Pattern1: Franco Giordano
Emozioni
Le immagini nascono dalle fotografie che l’artista scatta ovunque,
un diario privato che scandisce gli eventi attraverso frammenti di
significativa normalità. Dalle foto nasce l’elaborazione digitale
che determina l’immagine attraverso la divisione in isole
cromatiche. Quindi, una volta ricostruito il frammento coi toni e
colori adeguati, si passa alla fase esecutiva su tela. Il risultato
è un giro eccitante e divertente tra la piscina di alcuni amici, i
resti di una cena o di una colazione sul tavolo, spiagge e
asciugamani, oggetti personali, le zone del proprio salotto o dello
studio, altri frammenti di case e luoghi condivisi. Fino ad alcuni
ritratti che danno la scansione emotiva del racconto pittorico,
completando la visione su corpi che diventano astratti, archetipi
universali di una contemporaneità reale ma anche interiore. Un
viaggio dove le emozioni riguardano gli oggetti su cui ognuno
lascia il proprio segno. E dove le persone appartengono alle cose
descritte con la vitalità contemporanea che il “buon vivere”
merita.
Opere in mostra
Per la sua nuova personale, Franco Giordano ha realizzato una
decina di quadri su tela, dipinti con le tecniche appena descritte.
L’artista, seguendo un ideale resoconto del quotidiano, racconta
frammenti di giornate estive, attimi casalinghi, spicchi di notte e
frangenti del risveglio mattutino. Emozioni era la più giusta delle
dimensioni possibili: opere evocative che richiamassero i colori
dei luoghi, gli odori indimenticabili, il sapore di eccitazioni e
passioni. La vita, semplicemente e pittoricamente. Qui nella
versione corporea eppure cerebrale, rapida ma adulta nel suo
impianto concettuale.

Pattern2: Marotta & Russo
Under The domain Name
Marotta & Russo, affrontando l’elettronica come linguaggio e
sistema di riferimento globale, ci introducono nelle implicazioni
di un neoumanesimo in cui le matrici restano digitali ma i richiami
dialettici portano alla comunicazione odierna, alla vita reale,
alle gerarchie dei contesti collettivi. Un luogo virtuale eppure
realistico, analizzato nelle sue meccaniche antropologiche, nei
risvolti ideologici e culturali che amplificano il contenuto dietro
la forma.
Under The Domain Name è un lavoro sui paesaggi urbani dalle
architetture rigorose, in sintonia con lo sviluppo verticale della
nuova megalopoli. Ogni pannello nasce dal riuso di home page
esistenti, selezionate tra browser e siti con forti connotazioni
sociali. In pratica, l’opera ricostruisce un mondo parallelo,
sintetico per natura elettronica, nato dalla scheletrizzazione di
singoli portali. Il World Wide Web viene così letto come organismo
vivo in cui la riflessione visuale ci riporta all’Uomo, al suo modo
di essere e pensare in una società mutante.
Opere in mostra
In una prima sala si distribuiranno alcuni quadri creati per la
mostra romana, seguendo tre formati che daranno la chiara
percezione del progetto Under The Domain Name. In una seconda sala,
sulla scia del successo di Villa Manin, ci sarà un’installazione
murale che amplierà le superfici dei quadri, creando un enorme
paesaggio digitale dentro le dimensioni abitabili della galleria.
Un nuovo video, ancora segreto fino al giorno d’inaugurazione,
completerà il progetto di Marotta & Russo per Stop.