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FRANCO ANGELI – souvenir 1964-1988
La galleria Guastalla Centro Arte è lieta di presentare la mostra antologica di Franco Angeli dal titolo Souvenir, con 30 opere, partendo da una selezione degli anni ’60 ma con un focus in particolar modo sul periodo che va dagli anni ’70 agli anni ’80.
Comunicato stampa
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La galleria Guastalla Centro Arte è lieta di presentare la mostra antologica di Franco Angeli dal titolo Souvenir, con 30 opere, partendo da una selezione degli anni ’60 ma con un focus in particolar modo sul periodo che va dagli anni ’70 agli anni ’80.
Fin dagli anni’60 Angeli utilizza simboli ideologici stereotipati, che trae dall’arredo urbano, simboli che sin da piccolo hanno attirato la sua attenzione e che sintetizzano il carattere retorico e celebrativo dei reperti di una Roma eterna e capitale; a proposito di questi simboli egli stesso diceva: «I miei primi quadri sono la testimonianza del contatto quotidiano con la strada. Vidi i Ruderi, le Lapidi, simboli antichi e moderni come l’Aquila, la Svastica, la Falce e Martello, obelischi, statue, Lupe Romane, sprigionare l’energia sufficiente per affrontare l’avventura pittorica»;
Negli anni ’70 Angeli utilizza ancora questi simboli, propri ormai del suo linguaggio artistico, riproducendoli nei suoi quadri in modo seriale, questi elementi simbolici come ad esempio la moneta, l’ “half dollar” vengono resi un simbolo universale, nonostante siano per sua natura oggetti convenzionali; l’effige dell’aquila, dorata, argentata è un simbolo fortemente legato alla cultura americana e, non a caso, in molte versioni prodotte il rapace si staglia su sfondi dai toni del blu, bianco e rosso, colori che sono un diretto riferimento alla bandiera statunitense.
Nella seconda metà degli anni ’80 affronterà le tematiche sociali e di condanna della guerra, inserendo nei suoi paesaggi degli aeroplanini, apparentemente giocosi, ma che in realtà hanno anche una funzione distruttiva e i paesaggi, che si fanno ancora più esotici tramite la presenza di piramidi ed obelischi, elementi dell’antichità che vanno a fondersi con il presente creando così un ciclo continuo di ripetizione infinita degli eventi.
Come scrive Giorgio Guastalla nella sua introduzione al catalogo, il suo rapporto con Franco Angeli nacque negli anni ’70 grazie alla presentazione di Renato Guttuso ed è proseguito negli anni con incontri presso il suo studio a Roma e con l’acquisto di opere; spesso Franco passava anche dalla galleria di Livorno, prima di andare in vacanza a Forte dei Marmi e a Livorno risiedette per un breve periodo per realizzare le opere grafiche commissionate dalla Graphis Arte e che in questa occasione esponiamo: in quel periodo alloggiò all’Hotel Palazzo e questo episodio viene raccontato da Livia Lancellotti in un simpatico testo riportato all’interno del catalogo.
Abbiamo selezionato da anni quadri, disegni, acquarelli per tentare di dare un’immagine di qualità di questo importante artista che insieme a Tano Festa e a Mario Schifano ha dato un forte impulso all’arte italiana del dopoguerra. Questi artisti della Scuola di Piazza del Popolo hanno indiscutibilmente segnato un periodo importante della storia dell’arte e del costume italiano, realizzando una svolta culturale e segnando indelebilmente un’epoca grazie al contributo innovativo e alla forte originalità che anticipa perfino alcuni esiti della Pop americana.
Angeli è stato un assoluto protagonista di questo movimento e oggi il suo lavoro sta avendo il riconoscimento e l’importanza che merita anche grazie al prezioso lavoro dell’Archivio Angeli di Roma, realizzato dalla figlia Maria che in questa occasione ha gentilmente concesso alcuni materiali per la realizzazione del catalogo. Siamo felici di assistere all’affermazione di questo artista avendo creduto nel suo talento fin dall’inizio.
CON CORTESE RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE
Fin dagli anni’60 Angeli utilizza simboli ideologici stereotipati, che trae dall’arredo urbano, simboli che sin da piccolo hanno attirato la sua attenzione e che sintetizzano il carattere retorico e celebrativo dei reperti di una Roma eterna e capitale; a proposito di questi simboli egli stesso diceva: «I miei primi quadri sono la testimonianza del contatto quotidiano con la strada. Vidi i Ruderi, le Lapidi, simboli antichi e moderni come l’Aquila, la Svastica, la Falce e Martello, obelischi, statue, Lupe Romane, sprigionare l’energia sufficiente per affrontare l’avventura pittorica»;
Negli anni ’70 Angeli utilizza ancora questi simboli, propri ormai del suo linguaggio artistico, riproducendoli nei suoi quadri in modo seriale, questi elementi simbolici come ad esempio la moneta, l’ “half dollar” vengono resi un simbolo universale, nonostante siano per sua natura oggetti convenzionali; l’effige dell’aquila, dorata, argentata è un simbolo fortemente legato alla cultura americana e, non a caso, in molte versioni prodotte il rapace si staglia su sfondi dai toni del blu, bianco e rosso, colori che sono un diretto riferimento alla bandiera statunitense.
Nella seconda metà degli anni ’80 affronterà le tematiche sociali e di condanna della guerra, inserendo nei suoi paesaggi degli aeroplanini, apparentemente giocosi, ma che in realtà hanno anche una funzione distruttiva e i paesaggi, che si fanno ancora più esotici tramite la presenza di piramidi ed obelischi, elementi dell’antichità che vanno a fondersi con il presente creando così un ciclo continuo di ripetizione infinita degli eventi.
Come scrive Giorgio Guastalla nella sua introduzione al catalogo, il suo rapporto con Franco Angeli nacque negli anni ’70 grazie alla presentazione di Renato Guttuso ed è proseguito negli anni con incontri presso il suo studio a Roma e con l’acquisto di opere; spesso Franco passava anche dalla galleria di Livorno, prima di andare in vacanza a Forte dei Marmi e a Livorno risiedette per un breve periodo per realizzare le opere grafiche commissionate dalla Graphis Arte e che in questa occasione esponiamo: in quel periodo alloggiò all’Hotel Palazzo e questo episodio viene raccontato da Livia Lancellotti in un simpatico testo riportato all’interno del catalogo.
Abbiamo selezionato da anni quadri, disegni, acquarelli per tentare di dare un’immagine di qualità di questo importante artista che insieme a Tano Festa e a Mario Schifano ha dato un forte impulso all’arte italiana del dopoguerra. Questi artisti della Scuola di Piazza del Popolo hanno indiscutibilmente segnato un periodo importante della storia dell’arte e del costume italiano, realizzando una svolta culturale e segnando indelebilmente un’epoca grazie al contributo innovativo e alla forte originalità che anticipa perfino alcuni esiti della Pop americana.
Angeli è stato un assoluto protagonista di questo movimento e oggi il suo lavoro sta avendo il riconoscimento e l’importanza che merita anche grazie al prezioso lavoro dell’Archivio Angeli di Roma, realizzato dalla figlia Maria che in questa occasione ha gentilmente concesso alcuni materiali per la realizzazione del catalogo. Siamo felici di assistere all’affermazione di questo artista avendo creduto nel suo talento fin dall’inizio.
CON CORTESE RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE
04
novembre 2023
FRANCO ANGELI – souvenir 1964-1988
Dal 04 novembre 2023 al 20 gennaio 2024
arte moderna
Location
GUASTALLA CENTROARTE
Livorno, Via Roma, 47, (Livorno)
Livorno, Via Roma, 47, (Livorno)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 16.30-20
Vernissage
4 Novembre 2023, 18
Sito web
Editore
Guastalla - Graphis Arte
Autore
Curatore
Produzione organizzazione