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Franco Bonetti – La pelle del Satyricon
Sulle tele, indistinte forme incandescenti, nuclei magmatici bruciano e rappresentano la natura e la storia, le paure e le superstizioni, i sortilegi e le preghiere, caratteristiche di una terra che è sempre stata segnata da una caduca instabilità
Comunicato stampa
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Martedì 4 Marzo si inaugura alla Biblioteca Nazionale di Napoli la mostra La pelle del Satyricon di Franco Bonetti -catalogo ed .Bolis -prefazione di Mauro Giancaspro.
Artista di raffinata cultura, Bonetti si impone per le singolari caratteristiche pittoriche segnate dall’esperienza teatrale di costumista e scenografo. L’esposizione, che si inserisce nell’attività di promozione della lettura della Biblioteca Nazionale, prende nome da un’immaginifica fusione dei rispettivi titoli del Satyricon di Petronio e La Pelle di Curzio Malaparte, sulle tele indistinte forme incandescenti, nuclei magmatici bruciano e rappresentano la natura e la storia, le paure e le superstizioni, i sortilegi e le preghiere, caratteristiche di una terra che, stretta trai Campi Flegrei e il Vesuvio, è semprestata segnata da una caduca instabilità
Così Mauro Giancaspro presenta l’artista ed illustra la mostra: “Franco Bonetti ha sempre avvertito un’attrazione irresistibile per il libro, per il suoaffascinante corpo fisico e per la palpitante anima che sembra celarsi tra le sue pagine: un prodigioso insieme che diventa infallibile strumento di conservazione e ditrasmissione nel tempo della memoria scritta dell’uomo, con tutta la carica esplosiva di informazioni, di messaggi, di libertà, che la lettura accende.” […] “…Bonetti sembra, infatti,seguire e spiare l’evoluzione della natura per accogliernel’energia creatrice mentre i processi di nascita sono ancora in via di definizione, per sorprenderli, catturarli e trasferirli sulla tela, aspettando, quasi che sulla superficie si completi il processo di costituzione di un corpo o di una forma: Bonetti ci appare comeun moderno Prometeo che artiglia prodigiosamente con le mani globi infuocati per lasciarli raffreddare; sulle sue tele questi indistinti nuclei primordiali bruciano disegnando figure incandescenti, distendono o contraggono il magma di cui sonocomposti, fanno esplodere i gas di cui sono gonfi proiettando centrifugatamene scintilleluminose, si coagulano, infine in concrezioni iridescenti, agglutinando con forza di attrazione centripeta nuclei cromatici.” […] “… Due letture, non sappiamo quanto recenti o quanto remote e a lungo digerite, gli hanno rinsaldato l’indole vulcanica e lo ora portano a percorrere da vicino la natura e la storia, le paure e le superstizioni, i sortilegi e le preghiere, caratteristiche di una terra che, stretta trai Campi Flegrei e il Vesuvio, è sempre stata segnata da una caduca instabilità, nella quale le più irresistibili fonti d’attrazione sono sempre state anche lepiù temute cagioni d’allarme. a percorrerla e rappresentarla con quegli strumenti incandescenti e magmatici di espressione suoi propri che solo adesso sembrano trovare un’inconsapevole immaginata scaturigine: si tratta . secondo la confessionedello stesso artista, de il Satyricon di Petronio e La Pelle di Curzio Malaparte, che in un’immaginifica fusione dei rispettivi titoli danno nome a questa mostra” […]
dal catalogo ed. Bolis Franco
Bonetti - nato a Firenze nel 1958 - vive e lavora a Reggio Emilia, dove ha frequentato l’istituto d’arte sotto la guida di Vittorio Cavicchioni e Graziano Pompili. Dal 1979, la collaborazione con scenografi e registi di primissimo piano, indirizza il suo percorso artistico: l’attività di pittore si sviluppa parallela all’esperienza teatrale di costumista e scenografo. Ha firmato scene e costumi per decine di spettacoli, basti ricordare: Scheletro d'amore di Ludovico Parenti (1982), La pazzia senile e La saviezza giovanile di Adriano Banchieri (1984), Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese (1996) e la messa in scena di Lezioni americane di Italo Calvino con Giorgio Albertazzi (2000). Franco Bonetti, per le singolari caratteristiche pittoriche, si è imposto all’attenzione dei critici più noti ed è stato apprezzato anche dal grosso pubblico attraverso le numerose i mostre collettive e personali in Italia ed all’estero.
Artista di raffinata cultura, Bonetti si impone per le singolari caratteristiche pittoriche segnate dall’esperienza teatrale di costumista e scenografo. L’esposizione, che si inserisce nell’attività di promozione della lettura della Biblioteca Nazionale, prende nome da un’immaginifica fusione dei rispettivi titoli del Satyricon di Petronio e La Pelle di Curzio Malaparte, sulle tele indistinte forme incandescenti, nuclei magmatici bruciano e rappresentano la natura e la storia, le paure e le superstizioni, i sortilegi e le preghiere, caratteristiche di una terra che, stretta trai Campi Flegrei e il Vesuvio, è semprestata segnata da una caduca instabilità
Così Mauro Giancaspro presenta l’artista ed illustra la mostra: “Franco Bonetti ha sempre avvertito un’attrazione irresistibile per il libro, per il suoaffascinante corpo fisico e per la palpitante anima che sembra celarsi tra le sue pagine: un prodigioso insieme che diventa infallibile strumento di conservazione e ditrasmissione nel tempo della memoria scritta dell’uomo, con tutta la carica esplosiva di informazioni, di messaggi, di libertà, che la lettura accende.” […] “…Bonetti sembra, infatti,seguire e spiare l’evoluzione della natura per accogliernel’energia creatrice mentre i processi di nascita sono ancora in via di definizione, per sorprenderli, catturarli e trasferirli sulla tela, aspettando, quasi che sulla superficie si completi il processo di costituzione di un corpo o di una forma: Bonetti ci appare comeun moderno Prometeo che artiglia prodigiosamente con le mani globi infuocati per lasciarli raffreddare; sulle sue tele questi indistinti nuclei primordiali bruciano disegnando figure incandescenti, distendono o contraggono il magma di cui sonocomposti, fanno esplodere i gas di cui sono gonfi proiettando centrifugatamene scintilleluminose, si coagulano, infine in concrezioni iridescenti, agglutinando con forza di attrazione centripeta nuclei cromatici.” […] “… Due letture, non sappiamo quanto recenti o quanto remote e a lungo digerite, gli hanno rinsaldato l’indole vulcanica e lo ora portano a percorrere da vicino la natura e la storia, le paure e le superstizioni, i sortilegi e le preghiere, caratteristiche di una terra che, stretta trai Campi Flegrei e il Vesuvio, è sempre stata segnata da una caduca instabilità, nella quale le più irresistibili fonti d’attrazione sono sempre state anche lepiù temute cagioni d’allarme. a percorrerla e rappresentarla con quegli strumenti incandescenti e magmatici di espressione suoi propri che solo adesso sembrano trovare un’inconsapevole immaginata scaturigine: si tratta . secondo la confessionedello stesso artista, de il Satyricon di Petronio e La Pelle di Curzio Malaparte, che in un’immaginifica fusione dei rispettivi titoli danno nome a questa mostra” […]
dal catalogo ed. Bolis Franco
Bonetti - nato a Firenze nel 1958 - vive e lavora a Reggio Emilia, dove ha frequentato l’istituto d’arte sotto la guida di Vittorio Cavicchioni e Graziano Pompili. Dal 1979, la collaborazione con scenografi e registi di primissimo piano, indirizza il suo percorso artistico: l’attività di pittore si sviluppa parallela all’esperienza teatrale di costumista e scenografo. Ha firmato scene e costumi per decine di spettacoli, basti ricordare: Scheletro d'amore di Ludovico Parenti (1982), La pazzia senile e La saviezza giovanile di Adriano Banchieri (1984), Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese (1996) e la messa in scena di Lezioni americane di Italo Calvino con Giorgio Albertazzi (2000). Franco Bonetti, per le singolari caratteristiche pittoriche, si è imposto all’attenzione dei critici più noti ed è stato apprezzato anche dal grosso pubblico attraverso le numerose i mostre collettive e personali in Italia ed all’estero.
04
marzo 2008
Franco Bonetti – La pelle del Satyricon
Dal 04 al 28 marzo 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI NAPOLI
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì-venerdi 10 -18, sabato 10 - 12
Vernissage
4 Marzo 2008, ore 17
Autore