critico d’arte inglese Edward Lucie-Smith e da Alberto Agazzani, -
presenta un ‘corpus’ di circa 20 disegni su carta di varie dimensioni, con firma autografa di
Francis Bacon e che delineano una galleria di personaggi umanamente mostruosi tipici
dell’iconografia del celebre pittore irlandese scomparso nel 1992.
Alcuni anni fa (2003-2004) questi disegni - e molti altri - furono i protagonisti di un provvedimento
penale, intentato per stabilire definitivamente la natura dei disegni stessi: autentici o falsi? Fino
ad allora era universalmente ritenuto assodato il credere che Bacon solitamente non disegnasse
e, se lo faceva, distruggesse immediatamente i suoi disegni, ma, come appurato dalla vicenda
bolognese, anche questa affermazione risultò non del tutto veritiera e queste carte in realtà
sembravano essere solo una parte dell’attività artistica di Francis Bacon disegnatore, “la punta di
un iceberg” come la definì lo stesso David Sylvester.
Nell’ambito del processo molte furono le testimonianze e le perizie a favore e non; nel 2004 il
tribunale chiuse l’inchiesta con una sentenza di assoluzione nei confronti del proprietario,
Cristiano Lovatelli Ravarino, amico intimo di Bacon, dal quale egli asseriva di aver ricevuto in
regalo il voluminoso plico di disegni in oggetto. Il tribunale di Bologna sentenziò, quindi, che i
disegni oggetto della vertenza legale recavano la firma autografa di Francis Bacon e che quindi
non potevano ritenersi falsi.
A riguardo di queste opere su carta Alberto Agazzani, curatore della mostra, commenta: “La
galleria di personaggi disegnati da Bacon è in molti casi facilmente riconducibile ai suoi modelli e
perciò sin troppo riconoscibile nella loro apparenza. […] sguardi feroci e senza scampo […]
sbucano da grovigli di segni e cancellazioni apparentemente informi e casuali, […]. In quegli
sguardi profondi e definitissimi […] vi è la stessa ferinità che Bacon ha dipinto nelle sue tele […].”
A Venezia saranno in mostra 20 delle carte oggetto della disputa bolognese, ma questa volta
saranno sottoposte ad un diverso tipo di “giudizio”: quello del pubblico appassionato e curioso
d’arte e a quello di chi ha invece studiato il pittore e la sua opera, dei critici d’arte e degli storici e
dei collezionisti che hanno fatto di Bacon l’oggetto della loro passione.
E’ molto probabile che il dubbio sull’autenticità o meno dei disegni dalla collezione Lovatelli
Ravarino non si assopirà con questa mostra, anzi. Ma è certo che questo vuole essere un
confronto aperto, libero e diretto.
“Se non porterà ad una risposta certa – continua il professor Agazzani – almeno arricchirà un
appassionante “romanzo giallo” di un sequel veneziano che già si preannuncia denso di
suspence.”
e straordinario, un unicum’: è la mostra di disegni di Francis Bacon intitolata La Punta
dell’Iceberg, e ospitata a Cà Zenobio degli Armeni a Venezia, già sede del padiglione della
Repubblica Arabo Siriana.
La mostra - curata dal celebre critico d’arte inglese Edward Lucie-Smith e da Alberto Agazzani, -
presenta un ‘corpus’ di circa 20 disegni su carta di varie dimensioni, con firma autografa di
Francis Bacon e che delineano una galleria di personaggi umanamente mostruosi tipici
dell’iconografia del celebre pittore irlandese scomparso nel 1992.
Alcuni anni fa (2003-2004) questi disegni - e molti altri - furono i protagonisti di un provvedimento
penale, intentato per stabilire definitivamente la natura dei disegni stessi: autentici o falsi? Fino
ad allora era universalmente ritenuto assodato il credere che Bacon solitamente non disegnasse
e, se lo faceva, distruggesse immediatamente i suoi disegni, ma, come appurato dalla vicenda
bolognese, anche questa affermazione risultò non del tutto veritiera e queste carte in realtà
sembravano essere solo una parte dell’attività artistica di Francis Bacon disegnatore, “la punta di
un iceberg” come la definì lo stesso David Sylvester.
Nell’ambito del processo molte furono le testimonianze e le perizie a favore e non; nel 2004 il
tribunale chiuse l’inchiesta con una sentenza di assoluzione nei confronti del proprietario,
Cristiano Lovatelli Ravarino, amico intimo di Bacon, dal quale egli asseriva di aver ricevuto in
regalo il voluminoso plico di disegni in oggetto. Il tribunale di Bologna sentenziò, quindi, che i
disegni oggetto della vertenza legale recavano la firma autografa di Francis Bacon e che quindi
non potevano ritenersi falsi.
A riguardo di queste opere su carta Alberto Agazzani, curatore della mostra, commenta: “La
galleria di personaggi disegnati da Bacon è in molti casi facilmente riconducibile ai suoi modelli e
perciò sin troppo riconoscibile nella loro apparenza. […] sguardi feroci e senza scampo […]
sbucano da grovigli di segni e cancellazioni apparentemente informi e casuali, […]. In quegli
sguardi profondi e definitissimi […] vi è la stessa ferinità che Bacon ha dipinto nelle sue tele […].”
A Venezia saranno in mostra 20 delle carte oggetto della disputa bolognese, ma questa volta
saranno sottoposte ad un diverso tipo di “giudizio”: quello del pubblico appassionato e curioso
d’arte e a quello di chi ha invece studiato il pittore e la sua opera, dei critici d’arte e degli storici e
dei collezionisti che hanno fatto di Bacon l’oggetto della loro passione.
E’ molto probabile che il dubbio sull’autenticità o meno dei disegni dalla collezione Lovatelli
Ravarino non si assopirà con questa mostra, anzi. Ma è certo che questo vuole essere un
confronto aperto, libero e diretto.
“Se non porterà ad una risposta certa – continua il professor Agazzani – almeno arricchirà un
appassionante “romanzo giallo” di un sequel veneziano che già si preannuncia denso di
suspence.”
05
giugno 2009
Francis Bacon – La Punta dell’Iceberg
Dal 05 giugno al 22 novembre 2009
disegno e grafica
Location
PALAZZO ZENOBIO – COLLEGIO ARMENO
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 19
Editore
CHRISTIAN MARETTI
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore