Franco Bonetti, pittore e scenografo di Reggio Emilia, ci ha da sempre regalato magnifiche mostre ispirate a grandi opere letterarie, ricordiamo “Memorie di Adriano”, “Le mille e una notti”,”L'indice dello struzzo” in riferimento alla Einaudi editori, “I giardini dei Finzi Contini” sono solo alcuni titoli. Negli ultimi anni questo suo dialogare tra letteratura e materia si è convertito in un atto di denuncia e ribellione, l'artista abbandona le opere già scritte per confrontare il suo pensiero con temi di attualità creando due importanti mostre “Dialoghi” ( Catalogo Skira) e “Vuoto sottovuoto” ( presentata a Venezia durante la Biennale 2007 nella Sala Monumentale della Biblioteca Nazionale Marciana).
Franco Bonetti ora torna al suo originale motivo d'ispirazione, la letteratura, e in questa occasione l'artista ha scelto due opere- Il Satyricon di Petronio e La Pelle di Cursio Malaparte- che in una immaginifica fusione dei rispettivi titoli danno nome a questa mostra. Anche se le due opere letterarie distano nel tempo da circa duemila anni, secondo l'artista esse hanno molte cose in comune partendo dalla geografia, tutte e due si ambientano a Napoli, e di seguito affrontando con diversi ideali il tema della guerra. Lo spadroneggiare l'iperbole e la esagerazione nel primo sostenute dalla parodia caricaturale che è caratteristico della satira latina, e nel secondo la volontà dell'autore di scandalizzare e stupire con una finzione narrativa proposta sotto mentite spoglie come trascrizione reale. Pittoricamente assumono il magma della materia. L'esito artistico è insieme incandescente e prezioso, ritmato da un intimo elemento diaristico, quasi un privato taccuino di letture e di emozioni.
La mostra è stata precedentemente e giustamente presentata a Napoli nelle sale della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuelle III” di Napoli, sala Leopardi a Palazzo Reale. Catalogo edito da Bolis con testi di Paolo Cesaretti, Orlando Furioso e Mauro Giancaspro.