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Franco Mazzucchelli – Non ti abbandoneró mai. Azioni 1964 – 1979
“L’arte ha un ruolo sociale che non dovrebbe essere mai mercificato”: la mostra racconta questo imperativo categorico trasversale in tutta la ricerca dell’artista, attraverso l’esposizione di opere inedite realizzate tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta
Comunicato stampa
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Il Museo del Novecento presenta Non ti abbandoneró mai, mostra personale dedicata all’artista
milanese Franco Mazzucchelli.
“L’arte ha un ruolo sociale che non dovrebbe essere mai mercificato”: la mostra racconta questo
imperativo categorico trasversale in tutta la ricerca dell’artista, attraverso l’esposizione di
opere inedite realizzate tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta.
In questo periodo Mazzucchelli realizza i celebri “gonfiabili”, grandi strutture in PVC e polietilene,
che vengono abbandonati in piazze, in periferie urbane o in luoghi naturali, e lasciati ai passanti per
un utilizzo imprevedibile e non convenzionale. Se da un lato la ricerca è quindi volta all’uso pionieristico
dei materiali plastici, dall’altra si inserisce pienamente nel contesto socio-culturale di quegli
anni, in cui gli artisti cercano di uscire dal museo e di portare l’arte negli spazi pubblici.
Gli interventi di Mazzucchelli, spesso realizzati senza preavviso e autorizzazione, toccano dei
“non luoghi”, ridefinendoli attraverso nuove coordinate: l’opera, e così la sua sorte, viene determinata
dal pubblico, che sperimenta nuovi spazi di interazione e appropriazione.
Per la prima volta sono presentate in mostra una selezione di composizioni bidimensionali, derivate
dalle azioni coeve, in cui l’artista assembla e rielabora fotografie di documentazione dei suoi
interventi con frammenti delle stesse opere sopravvissute. Il percorso espositivo, arricchito da
film dell’epoca, è un significativo omaggio all’artista e allo stesso tempo contribuisce a offrire un
singolare racconto di impegno sociale e culturale in un Paese in forte cambiamento.
Intervento artistico di Franco Mazzucchelli, Torino, Liceo Artistico, 1971.
Fotografia di Enrico Cattaneo.
Main Sponsor
Franco Mazzucchelli
Nato a Milano il 24 gennaio 1939, Franco Mazzucchelli si diploma nel 1963 in pittura e nel
1966 in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
A partire dagli anni Sessanta lavora sulla sperimentazione dei materiali plastici, svolgendo
una ricerca pionieristica che lo porta alla realizzazione di strutture gonfiabili a grande scala.
Sono opere installate in luoghi aperti, create e abbandonate al fine di istaurare un nuovo rapporto
con il paesaggio urbano e naturale. Installazioni simili vengono utilizzate per indagare
il ruolo sociale dell’opera d’arte, una ricerca che si concretizza nella partecipazione attiva del
pubblico, dove è fondamentale anche la contaminazione con lo spazio, che viene scrupolosamente
documentata con fotografie e film. Nella seconda metà degli anni Settanta ai gonfiabili
in PVC si sostituiscono delle vere e proprie strutture aeree in polietilene, in cui i visitatori
sono chiamati ad entrare. Quella che si genera è una percezione dei luoghi inedita, dove la
trasparenza del materiale gioca un ruolo importante nella rilettura dello spazio “etereo”.
Negli stessi anni Mazzucchelli partecipa a diverse esposizioni personali e collettive, è docente
alla Cattedra di “Tecniche della Scultura” e coordinatore del Dipartimento di “Comunicazione
Visiva Multimediale” all’Accademia di Brera.
Oggi Franco Mazzucchelli si dedica ad una produzione artistica più intima, dove geometria e
colore formano uno stretto connubio, esaltando il fascino della materia plastica. La sua ricerca
prosegue nella logica della sperimentazione alla scoperta di nuove percezioni della realtà, facendo
affidamento alla complicità dei suoi inseparabili materiali: plastica e aria.
milanese Franco Mazzucchelli.
“L’arte ha un ruolo sociale che non dovrebbe essere mai mercificato”: la mostra racconta questo
imperativo categorico trasversale in tutta la ricerca dell’artista, attraverso l’esposizione di
opere inedite realizzate tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta.
In questo periodo Mazzucchelli realizza i celebri “gonfiabili”, grandi strutture in PVC e polietilene,
che vengono abbandonati in piazze, in periferie urbane o in luoghi naturali, e lasciati ai passanti per
un utilizzo imprevedibile e non convenzionale. Se da un lato la ricerca è quindi volta all’uso pionieristico
dei materiali plastici, dall’altra si inserisce pienamente nel contesto socio-culturale di quegli
anni, in cui gli artisti cercano di uscire dal museo e di portare l’arte negli spazi pubblici.
Gli interventi di Mazzucchelli, spesso realizzati senza preavviso e autorizzazione, toccano dei
“non luoghi”, ridefinendoli attraverso nuove coordinate: l’opera, e così la sua sorte, viene determinata
dal pubblico, che sperimenta nuovi spazi di interazione e appropriazione.
Per la prima volta sono presentate in mostra una selezione di composizioni bidimensionali, derivate
dalle azioni coeve, in cui l’artista assembla e rielabora fotografie di documentazione dei suoi
interventi con frammenti delle stesse opere sopravvissute. Il percorso espositivo, arricchito da
film dell’epoca, è un significativo omaggio all’artista e allo stesso tempo contribuisce a offrire un
singolare racconto di impegno sociale e culturale in un Paese in forte cambiamento.
Intervento artistico di Franco Mazzucchelli, Torino, Liceo Artistico, 1971.
Fotografia di Enrico Cattaneo.
Main Sponsor
Franco Mazzucchelli
Nato a Milano il 24 gennaio 1939, Franco Mazzucchelli si diploma nel 1963 in pittura e nel
1966 in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
A partire dagli anni Sessanta lavora sulla sperimentazione dei materiali plastici, svolgendo
una ricerca pionieristica che lo porta alla realizzazione di strutture gonfiabili a grande scala.
Sono opere installate in luoghi aperti, create e abbandonate al fine di istaurare un nuovo rapporto
con il paesaggio urbano e naturale. Installazioni simili vengono utilizzate per indagare
il ruolo sociale dell’opera d’arte, una ricerca che si concretizza nella partecipazione attiva del
pubblico, dove è fondamentale anche la contaminazione con lo spazio, che viene scrupolosamente
documentata con fotografie e film. Nella seconda metà degli anni Settanta ai gonfiabili
in PVC si sostituiscono delle vere e proprie strutture aeree in polietilene, in cui i visitatori
sono chiamati ad entrare. Quella che si genera è una percezione dei luoghi inedita, dove la
trasparenza del materiale gioca un ruolo importante nella rilettura dello spazio “etereo”.
Negli stessi anni Mazzucchelli partecipa a diverse esposizioni personali e collettive, è docente
alla Cattedra di “Tecniche della Scultura” e coordinatore del Dipartimento di “Comunicazione
Visiva Multimediale” all’Accademia di Brera.
Oggi Franco Mazzucchelli si dedica ad una produzione artistica più intima, dove geometria e
colore formano uno stretto connubio, esaltando il fascino della materia plastica. La sua ricerca
prosegue nella logica della sperimentazione alla scoperta di nuove percezioni della realtà, facendo
affidamento alla complicità dei suoi inseparabili materiali: plastica e aria.
08
marzo 2018
Franco Mazzucchelli – Non ti abbandoneró mai. Azioni 1964 – 1979
Dall'otto marzo al 10 giugno 2018
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL NOVECENTO
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Orario di apertura
lunedì: dalle ore 14.30 alle 19.30
martedì-domenica: dalle ore 9.30 alle 19.30
giovedì-sabato: dalle ore 9.30 alle 22.30
Vernissage
8 Marzo 2018, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore