Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Franco Piavoli – Ànemos
La Civica Raccolta d’Arte di Medole, con il sostegno dell’Unione dei Comuni “Castelli Morenici”, organizza un omaggio all’opera e alla vita di Franco Piavoli, regista di fama internazionale che ha costruito, negli anni, un percorso sincero, scandito dal battito che unisce l’uomo e la natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Civica Raccolta d’Arte di Medole, con il sostegno dell’Unione dei Comuni “Castelli Morenici”, organizza un grande omaggio all’opera e alla vita di Franco Piavoli, regista di fama internazionale che ha costruito, nel corso degli anni, un percorso sincero, scandito dal battito che unisce l’uomo e la natura.
La celebrazione, intitolata Ànemos – Franco Piavoli e curata da Giovanni Magnani e Fabrizio Migliorati, sarà articolata in tre tempi che andranno a formare una costellazione di incontri, proiezioni ed esposizioni, tutti ad ingresso libero, intorno all’opera del grande regista bresciano.
Il primo momento di Ànemos – Franco Piavoli sarà rappresentato dalla grande mostra alla Torre Civica di Medole che inaugurerà domenica 14 maggio 2017 alle ore 18 e che resterà visitabile fino al 25 giugno. Concepita come un’apertura sull’opera più intima di Franco Piavoli, la mostra accoglierà molte fotografie scattate nei primissimi anni Cinquanta, che mostrano un importante interesse per il neorealismo italiano, una serie di pastelli e acquerelli estremamente lirici e pressoché sconosciuti dal grande pubblico, molti inediti, tra disegni e studi preparatori per i suoi film, un estratto del personalissimo, e preziosissimo, erbario, alcune stampe di fotogrammi tratti dalle sue opere cinematografiche, oltre ad alcuni scatti presentati, in anteprima mondiale, di Melina Mulas, figlia dell’amico fraterno di Piavoli, Ugo Mulas. Le opere, provenienti dalla collezione personale del regista e da molte collezioni private, saranno all’onore per una mostra ricca ed evocativa che si vuole collocare idealmente come una continuazione ed un aggiornamento della grande celebrazione che il Centre Pompidou di Parigi ha consacrato al Nostro nel marzo del 2016.
Il secondo momento della celebrazione è fissato per martedì 16 maggio alle ore 21 con l’incontro con il regista al Supercinema di Castiglione delle Stiviere, concepito in forma di dialogo tra l’autore, la critica cinematografica Ilaria Feole e il filosofo Luca Cremonesi.
E proprio al Piavoli regista sarà dedicata la terza sezione della manifestazione, un’importante retrospettiva che vedrà la proiezione dei suoi quattro lungometraggi (Il pianeta azzurro, Nostos - Il ritorno, Voci nel tempo e Al primo soffio di vento), di alcuni preziosi cortometraggi (Domenica sera, Emigranti, Evasi), dell’ultima opera, Festa del 2016, e di [Habitat] Piavoli, intenso omaggio di Claudio Casazza e Luca Ferri al mondo e all’opera del regista. La rassegna, in sei serate, si aprirà giovedì 18 maggio alla Torre Civica di Medole e si concluderà giovedì 22 giugno sempre a Medole, dopo aver toccato anche gli altri due Comuni dell’Unione dei Castelli Morenici con le proiezioni nella Sala delle colonne di Ponti sul Mincio e nella sala Civica di Solferino.
Nato a Pozzolengo nel 1933, dove tuttora vive, Franco Piavoli si laurea in Giurisprudenza ma poco dopo rimane folgorato dalla visione dei capolavori del cinema russo, dai film di Joris Ivens e David W. Griffith, e decide di mettersi alla prova come regista con una piccola telecamera 8 millimetri. Nel 1961 gira il primo cortometraggio documentario Stagioni, inaugurando uno stile sperimentale e poetico, dal soggetto spesso bucolico, che proseguirà con altri titoli sempre prodotti in modo indipendente come Domenica sera, Emigranti, Evasi. È la Mostra di Venezia a metterlo in luce come autore a livello internazionale ospitando in concorso, nel 1982, il suo primo lungometraggio Il pianeta azzurro, sperimentale “sinfonia visiva e sonora”, priva di dialoghi, che osserva l’uomo immerso nella natura nello scorrere delle stagioni. Successivamente Piavoli gira solo altri tre lungometraggi che rimangono vicini al documentario per lo sguardo attento sull’uomo e la natura, ma sconfinano nel cinema narrativo sperimentale per la raffinata rielaborazione drammaturgica: Nostos – Il ritorno (1989), personale rielaborazione del mito di Ulisse, presentato fuori concorso al Festival di Locarno; Voci nel tempo (1996), con il quale Piavoli torna a Venezia nella sezione Settimana del cinema italiano; Al primo soffio di vento (2002), il racconto di una giornata d’agosto nelle campagne lombarde. Tra gli ultimi lavori del regista il mediometraggio Festa uscito nel 2016 e presentato al Festival di Locarno nello stesso anno.
La celebrazione, intitolata Ànemos – Franco Piavoli e curata da Giovanni Magnani e Fabrizio Migliorati, sarà articolata in tre tempi che andranno a formare una costellazione di incontri, proiezioni ed esposizioni, tutti ad ingresso libero, intorno all’opera del grande regista bresciano.
Il primo momento di Ànemos – Franco Piavoli sarà rappresentato dalla grande mostra alla Torre Civica di Medole che inaugurerà domenica 14 maggio 2017 alle ore 18 e che resterà visitabile fino al 25 giugno. Concepita come un’apertura sull’opera più intima di Franco Piavoli, la mostra accoglierà molte fotografie scattate nei primissimi anni Cinquanta, che mostrano un importante interesse per il neorealismo italiano, una serie di pastelli e acquerelli estremamente lirici e pressoché sconosciuti dal grande pubblico, molti inediti, tra disegni e studi preparatori per i suoi film, un estratto del personalissimo, e preziosissimo, erbario, alcune stampe di fotogrammi tratti dalle sue opere cinematografiche, oltre ad alcuni scatti presentati, in anteprima mondiale, di Melina Mulas, figlia dell’amico fraterno di Piavoli, Ugo Mulas. Le opere, provenienti dalla collezione personale del regista e da molte collezioni private, saranno all’onore per una mostra ricca ed evocativa che si vuole collocare idealmente come una continuazione ed un aggiornamento della grande celebrazione che il Centre Pompidou di Parigi ha consacrato al Nostro nel marzo del 2016.
Il secondo momento della celebrazione è fissato per martedì 16 maggio alle ore 21 con l’incontro con il regista al Supercinema di Castiglione delle Stiviere, concepito in forma di dialogo tra l’autore, la critica cinematografica Ilaria Feole e il filosofo Luca Cremonesi.
E proprio al Piavoli regista sarà dedicata la terza sezione della manifestazione, un’importante retrospettiva che vedrà la proiezione dei suoi quattro lungometraggi (Il pianeta azzurro, Nostos - Il ritorno, Voci nel tempo e Al primo soffio di vento), di alcuni preziosi cortometraggi (Domenica sera, Emigranti, Evasi), dell’ultima opera, Festa del 2016, e di [Habitat] Piavoli, intenso omaggio di Claudio Casazza e Luca Ferri al mondo e all’opera del regista. La rassegna, in sei serate, si aprirà giovedì 18 maggio alla Torre Civica di Medole e si concluderà giovedì 22 giugno sempre a Medole, dopo aver toccato anche gli altri due Comuni dell’Unione dei Castelli Morenici con le proiezioni nella Sala delle colonne di Ponti sul Mincio e nella sala Civica di Solferino.
Nato a Pozzolengo nel 1933, dove tuttora vive, Franco Piavoli si laurea in Giurisprudenza ma poco dopo rimane folgorato dalla visione dei capolavori del cinema russo, dai film di Joris Ivens e David W. Griffith, e decide di mettersi alla prova come regista con una piccola telecamera 8 millimetri. Nel 1961 gira il primo cortometraggio documentario Stagioni, inaugurando uno stile sperimentale e poetico, dal soggetto spesso bucolico, che proseguirà con altri titoli sempre prodotti in modo indipendente come Domenica sera, Emigranti, Evasi. È la Mostra di Venezia a metterlo in luce come autore a livello internazionale ospitando in concorso, nel 1982, il suo primo lungometraggio Il pianeta azzurro, sperimentale “sinfonia visiva e sonora”, priva di dialoghi, che osserva l’uomo immerso nella natura nello scorrere delle stagioni. Successivamente Piavoli gira solo altri tre lungometraggi che rimangono vicini al documentario per lo sguardo attento sull’uomo e la natura, ma sconfinano nel cinema narrativo sperimentale per la raffinata rielaborazione drammaturgica: Nostos – Il ritorno (1989), personale rielaborazione del mito di Ulisse, presentato fuori concorso al Festival di Locarno; Voci nel tempo (1996), con il quale Piavoli torna a Venezia nella sezione Settimana del cinema italiano; Al primo soffio di vento (2002), il racconto di una giornata d’agosto nelle campagne lombarde. Tra gli ultimi lavori del regista il mediometraggio Festa uscito nel 2016 e presentato al Festival di Locarno nello stesso anno.
14
maggio 2017
Franco Piavoli – Ànemos
Dal 14 maggio al 25 giugno 2017
fotografia
arte contemporanea
incontro - conferenza
serata - evento
arte contemporanea
incontro - conferenza
serata - evento
Location
MUSEO CIVICA RACCOLTA D’ARTE MODERNA – TORRE CIVICA
Medole, Piazza Castello, (Mantova)
Medole, Piazza Castello, (Mantova)
Orario di apertura
Da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 18.30 – domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30
Vernissage
14 Maggio 2017, ore 18.00
Autore
Curatore