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Franco Dallegri – Un altrove oltre il visibile
Le opere di Franco Dallegri esplorano i misteri della trasformazione della materia, portando la pittura oltre il visibile.
Comunicato stampa
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Le opere di Franco Dallegri esplorano i misteri della trasformazione della materia, portando la pittura oltre il visibile. Questa produzione si distacca dalla rappresentazione imitativa per immergersi in un territorio esclusivamente astratto, dove i confini tra visibile e invisibile si dissolvono. Le immagini risultanti non rimandano ad alcun elemento riconoscibile del mondo reale: si compongono di macchie, cerchi, punti, linee e reti, evocando un dinamismo sorprendente. In particolare, le linee e le reti sembrano animarsi, suggerendo un movimento continuo e un latente simbolismo.
C’è un sottile legame con la natura, che si manifesta nel tentativo di esplorare un microcosmo invisibile, oltre il confine del reale.
L'approccio pittorico si è evoluto: dalla pittura verticale su cavalletto si è passati a una tecnica orizzontale, con pigmenti acrilici fluidificati su basi nere o bianche. La base nera evoca un ambiente primordiale, mentre la bianca richiama la luce. I colori, versati sulla tela, si espandono spontaneamente o con interventi minimi, dando vita a reti (grafi) e formazioni circolari (geodi), che emergono e si stabilizzano nel tempo.
L’aspetto più sorprendente è la comparsa autonoma di queste strutture, che suggerisce un processo di divenire della materia. Le immagini risultano parzialmente de-soggettivate e de-manualizzate, lasciando spazio all’azione della materia stessa.
Il vuoto e la luce giocano un ruolo chiave: macchie di colore emergono da fondi bianchi, enfatizzando la loro presenza. Il nero, invece, richiama il mistero e l’origine cosmica, come nell’arte di Malevich o Kandinsky.
Le figure appaiono in continua trasformazione: punti che si espandono, linee che si intersecano, superfici che si dilatano. La materia cromatica sembra seguire un proprio spazio-tempo, suggerendo che ogni opera sia un evento più che un oggetto statico. L’insieme delle immagini trasmette la vitalità della materia, evocando un universo in divenire, un altrove cosmico oltre il visibile.
C’è un sottile legame con la natura, che si manifesta nel tentativo di esplorare un microcosmo invisibile, oltre il confine del reale.
L'approccio pittorico si è evoluto: dalla pittura verticale su cavalletto si è passati a una tecnica orizzontale, con pigmenti acrilici fluidificati su basi nere o bianche. La base nera evoca un ambiente primordiale, mentre la bianca richiama la luce. I colori, versati sulla tela, si espandono spontaneamente o con interventi minimi, dando vita a reti (grafi) e formazioni circolari (geodi), che emergono e si stabilizzano nel tempo.
L’aspetto più sorprendente è la comparsa autonoma di queste strutture, che suggerisce un processo di divenire della materia. Le immagini risultano parzialmente de-soggettivate e de-manualizzate, lasciando spazio all’azione della materia stessa.
Il vuoto e la luce giocano un ruolo chiave: macchie di colore emergono da fondi bianchi, enfatizzando la loro presenza. Il nero, invece, richiama il mistero e l’origine cosmica, come nell’arte di Malevich o Kandinsky.
Le figure appaiono in continua trasformazione: punti che si espandono, linee che si intersecano, superfici che si dilatano. La materia cromatica sembra seguire un proprio spazio-tempo, suggerendo che ogni opera sia un evento più che un oggetto statico. L’insieme delle immagini trasmette la vitalità della materia, evocando un universo in divenire, un altrove cosmico oltre il visibile.
29
marzo 2025
Franco Dallegri – Un altrove oltre il visibile
Dal 29 marzo al 12 aprile 2025
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Vernissage
29 Marzo 2025, ore 17
Sito web
Autore
Curatore