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Franco Lancio – Il design non si rifiuta. Pr(oggetti)
Il metodo Il dubbio L’ironia Lo spiazzamento. Negli spazi di Mani Design si presenta una selezione di cinquanta oggetti RIpensati da Franco Lancio. Mickie|light, lampada da tavolo, tubìornotubì, lampada da parete o da tavolo, rake|up, ganci da parete, sono alcuni dei lavori esposti.
Comunicato stampa
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dacosanascecosa è un’esperienza di re-design nata ad Avellino nel 2001 da un progetto di Franco Lancio e Stefano Loffredo. Dalla lezione di Bruno Munari si apprende un modo diverso di guardare le cose, gli oggetti, la realtà che ci circonda: una filosofia gioiosa, che stimola la curiosità e la capacità di stupirsi, in cui il progetto è un gioco.
Guardare le cose non solo per quello che sono. La realtà sembra fatta di oggetti che non aspettano altro che di essere manipolati. Forzare la natura di un oggetto, sino ad ottenere una visione contraria o complementare a quella usuale. Ripensare gli oggetti e considerare il loro uso pratico ed estetico, cercando sempre di semplificare il processo.
Negli spazi di Mani Design si presenta una selezione di cinquanta oggetti: mickie|light, lampada da tavolo, tubìornotubì, lampada da parete o da tavolo, rake|up, ganci da parete, sono alcuni dei lavori esposti.
Flessibilità, adattamento, spiazzamento d’uso sono i concetti chiave. Non si parte da un’idea e la si realizza a tutti i costi. Non si tratta di inventare nuovi oggetti, ma di reinventare quelli esistenti allargandone le possibilità operative.
Assioma è usare l’esistente. Minimizzare i nuovi interventi. Prima di pensare a qualcosa di nuovo, occorre valorizzare quello che già c’è. Il segreto è individuare l’oggetto sensibile. Occorre un occhio ingenuo e libero da ogni tipo di pregiudizio, e operare lo stretto necessario perché diventi altro. Togliere piuttosto che aggiungere. Semplificare. Eliminare tutto il superfluo per realizzare l’oggetto essenziale, in modo che più semplice non si possa fare, con leggerezza.
Il conoscere che una cosa possa essere un’altra cosa, è un tipo di conoscenza legata alla mutazione. La mutazione è l’unica costante della realtà.
Semplificazione, flessibilità, adattabilità valgono in assoluto, per qualsiasi lavoro ci si accinga a fare.
Guardare le cose non solo per quello che sono. La realtà sembra fatta di oggetti che non aspettano altro che di essere manipolati. Forzare la natura di un oggetto, sino ad ottenere una visione contraria o complementare a quella usuale. Ripensare gli oggetti e considerare il loro uso pratico ed estetico, cercando sempre di semplificare il processo.
Negli spazi di Mani Design si presenta una selezione di cinquanta oggetti: mickie|light, lampada da tavolo, tubìornotubì, lampada da parete o da tavolo, rake|up, ganci da parete, sono alcuni dei lavori esposti.
Flessibilità, adattamento, spiazzamento d’uso sono i concetti chiave. Non si parte da un’idea e la si realizza a tutti i costi. Non si tratta di inventare nuovi oggetti, ma di reinventare quelli esistenti allargandone le possibilità operative.
Assioma è usare l’esistente. Minimizzare i nuovi interventi. Prima di pensare a qualcosa di nuovo, occorre valorizzare quello che già c’è. Il segreto è individuare l’oggetto sensibile. Occorre un occhio ingenuo e libero da ogni tipo di pregiudizio, e operare lo stretto necessario perché diventi altro. Togliere piuttosto che aggiungere. Semplificare. Eliminare tutto il superfluo per realizzare l’oggetto essenziale, in modo che più semplice non si possa fare, con leggerezza.
Il conoscere che una cosa possa essere un’altra cosa, è un tipo di conoscenza legata alla mutazione. La mutazione è l’unica costante della realtà.
Semplificazione, flessibilità, adattabilità valgono in assoluto, per qualsiasi lavoro ci si accinga a fare.
15
aprile 2010
Franco Lancio – Il design non si rifiuta. Pr(oggetti)
Dal 15 aprile al 03 maggio 2010
design
Location
MANIDESIGN
Napoli, Via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1B, (Napoli)
Napoli, Via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1B, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.30 e 16.30
Vernissage
15 Aprile 2010, ore 19.00 _ 21.00
Autore
Curatore