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Franco Franchi – La miniera, la materia, le forme
L’artista presenta una serie di disegni e sculture sia in terracotta, in vetroresina ed in bronzo. Anche lo spazio esterno antistante al museo sarà teatro dell’esposizione con la presenza di due opere scultoree in bronzo di grandi dimensioni
Comunicato stampa
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MONTECATINI VAL DI CECINA. Si inaugura sabato 28 maggio alle ore 17.30, negli spazi recentemente restaurati del Museo delle Miniere, la mostra personale di disegni e sculture del Maestro Franco Franchi dal titolo “La miniera, la materia, le forme”.
Nella mostra, curata da Filippo Lotti, possiamo ammirare circa trenta lavori tra disegni e sculture che testimoniano l'importanza del serio lavoro compiuto dall'artista livornese nel corso dell'ultimo periodo, dal livello artistico alla qualità che contraddistingue ogni sua opera.
Una mostra personale dove Franco Franchi presenterà una serie di disegni e sculture sia in terracotta, in vetroresina ed in bronzo. Anche lo spazio esterno antistante al museo sarà teatro dell'esposizione con la presenza di due opere scultoree in bronzo di grandi dimensioni.
«La mostra delle opere del maestro Franchi - afferma Ilaria Buselli, assessore al Turismo - sarà l'anteprima dell'inaugurazione ufficiale delle nuove aree del nostro Museo delle Miniere che, nei nostri progetti, dovrà in futuro sempre più integrare la funzione di luogo della memoria del lavoro dei minatori con quella di spazio per ospitare l'opera di artisti. È per questo che abbiamo con immenso piacere e gratitudine accolto l'idea di Filippo Lotti di ospitare le opere di Franco Franchi, artista che, attraverso al lavorazione del bronzo, rappresenta al meglio gli elementi che raccontiamo nel nostro museo: rame e lavoro».
«Quando mi è stato proposto di esporre - dice il Maestro Franchi - alcune opere nel complesso museale delle miniere del rame di Montecatini ho accettato con entusiasmo riflettendo che ciò poteva prendere un forte significato di genesi. Partendo dal disegno, quale momento ideativo, che matura le forme scultoree, alla materia definitiva "nobile per eccellenza": il bronzo, quale prodotto del rame. In questo percorso si collocano anche i modelli in vetroresina, eseguiti per la fusione delle sculture più grandi e le terrecotte, modelli per la fusione delle più piccole. Tappe fondamentali di una lunga gestazione poetica presentate in un luogo suggestivo, tempio del lavoro dell'uomo».
Franco Mauro Franchi nasce a Castiglioncello (Li) nel 1951, vive e lavora a Rosignano Solvay (Li). Ha compiuto gli studi artistici presso l'Istituto Statale d'Arte di Lucca e l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, maestri fondamentali nella sua formazione tecnica e linguistica. A Cecina (Li) conosce il pittore Sirio Bandini, nella cui galleria espone ripetutamente instaurando un rapporto di profonda amicizia e stima che li porterà spesso a condividere un'intensa attività espositiva ed iniziative culturali. Nel 1976 diventa assistente all'Accademia di Belle Arti di Firenze e vi resterà fino al 1989, anno in cui vince il concorso nazionale a Cattedre e gi viene così assegnata la cattedra di Scultura e insegna per un anno all'Accademia di Belle Arti di Foggia. Dall'anno successivo fino al 2001 insegna presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nello stesso anno ottiene il trasferimento all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove tuttora svolge il suo magistero. Ha partecipato ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e allestito personali in Italia e all'estero, come al Museo Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), al Fort Barraux Grenoble (Francia), alla Belle Usine di Fully (Svizzera), al Museo Archeologico di Firenze, alla Villa Medicea di Cerreto Guidi (Fi), alla Casa Frabboni di San Pietro in Casale (Bo). Ha eseguito opere monumentali, come la Fontana di piazza della Libertà a Cecina nel 1978, per spazi pubblici e privati in Italia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti.
Lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell'immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l'universo. Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose.
«Il volume corporeo - dice Filippo Lotti - e la forma voluttuosa delle sculture nella loro pienezza sono come dilatate, di dimensioni insolite, apparentemente irreali, ma solo apparentemente perché i grandi volumi vivono e convivono armoniosamente col mondo. Forme del nudo femminile, che caratterizzano in modo assoluto ed indiscutibile i suoi soggetti e la sua iconografia, tanto da essere il tema ricorrente nella sua produzione artistica.
Il realismo artistico d'una donna in soprappeso e la rotondità dei volumi sono una sfida ai canoni convenzionali di bellezza ma che ne esaltano, senza ombra di dubbio, l'eleganza e la staticità.
Il tenore dei dipinti è pressoché lo stesso della scultura, dove la tensione si scioglie e le figure acquistano leggerezza, anche se può sembrare paradossale.
Per questo possiamo dire che disegno e scultura, per Franchi, sono le due facce di una stessa medaglia. Nel disegno, la figura in sé rimane piatta ma Franchi usa il chiaro scuro e l'ombreggiatura per dare l'illusione della rotondità ossia di una profondità di cui sente incessante bisogno».
Realizzata dal Comune di Montecatini Val di Cecina e patrocinata dalla Provincia di Pisa, la mostra è fatta in collaborazione con la Galleria Nozzoli di Empoli, referente per le opere del maestro Franchi, con l'associazione culturale “La Ruga” e con FuoriLuogo, servizi per l'Arte.
Nella mostra, curata da Filippo Lotti, possiamo ammirare circa trenta lavori tra disegni e sculture che testimoniano l'importanza del serio lavoro compiuto dall'artista livornese nel corso dell'ultimo periodo, dal livello artistico alla qualità che contraddistingue ogni sua opera.
Una mostra personale dove Franco Franchi presenterà una serie di disegni e sculture sia in terracotta, in vetroresina ed in bronzo. Anche lo spazio esterno antistante al museo sarà teatro dell'esposizione con la presenza di due opere scultoree in bronzo di grandi dimensioni.
«La mostra delle opere del maestro Franchi - afferma Ilaria Buselli, assessore al Turismo - sarà l'anteprima dell'inaugurazione ufficiale delle nuove aree del nostro Museo delle Miniere che, nei nostri progetti, dovrà in futuro sempre più integrare la funzione di luogo della memoria del lavoro dei minatori con quella di spazio per ospitare l'opera di artisti. È per questo che abbiamo con immenso piacere e gratitudine accolto l'idea di Filippo Lotti di ospitare le opere di Franco Franchi, artista che, attraverso al lavorazione del bronzo, rappresenta al meglio gli elementi che raccontiamo nel nostro museo: rame e lavoro».
«Quando mi è stato proposto di esporre - dice il Maestro Franchi - alcune opere nel complesso museale delle miniere del rame di Montecatini ho accettato con entusiasmo riflettendo che ciò poteva prendere un forte significato di genesi. Partendo dal disegno, quale momento ideativo, che matura le forme scultoree, alla materia definitiva "nobile per eccellenza": il bronzo, quale prodotto del rame. In questo percorso si collocano anche i modelli in vetroresina, eseguiti per la fusione delle sculture più grandi e le terrecotte, modelli per la fusione delle più piccole. Tappe fondamentali di una lunga gestazione poetica presentate in un luogo suggestivo, tempio del lavoro dell'uomo».
Franco Mauro Franchi nasce a Castiglioncello (Li) nel 1951, vive e lavora a Rosignano Solvay (Li). Ha compiuto gli studi artistici presso l'Istituto Statale d'Arte di Lucca e l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, maestri fondamentali nella sua formazione tecnica e linguistica. A Cecina (Li) conosce il pittore Sirio Bandini, nella cui galleria espone ripetutamente instaurando un rapporto di profonda amicizia e stima che li porterà spesso a condividere un'intensa attività espositiva ed iniziative culturali. Nel 1976 diventa assistente all'Accademia di Belle Arti di Firenze e vi resterà fino al 1989, anno in cui vince il concorso nazionale a Cattedre e gi viene così assegnata la cattedra di Scultura e insegna per un anno all'Accademia di Belle Arti di Foggia. Dall'anno successivo fino al 2001 insegna presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nello stesso anno ottiene il trasferimento all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove tuttora svolge il suo magistero. Ha partecipato ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e allestito personali in Italia e all'estero, come al Museo Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), al Fort Barraux Grenoble (Francia), alla Belle Usine di Fully (Svizzera), al Museo Archeologico di Firenze, alla Villa Medicea di Cerreto Guidi (Fi), alla Casa Frabboni di San Pietro in Casale (Bo). Ha eseguito opere monumentali, come la Fontana di piazza della Libertà a Cecina nel 1978, per spazi pubblici e privati in Italia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti.
Lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell'immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l'universo. Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose.
«Il volume corporeo - dice Filippo Lotti - e la forma voluttuosa delle sculture nella loro pienezza sono come dilatate, di dimensioni insolite, apparentemente irreali, ma solo apparentemente perché i grandi volumi vivono e convivono armoniosamente col mondo. Forme del nudo femminile, che caratterizzano in modo assoluto ed indiscutibile i suoi soggetti e la sua iconografia, tanto da essere il tema ricorrente nella sua produzione artistica.
Il realismo artistico d'una donna in soprappeso e la rotondità dei volumi sono una sfida ai canoni convenzionali di bellezza ma che ne esaltano, senza ombra di dubbio, l'eleganza e la staticità.
Il tenore dei dipinti è pressoché lo stesso della scultura, dove la tensione si scioglie e le figure acquistano leggerezza, anche se può sembrare paradossale.
Per questo possiamo dire che disegno e scultura, per Franchi, sono le due facce di una stessa medaglia. Nel disegno, la figura in sé rimane piatta ma Franchi usa il chiaro scuro e l'ombreggiatura per dare l'illusione della rotondità ossia di una profondità di cui sente incessante bisogno».
Realizzata dal Comune di Montecatini Val di Cecina e patrocinata dalla Provincia di Pisa, la mostra è fatta in collaborazione con la Galleria Nozzoli di Empoli, referente per le opere del maestro Franchi, con l'associazione culturale “La Ruga” e con FuoriLuogo, servizi per l'Arte.
28
maggio 2011
Franco Franchi – La miniera, la materia, le forme
Dal 28 maggio al 26 giugno 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO DELLE MINIERE
Montecatini Val Di Cecina, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Pisa)
Orario di apertura
tutti i giorni (compreso festivi) ore 10-13 e 14-18
Vernissage
28 Maggio 2011, ore 17.30
Autore
Curatore