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Franco Bonetti – Dialoghi
Pittura
Comunicato stampa
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La galleria d’arte Catùs di Bologna presenta nelle sale dell’Aemilia hotel – Golden Tulip il terzo appuntamento con l’ arte. Ultimo appuntamento del 2005 è la mostra personale di pittura dal titolo “Dialoghi” di Franco Bonetti.
L’artista introduce il suo lavoro dicendo:
“…è una mostra nata da una conversazione dei molteplici "viaggi" della memoria, non solo storica, ma momento onnipresente sul pensiero del nostro tempo, "dialogo" tra fede e scienza, tra guerre e miserie, cataclismi, comunicazione, moda...
…Un pensiero a più mani, che attraverso la pittura non solo si fà denuncia, ma allarga la visione e arriva immancabilmente a "conversare" con la poesia, la letteratura, la musica.
Certo di contribuire allo smantellamento di muri invisibili che con la pittura rendo reali . Dialoghi dunque, consapevole di parlare con le ombre.”
Per Bonetti il riferimento letterario è essenziale, ed è spesso presente nella sua attività artistica. Non si pensi che dipinga per descrivere testi,ma piuttosto rievocazioni, luci,mappe. Già negli anni passati Bonetti aveva trovato la sua linea espressiva nel confronto con grandi autori della tradizione classica e moderna rivisitate tramite la sua pittura con ricche suggestioni teatrali. Si era così cimentato con Jacopone da Todi, Torquato Tasso, Bassani, con Le Mille e una notte e Lezioni Americane di Italo Calvino, con l’Adriano della Yourcenar e nel 2004 addirittura con tutto il catalogo della casa editrice Einaudi presentando la mostra “L’Indice dello struzzo”.
In “Dialoghi” l’artista non fa riferimento a un’opera letteraria, in questo caso si confronta con i più moderni mezzi di comunicazione, i temi di attualità e i pensieri atemporali, i quesiti che l’uomo si pone da tempo e che ad oggi non è ancora riuscito a risolvere o ha risolto in un modo discutibile. Con ironia, ci accompagna e talvolta ci suggerisce una lettura delle tele su temi che il nostro tempo, così veloce, ci impedisce di vedere.
In un periodo storico, quello attuale, con forte connotazioni barocche in contrapposizione alla tecnologia che regna sovrana, con opere di grande raffinatezza e bellezza l’artista espone il suo pensiero raccontandoci dubbi e ideologie. Non mancano riferimenti a grandi personaggi della letteratura, dell’arte, della scienza e della musica.
La mostra viene presentata a Bologna in anteprima per poi giungere all’archivio di stato di Roma ( sotto la presidenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
L’artista si prepara ad allestire la scenografia del “Marco Polo” per la biennale Teatro di Venezia – “Arsenale”, febbraio 2006-.
Senza dubbio un’ interessante proposta e un appuntamento da non perdere.
Franco Bonetti (Firenze 1958)
Franco Bonetti vive e lavora e Reggio Emilia dove ha frequentato l’Istituto d’Arte “G. Chierici”.
Nel 1979 entra nel Teatro Municipale di Reggio Emilia.
1981 I Vespri Siciliani di Verdi in collaborazione con Aligi Sassu- Cartelle grafiche
1982- 1984, per il Minimo Teatro, firma scene e costumi di Scheletro d’amore e Barbara dei Bassi di Ludovico Parenti.
1984 -1985 collabora alla messinscena di La pazzia senile e la saviezza giovenile di Adriano Banchieri al Teatro Municipale (per la regia di Ivo Guerra) e di Altri libertini dal libro di Pier Vittorio Tondelli ( regia di Gian Franco Zanetti).
1987 al Castello dei Pio di Carpi, presenta Tra mito e fantasia.
1987 -1988, insieme ad alcuni artisti genovesi, partecipa a una mostra patrocinata dal Teatro Comunale dell’Opera di Genova e dal Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia dal titolo Magia del teatro. Lavora a un ciclo pittorico – grafico, Tassesca, che presenta due anni dopo a Ferrara.
1989 - “La Quinta del Sordo” scene e costumi di La luna di Plauto di Ludovico Parenti.
1991 allestisce a Reggio Emilia e a Genova la mostra Tra il chiarore degli eventi. XIII Mostra nazionale dell’antiquariato di Sarzana, insieme alla mostra delle opere di Galileo Chini, viene ospitata in contemporanea Jacopone.
1993 espone a Reggio Emilia e al Museo d’Arte Moderna di Abano Terme Fragmenta e, dopo aver riproposto Tassesca sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri per il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli
1995 presenta, nelle sale del Grand Hotel des Bains a Riccione, Riviere/Rêveries.
1996 National Theatre di Toronto con una mostra di William Shakespeare dal titolo Il vino e le rose. Scene e costumi per Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, spettacolo organizzato dal Teatro Mediterraneo e messo in scena da Orlando Furioso al Teatro Olimpico di Vicenza. 1997 Bozzetti e figurini sono poi raccolti in una mostra dal titolo Dialoghi con Pavese, al chiostro del Complesso Monumentale di San Domenico a Cagliari . A Torino - Contro tutte le bandiere.
1998 Il tour del “gran tour”. Per la chiesa di San Giovanni Bosco a Reggio Emilia lavora a due pale d’altare (Mater dolorosa e Don Giovanni Bosco). Da giugno una sua opera è al Museo d’Arte Moderna, Fond. Cardinale Lercaro (BO).
1999 presenta alla meridiana di Modena La carne, la morte, il principe, una rielaborazione del Gattopardo presentata da Vittorio Sgarbi. A Napoli, nella chiesa di Sant’Angelo in Palco, mostra antologica, Itinerarium, tracciato di un millennio a cura di Orlando Furioso. Bologna presenta la mostra Animula, vagula, blandula, rivisitazione delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar alla galleria Catùs.
2000 per il Crédit Suisse di Lugano, Romanzo dei Finzi – Contini ispirandosi al celebre libro di Giorgio Bassani, mostra itinerante che presenta anche a Bologna, Roma e nel 2002 negli Stati Uniti( Reno, Nevada alla Sierra Art Fondation e a Houston, Texas alla Jewish Comunity Center. Reggio Emilia la mostra " Home sweet Home".
2001" Lezioni Americane" mostra d'arte e la realizzazione dei Tableaux di teatro per Giorgio Albertazzi a Parigi e a Roma sono del, ispirati dagli appunti d'Italo Calvino. Mostra presentata anche a Bologna alla galleria Catùs.
2002 "Sonoritates" alla Galleria Civica a Cortina D'Ampezzo, a Treviso, a Foggia al Palazzetto dell'arte e a Reggio Emilia.
L’artista introduce il suo lavoro dicendo:
“…è una mostra nata da una conversazione dei molteplici "viaggi" della memoria, non solo storica, ma momento onnipresente sul pensiero del nostro tempo, "dialogo" tra fede e scienza, tra guerre e miserie, cataclismi, comunicazione, moda...
…Un pensiero a più mani, che attraverso la pittura non solo si fà denuncia, ma allarga la visione e arriva immancabilmente a "conversare" con la poesia, la letteratura, la musica.
Certo di contribuire allo smantellamento di muri invisibili che con la pittura rendo reali . Dialoghi dunque, consapevole di parlare con le ombre.”
Per Bonetti il riferimento letterario è essenziale, ed è spesso presente nella sua attività artistica. Non si pensi che dipinga per descrivere testi,ma piuttosto rievocazioni, luci,mappe. Già negli anni passati Bonetti aveva trovato la sua linea espressiva nel confronto con grandi autori della tradizione classica e moderna rivisitate tramite la sua pittura con ricche suggestioni teatrali. Si era così cimentato con Jacopone da Todi, Torquato Tasso, Bassani, con Le Mille e una notte e Lezioni Americane di Italo Calvino, con l’Adriano della Yourcenar e nel 2004 addirittura con tutto il catalogo della casa editrice Einaudi presentando la mostra “L’Indice dello struzzo”.
In “Dialoghi” l’artista non fa riferimento a un’opera letteraria, in questo caso si confronta con i più moderni mezzi di comunicazione, i temi di attualità e i pensieri atemporali, i quesiti che l’uomo si pone da tempo e che ad oggi non è ancora riuscito a risolvere o ha risolto in un modo discutibile. Con ironia, ci accompagna e talvolta ci suggerisce una lettura delle tele su temi che il nostro tempo, così veloce, ci impedisce di vedere.
In un periodo storico, quello attuale, con forte connotazioni barocche in contrapposizione alla tecnologia che regna sovrana, con opere di grande raffinatezza e bellezza l’artista espone il suo pensiero raccontandoci dubbi e ideologie. Non mancano riferimenti a grandi personaggi della letteratura, dell’arte, della scienza e della musica.
La mostra viene presentata a Bologna in anteprima per poi giungere all’archivio di stato di Roma ( sotto la presidenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
L’artista si prepara ad allestire la scenografia del “Marco Polo” per la biennale Teatro di Venezia – “Arsenale”, febbraio 2006-.
Senza dubbio un’ interessante proposta e un appuntamento da non perdere.
Franco Bonetti (Firenze 1958)
Franco Bonetti vive e lavora e Reggio Emilia dove ha frequentato l’Istituto d’Arte “G. Chierici”.
Nel 1979 entra nel Teatro Municipale di Reggio Emilia.
1981 I Vespri Siciliani di Verdi in collaborazione con Aligi Sassu- Cartelle grafiche
1982- 1984, per il Minimo Teatro, firma scene e costumi di Scheletro d’amore e Barbara dei Bassi di Ludovico Parenti.
1984 -1985 collabora alla messinscena di La pazzia senile e la saviezza giovenile di Adriano Banchieri al Teatro Municipale (per la regia di Ivo Guerra) e di Altri libertini dal libro di Pier Vittorio Tondelli ( regia di Gian Franco Zanetti).
1987 al Castello dei Pio di Carpi, presenta Tra mito e fantasia.
1987 -1988, insieme ad alcuni artisti genovesi, partecipa a una mostra patrocinata dal Teatro Comunale dell’Opera di Genova e dal Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia dal titolo Magia del teatro. Lavora a un ciclo pittorico – grafico, Tassesca, che presenta due anni dopo a Ferrara.
1989 - “La Quinta del Sordo” scene e costumi di La luna di Plauto di Ludovico Parenti.
1991 allestisce a Reggio Emilia e a Genova la mostra Tra il chiarore degli eventi. XIII Mostra nazionale dell’antiquariato di Sarzana, insieme alla mostra delle opere di Galileo Chini, viene ospitata in contemporanea Jacopone.
1993 espone a Reggio Emilia e al Museo d’Arte Moderna di Abano Terme Fragmenta e, dopo aver riproposto Tassesca sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri per il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli
1995 presenta, nelle sale del Grand Hotel des Bains a Riccione, Riviere/Rêveries.
1996 National Theatre di Toronto con una mostra di William Shakespeare dal titolo Il vino e le rose. Scene e costumi per Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, spettacolo organizzato dal Teatro Mediterraneo e messo in scena da Orlando Furioso al Teatro Olimpico di Vicenza. 1997 Bozzetti e figurini sono poi raccolti in una mostra dal titolo Dialoghi con Pavese, al chiostro del Complesso Monumentale di San Domenico a Cagliari . A Torino - Contro tutte le bandiere.
1998 Il tour del “gran tour”. Per la chiesa di San Giovanni Bosco a Reggio Emilia lavora a due pale d’altare (Mater dolorosa e Don Giovanni Bosco). Da giugno una sua opera è al Museo d’Arte Moderna, Fond. Cardinale Lercaro (BO).
1999 presenta alla meridiana di Modena La carne, la morte, il principe, una rielaborazione del Gattopardo presentata da Vittorio Sgarbi. A Napoli, nella chiesa di Sant’Angelo in Palco, mostra antologica, Itinerarium, tracciato di un millennio a cura di Orlando Furioso. Bologna presenta la mostra Animula, vagula, blandula, rivisitazione delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar alla galleria Catùs.
2000 per il Crédit Suisse di Lugano, Romanzo dei Finzi – Contini ispirandosi al celebre libro di Giorgio Bassani, mostra itinerante che presenta anche a Bologna, Roma e nel 2002 negli Stati Uniti( Reno, Nevada alla Sierra Art Fondation e a Houston, Texas alla Jewish Comunity Center. Reggio Emilia la mostra " Home sweet Home".
2001" Lezioni Americane" mostra d'arte e la realizzazione dei Tableaux di teatro per Giorgio Albertazzi a Parigi e a Roma sono del, ispirati dagli appunti d'Italo Calvino. Mostra presentata anche a Bologna alla galleria Catùs.
2002 "Sonoritates" alla Galleria Civica a Cortina D'Ampezzo, a Treviso, a Foggia al Palazzetto dell'arte e a Reggio Emilia.
06
dicembre 2005
Franco Bonetti – Dialoghi
Dal 06 dicembre 2005 al 06 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GOLDEN TULIP AEMILIA HOTEL
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Vernissage
6 Dicembre 2005, ore 19
Autore