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Franco Francese
Una trentina di dipinti e una quindicina di carte, divisi tra i pannelli e le vetrine espositive, rendono per intero al visitatore il percorso dell’artista, a partire dal Puledro nero dipinto all’età di diciassette anni per arrivare all’ultima opera realizzata prima della morte
Comunicato stampa
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l'artista
Franco Francese (Milano, 1920-1996) è stato un protagonista di grande rilievo dell'arte italiana del secondo Novecento. Dopo aver frequentato il corso di scultura di Brera con Manzù ha iniziato una carriera espositiva internazionale di primissimo piano che comprende tra le altre cose una sala propria alla Biennale di Venezia del 1960, presentato da Francesco Arcangeli. Ha collaborato con la casa editrice Einaudi per un'edizione illustrata del Testamento di Villon e di Delitto e castigo di Dostojevskij.
Tra gli altri hanno scritto di lui: Mario De Micheli, Emilio Tadini, Carlo Betocchi, Vittorio Sereni, Giovanni Raboni, Giovanni Testori, Dante Isella, Vittorio Sgarbi, Marco Goldin.
il curatore
Tino Gipponi (Palazzo Pignano, Cremona, 1936), già presidente nazionale ed europeo della dirigenza bancaria, s'è sempre occupato d'arte curando mostre e pubblicando cataloghi (tra gli altri, di Funi, Tozzi, Ferroni, Guerreschi, De Rocchi, De Amicis, Bonfanti, Birolli). Tra i suoi libri Stato e chiesa nella “Civiltà Cattolica”. Dalla Liberazione all'entrata in vigore della Costituzione (Il Pomerio, 1981), Dagherrotipi di Lutezia (Il Pomerio, 1988), Maria e Richard Cosway (Allemandi, 1998), Gilardo da Lodi e la pittura d'uva in Lombardia nel Seicento e nel Settecento (Motta, 2004). Ha dedicato parecchi studi a Franco Francese; l'ultimo è“Morire sconosciuto e misero”. Il carteggio Chighine-Francese (Motta, 2005).
la mostra
Una trentina di dipinti e una quindicina di carte, divisi tra i pannelli e le vetrine espositive, rendono per intero al visitatore il percorso dell'artista, a partire dal Puledro nero dipinto all'età di diciassette anni per arrivare all'ultima opera realizzata prima della morte.
Franco Francese (Milano, 1920-1996) è stato un protagonista di grande rilievo dell'arte italiana del secondo Novecento. Dopo aver frequentato il corso di scultura di Brera con Manzù ha iniziato una carriera espositiva internazionale di primissimo piano che comprende tra le altre cose una sala propria alla Biennale di Venezia del 1960, presentato da Francesco Arcangeli. Ha collaborato con la casa editrice Einaudi per un'edizione illustrata del Testamento di Villon e di Delitto e castigo di Dostojevskij.
Tra gli altri hanno scritto di lui: Mario De Micheli, Emilio Tadini, Carlo Betocchi, Vittorio Sereni, Giovanni Raboni, Giovanni Testori, Dante Isella, Vittorio Sgarbi, Marco Goldin.
il curatore
Tino Gipponi (Palazzo Pignano, Cremona, 1936), già presidente nazionale ed europeo della dirigenza bancaria, s'è sempre occupato d'arte curando mostre e pubblicando cataloghi (tra gli altri, di Funi, Tozzi, Ferroni, Guerreschi, De Rocchi, De Amicis, Bonfanti, Birolli). Tra i suoi libri Stato e chiesa nella “Civiltà Cattolica”. Dalla Liberazione all'entrata in vigore della Costituzione (Il Pomerio, 1981), Dagherrotipi di Lutezia (Il Pomerio, 1988), Maria e Richard Cosway (Allemandi, 1998), Gilardo da Lodi e la pittura d'uva in Lombardia nel Seicento e nel Settecento (Motta, 2004). Ha dedicato parecchi studi a Franco Francese; l'ultimo è“Morire sconosciuto e misero”. Il carteggio Chighine-Francese (Motta, 2005).
la mostra
Una trentina di dipinti e una quindicina di carte, divisi tra i pannelli e le vetrine espositive, rendono per intero al visitatore il percorso dell'artista, a partire dal Puledro nero dipinto all'età di diciassette anni per arrivare all'ultima opera realizzata prima della morte.
24
maggio 2008
Franco Francese
Dal 24 maggio al 22 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA RICCI ODDI
Piacenza, Via San Siro, 13, (Piacenza)
Piacenza, Via San Siro, 13, (Piacenza)
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 17.30
Autore
Curatore