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Francisco Córdoba – Le casse del tempo: uccidere non è la soluzione
Personale di pittura e installazioni
Comunicato stampa
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Il cantar di Francisco Córdoba
Una luce che Córdoba cerca comunque e ancora oltre la tela.
il suo sogno vorrebbe straripare, inondare quel cielo blu di Roma che Córdoba, stesso, ritiene così particolare da essere unico. Mi colpisce dunque il suo essere fuori e dentro allo stesso tempo. Fuori dal normale e consuetudinario sistema artistico, dalle sue regole, dai suoi condizionamenti, dalle sue seduzioni, ma dentro il cuore di una città, nel suo sottobosco, quasi affacciandosi sulla strada. E già soltanto questo dovrebbe incuriosire, interessare, sollevare il problema di come le culture si possano incontrare solo grazie all'esperienza personale e non programmabile di un individuo e di più individui assieme, e non semplicemente di stati o di leggi, di cui invece da pittore-scrittore canta guerre, oppressioni, violenze, tragedie.
Córdoba collega così il sogno del viaggiatore direttamente con la realtà di chi però abita e vive in un luogo, e di questo si innamora, se poi il dipingere è anche e soprattutto in sé un viaggiare, un offrire ipoteche, promesse, sogni in scatola, storie sospirate e recitate.
Marco Tonelli
Una luce che Córdoba cerca comunque e ancora oltre la tela.
il suo sogno vorrebbe straripare, inondare quel cielo blu di Roma che Córdoba, stesso, ritiene così particolare da essere unico. Mi colpisce dunque il suo essere fuori e dentro allo stesso tempo. Fuori dal normale e consuetudinario sistema artistico, dalle sue regole, dai suoi condizionamenti, dalle sue seduzioni, ma dentro il cuore di una città, nel suo sottobosco, quasi affacciandosi sulla strada. E già soltanto questo dovrebbe incuriosire, interessare, sollevare il problema di come le culture si possano incontrare solo grazie all'esperienza personale e non programmabile di un individuo e di più individui assieme, e non semplicemente di stati o di leggi, di cui invece da pittore-scrittore canta guerre, oppressioni, violenze, tragedie.
Córdoba collega così il sogno del viaggiatore direttamente con la realtà di chi però abita e vive in un luogo, e di questo si innamora, se poi il dipingere è anche e soprattutto in sé un viaggiare, un offrire ipoteche, promesse, sogni in scatola, storie sospirate e recitate.
Marco Tonelli
12
febbraio 2005
Francisco Córdoba – Le casse del tempo: uccidere non è la soluzione
Dal 12 al 23 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
PROVINCIA DI VITERBO
Viterbo, Via Aurelio Saffi, 49, (Viterbo)
Viterbo, Via Aurelio Saffi, 49, (Viterbo)
Orario di apertura
Lun/Ven: 17:30-20:30. Sab/Dom: 12-19
Vernissage
12 Febbraio 2005, ore 18
Sito web
www.cordoba.it
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