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Franco Scognamiglio – Lo spazio tra la città di pietra e la città degli uomini
Un incubo neogotico, declinazione contemporanea della poetica del sublime di Füssli e Schinckel è l’immaginario visionario che scaturisce dalla ricerca di Franco Scognamiglio, sensibile interprete di labirinti mentali senza tempo, resi con ‘materiali’ della tecnica moderna (immagini 3D) e della letteratura scientifica, poetica e cinematografica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 31 Gennaio ore 10-30
Lo spazio tra la città di pietra e la città degli uomini
Esposizione di Franco Scognamiglio
31 gennaio / 27 febbraio
Fondazione SDN
Franco Scognamiglio
è nato a Napoli nel 1966. Vive e lavora fra Napoli e Verona.
Un incubo neogotico, declinazione contemporanea della poetica del sublime di Füssli e Schinckel è l’immaginario visionario che scaturisce dalla ricerca di Franco Scognamiglio, sensibile interprete di labirinti mentali senza tempo, resi con ‘materiali’ della tecnica moderna (immagini 3D) e della letteratura scientifica, poetica e cinematografica. Un viaggio in una realtà creativa misteriosa che, come per Cocteau, l’artista compie, passando metaforicamente dall’altra parte dello specchio che separa il mondo quotidiano da quello oscuro. La ricerca artistica declinata da Franco Scognamiglio procede attraverso un allontanamento dalla realtà fisica per approdare ad un territorio le cui leggi sono dettate da un divenire molteplice e costante che definisce l’ordinamento artificiale di spazi virtuali con una forte valenza simbolica.
Franco Scognamiglio ha partecipato a numerose rassegne. Nel 2001 ha vinto il concorso per la Cittadella Giudiziaria di Salerno, sezione giovani artisti. Nel 2006 è stato invitato alla X Biennale di Architettura di Venezia e alla Biennale di la Spezia. Un suo lavoro è presente nella Stazione Augusto della linea 6 della Metropolitana di Napoli.
Sabato 28 Febbario ore 10-30
Lo spazio scenico
Esposizione Alterazioni video
28 febbraio / 27 marzo
PAN - Palazzo delle Arti Napoli, 28 febbraio 09
Alterazioni Video
Il gruppo Alterazioni Video si è formato a Milano nel 2003, ed è composto da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. L’obiettivo di Alterazioni Video è di creare una nuova prospettiva del reale attraverso le nuove tecnologie ed i linguaggi sperimentali, analizzando i territori del contemporaneo, il sociale, l’architettura come ambito di studio antropologico. Invitati ad esporre alle 52° edizione della Biennale di Venezia, nel 2008 presentano il progetto dell'Incompiuto Siciliano, dedicato alla ricerca di un nuovo Stile Architettonico che diviene paradigma interpretativo della storia recente del nostro paese. Tutto parte da Giarre, cittadadina in provincia di Catania, consacrata capitale di tale società dell'imperfetto che diventa l’emblema di questo esercito invisibile di opere pubbliche trasformate in macerie prima di essere effettivamente realizzate, edifici mutilati, costruzioni che trovano la loro realizzazione nella non compiutezza, scheletri architettonici fatiscenti che appartengono indiscriminatamente ormai al patrimonio territoriale italiano. Lo scopo del progetto risiede proprio nel trovare una funzione a queste strutture, un valore alternativo rispetto a quello per cui erano state costruite. Partendo proprio da questo assunto, il collettivo milanese propone l’istituzione del Parco Archeologico dell’Incompiuto a Giarre, e la ratificazione dello “Stile Incompiuto” come nuova forma architettonica da inserire nell’enciclopedia ell’architettura contemporanea. L’indagine di Alterazioni Video sullo stile “incompiuto” viene imodulata nel progetto “L’Incompiuto Campano” che si terrà al PAN|Palazzo delle Arti Napoli, ritrovando analogie e differenze con l'incompiuto siciliano, sviluppando il tema e individuando le opere pubbliche incompiute a Napoli e nel territorio circostante.
Sabato 28 Marzo ore 10-30
Lo spazio letterario
Esposizione di Christian Leperino
28 marzo / 17 aprile
Università Suor Orsola Benincasa
Christian Leperino
è nato a Napoli nel 1979 dove vive e lavora.
La trasfigurazione emozionale e visiva della propria esperienza metropolitana è la tematica costante della produzione artistica di Leperino ed è, contemporaneamente, la sintesi degli elementi pittorici, scultorei, performativi e video; sulla stessa linea si trova la contaminazione tra hip-hop e musica techno e, ancora, tra olio, spray, marmo, alluminio e pellicole fotografiche. La lente deformante dell’arte mostra gli scenari di vita della periferia degradata in cui orrori visivi si mescolano a esperienze estreme, bandite, se non addirittura illegali. La brutalità di questo mondo affiora nei suoi eroi-guerrieri, sfigurati come la realtà in cui agiscono e da cui sono agiti, in un ‘viaggio’ fisico e mentale che rivela le zone oscure di una pulsione esistenziale border line, che prende corpo nella materia graffiata, ferita, dolente e nelle azioni gestuali violente e tormentate. Tale inclinazione poi si trasforma e si arricchisce di nuove riflessioni, che consentono a Leperino di isolare da questa umanità varia i paesaggi postindustriali che l’hanno generata.
Christian Leperino ha partecipato a importanti rassegne in Italia e all’estero. Ha ricevuto, tra gli altri, i premi Confindustria-ANM, Impresa e Cultura (2002), il Premio Suzzara di Mantova (2002) e il premio “Art Fair Under 30” (2003).
Sabato 18 Aprile ore 10-30
Lo spazio urbanistico
Esposizione di Roberto Paci Dalò
18 aprile / 29 maggio
PAN - Palazzo delle Arti Napoli
Roberto Paci Dalò
E’ nato a Rimini nel 1962. Vive e lavora a Napoli.
Dal 1985, anno di fondazione della compagnia Giardini Pensili della quale è direttore artistico, ha firmato numerosi spettacoli teatrali e di teatro - musica. Direttore artistico di Velvet Factory e co-fondatore di Terra Gramsci. Ha insegnato “Drammaturgia dei media” e “Nuovi media” all'Università di Siena. Collabora con alcune università tra cui Bologna, Siena e Camerino. Compositore, regista, artista visivo Paci Dalò ha scritto e diretto tra Europa, Americhe e Medio Oriente spettacoli teatrali, eventi musicali, performance e installazioni. Direttore artistico della compagnia Giardini Pensili, ha posto al centro della propria attenzione artistica l'investigazione del linguaggio, dei sistemi delle telecomunicazioni applicati ai processi artistici e delle nuove tecnologie. Diverse sue opere sono "diventate" pezzi radiofonici, installazioni interattive suono/video e progetti on-line. Il progetto che realizza a Napoli prevede la produzione di un'installazione video e audio con materiali completamente raccolti a Napoli e basato sul libro “Atlante delle Emozioni” di Giuliana Bruno.
Sabato 30 Maggio ore 10-30
Lo spazio del nomos
Esposizione di Melita Rotondo
30 maggio / 26 giugno
Università Suor Orsola Benincasa
Melita Rotondo
è nata a Napoli nel 1954. Vive e lavora a Napoli
Melita Rotondo è un’artista post-concettuale che da anni lavora sul concetto di capovolgimento delle regole che governano la società contemporanea. Dalla metà degli anni Ottanta lavora prevalentemente con la fotografia, il video, oggetti di uso quotidianolo spazio che è funzionale a mostrare realtà trasfigurate. Nota per aver usato la fiamma ossidrica su stampe fotografiche raffiguranti immagini simbolo di Napoli e Berlino, ha creato nuove immagini disancorate dalla cosiddetta oggettività della visione, le ha rifotografate e quindi stampate su cibacromes di grande formato. Successivamente ha iniziato la pratica della conservazione delle “memorie materiali” – frammenti veri di corpi umani – all’interno di telai di vetro, composti come fotografie.
Dal 1997 è direttrice artistica del progetto “In Opera”, nel quale ragazzi dai 5 ai 18 anni ed artisti contemporanei lavorano insieme e realizzano opere d’arte.
Attualmente la sua installazione site-specific “Aria incondizionata” è esposta nella mostra “My Space. Cosa vuol dire ‘Pubblico’?” al PAN - Palazzo delle Arti Napoli.
Sabato 27 Giugno ore 10-30
Lo spazio del tempo
Esposizione di Iabo
27 giugno / 18 luglio
Fondazione SDN
IABO
E’ nato a Napoli nel 1980. Vive e lavora a Napoli
IABO è tra i più noti writer napoletani. La sua ricerca ironica e provocatoria nasce dagli ambienti metropolitani, e i suoi interventi si fondono con il contesto urbano: dai muri della metropolitana, agli angoli delle strade, le opere lasciate da IABO “scorrono” sulle superfici urbane di Napoli. La ricerca di IABO non è solo dedicata al graffitismo urbano, ma anche alla creazione di personaggi bizzarri, frutto della passione per i fumetti della Marvel. Il vocabolario linguistico utilizzato dall’artista è estremamente pop. IABO trasforma elementi della realtà quotidiana in icone immediatamente comprensibili: oggetti, animali o personaggi umani diventano simboli digitali, attraverso un’estrema sintesi formale.
Lo spazio tra la città di pietra e la città degli uomini
Esposizione di Franco Scognamiglio
31 gennaio / 27 febbraio
Fondazione SDN
Franco Scognamiglio
è nato a Napoli nel 1966. Vive e lavora fra Napoli e Verona.
Un incubo neogotico, declinazione contemporanea della poetica del sublime di Füssli e Schinckel è l’immaginario visionario che scaturisce dalla ricerca di Franco Scognamiglio, sensibile interprete di labirinti mentali senza tempo, resi con ‘materiali’ della tecnica moderna (immagini 3D) e della letteratura scientifica, poetica e cinematografica. Un viaggio in una realtà creativa misteriosa che, come per Cocteau, l’artista compie, passando metaforicamente dall’altra parte dello specchio che separa il mondo quotidiano da quello oscuro. La ricerca artistica declinata da Franco Scognamiglio procede attraverso un allontanamento dalla realtà fisica per approdare ad un territorio le cui leggi sono dettate da un divenire molteplice e costante che definisce l’ordinamento artificiale di spazi virtuali con una forte valenza simbolica.
Franco Scognamiglio ha partecipato a numerose rassegne. Nel 2001 ha vinto il concorso per la Cittadella Giudiziaria di Salerno, sezione giovani artisti. Nel 2006 è stato invitato alla X Biennale di Architettura di Venezia e alla Biennale di la Spezia. Un suo lavoro è presente nella Stazione Augusto della linea 6 della Metropolitana di Napoli.
Sabato 28 Febbario ore 10-30
Lo spazio scenico
Esposizione Alterazioni video
28 febbraio / 27 marzo
PAN - Palazzo delle Arti Napoli, 28 febbraio 09
Alterazioni Video
Il gruppo Alterazioni Video si è formato a Milano nel 2003, ed è composto da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. L’obiettivo di Alterazioni Video è di creare una nuova prospettiva del reale attraverso le nuove tecnologie ed i linguaggi sperimentali, analizzando i territori del contemporaneo, il sociale, l’architettura come ambito di studio antropologico. Invitati ad esporre alle 52° edizione della Biennale di Venezia, nel 2008 presentano il progetto dell'Incompiuto Siciliano, dedicato alla ricerca di un nuovo Stile Architettonico che diviene paradigma interpretativo della storia recente del nostro paese. Tutto parte da Giarre, cittadadina in provincia di Catania, consacrata capitale di tale società dell'imperfetto che diventa l’emblema di questo esercito invisibile di opere pubbliche trasformate in macerie prima di essere effettivamente realizzate, edifici mutilati, costruzioni che trovano la loro realizzazione nella non compiutezza, scheletri architettonici fatiscenti che appartengono indiscriminatamente ormai al patrimonio territoriale italiano. Lo scopo del progetto risiede proprio nel trovare una funzione a queste strutture, un valore alternativo rispetto a quello per cui erano state costruite. Partendo proprio da questo assunto, il collettivo milanese propone l’istituzione del Parco Archeologico dell’Incompiuto a Giarre, e la ratificazione dello “Stile Incompiuto” come nuova forma architettonica da inserire nell’enciclopedia ell’architettura contemporanea. L’indagine di Alterazioni Video sullo stile “incompiuto” viene imodulata nel progetto “L’Incompiuto Campano” che si terrà al PAN|Palazzo delle Arti Napoli, ritrovando analogie e differenze con l'incompiuto siciliano, sviluppando il tema e individuando le opere pubbliche incompiute a Napoli e nel territorio circostante.
Sabato 28 Marzo ore 10-30
Lo spazio letterario
Esposizione di Christian Leperino
28 marzo / 17 aprile
Università Suor Orsola Benincasa
Christian Leperino
è nato a Napoli nel 1979 dove vive e lavora.
La trasfigurazione emozionale e visiva della propria esperienza metropolitana è la tematica costante della produzione artistica di Leperino ed è, contemporaneamente, la sintesi degli elementi pittorici, scultorei, performativi e video; sulla stessa linea si trova la contaminazione tra hip-hop e musica techno e, ancora, tra olio, spray, marmo, alluminio e pellicole fotografiche. La lente deformante dell’arte mostra gli scenari di vita della periferia degradata in cui orrori visivi si mescolano a esperienze estreme, bandite, se non addirittura illegali. La brutalità di questo mondo affiora nei suoi eroi-guerrieri, sfigurati come la realtà in cui agiscono e da cui sono agiti, in un ‘viaggio’ fisico e mentale che rivela le zone oscure di una pulsione esistenziale border line, che prende corpo nella materia graffiata, ferita, dolente e nelle azioni gestuali violente e tormentate. Tale inclinazione poi si trasforma e si arricchisce di nuove riflessioni, che consentono a Leperino di isolare da questa umanità varia i paesaggi postindustriali che l’hanno generata.
Christian Leperino ha partecipato a importanti rassegne in Italia e all’estero. Ha ricevuto, tra gli altri, i premi Confindustria-ANM, Impresa e Cultura (2002), il Premio Suzzara di Mantova (2002) e il premio “Art Fair Under 30” (2003).
Sabato 18 Aprile ore 10-30
Lo spazio urbanistico
Esposizione di Roberto Paci Dalò
18 aprile / 29 maggio
PAN - Palazzo delle Arti Napoli
Roberto Paci Dalò
E’ nato a Rimini nel 1962. Vive e lavora a Napoli.
Dal 1985, anno di fondazione della compagnia Giardini Pensili della quale è direttore artistico, ha firmato numerosi spettacoli teatrali e di teatro - musica. Direttore artistico di Velvet Factory e co-fondatore di Terra Gramsci. Ha insegnato “Drammaturgia dei media” e “Nuovi media” all'Università di Siena. Collabora con alcune università tra cui Bologna, Siena e Camerino. Compositore, regista, artista visivo Paci Dalò ha scritto e diretto tra Europa, Americhe e Medio Oriente spettacoli teatrali, eventi musicali, performance e installazioni. Direttore artistico della compagnia Giardini Pensili, ha posto al centro della propria attenzione artistica l'investigazione del linguaggio, dei sistemi delle telecomunicazioni applicati ai processi artistici e delle nuove tecnologie. Diverse sue opere sono "diventate" pezzi radiofonici, installazioni interattive suono/video e progetti on-line. Il progetto che realizza a Napoli prevede la produzione di un'installazione video e audio con materiali completamente raccolti a Napoli e basato sul libro “Atlante delle Emozioni” di Giuliana Bruno.
Sabato 30 Maggio ore 10-30
Lo spazio del nomos
Esposizione di Melita Rotondo
30 maggio / 26 giugno
Università Suor Orsola Benincasa
Melita Rotondo
è nata a Napoli nel 1954. Vive e lavora a Napoli
Melita Rotondo è un’artista post-concettuale che da anni lavora sul concetto di capovolgimento delle regole che governano la società contemporanea. Dalla metà degli anni Ottanta lavora prevalentemente con la fotografia, il video, oggetti di uso quotidianolo spazio che è funzionale a mostrare realtà trasfigurate. Nota per aver usato la fiamma ossidrica su stampe fotografiche raffiguranti immagini simbolo di Napoli e Berlino, ha creato nuove immagini disancorate dalla cosiddetta oggettività della visione, le ha rifotografate e quindi stampate su cibacromes di grande formato. Successivamente ha iniziato la pratica della conservazione delle “memorie materiali” – frammenti veri di corpi umani – all’interno di telai di vetro, composti come fotografie.
Dal 1997 è direttrice artistica del progetto “In Opera”, nel quale ragazzi dai 5 ai 18 anni ed artisti contemporanei lavorano insieme e realizzano opere d’arte.
Attualmente la sua installazione site-specific “Aria incondizionata” è esposta nella mostra “My Space. Cosa vuol dire ‘Pubblico’?” al PAN - Palazzo delle Arti Napoli.
Sabato 27 Giugno ore 10-30
Lo spazio del tempo
Esposizione di Iabo
27 giugno / 18 luglio
Fondazione SDN
IABO
E’ nato a Napoli nel 1980. Vive e lavora a Napoli
IABO è tra i più noti writer napoletani. La sua ricerca ironica e provocatoria nasce dagli ambienti metropolitani, e i suoi interventi si fondono con il contesto urbano: dai muri della metropolitana, agli angoli delle strade, le opere lasciate da IABO “scorrono” sulle superfici urbane di Napoli. La ricerca di IABO non è solo dedicata al graffitismo urbano, ma anche alla creazione di personaggi bizzarri, frutto della passione per i fumetti della Marvel. Il vocabolario linguistico utilizzato dall’artista è estremamente pop. IABO trasforma elementi della realtà quotidiana in icone immediatamente comprensibili: oggetti, animali o personaggi umani diventano simboli digitali, attraverso un’estrema sintesi formale.
31
gennaio 2009
Franco Scognamiglio – Lo spazio tra la città di pietra e la città degli uomini
Dal 31 gennaio al 27 febbraio 2009
arte contemporanea
incontro - conferenza
serata - evento
incontro - conferenza
serata - evento
Location
FONDAZIONE SDN – PER LA RICERCA E L’ALTA FORMAZIONE IN DIAGNOSTICA NUCLEARE
Napoli, Via Emanuele Gianturco, 113, (Napoli)
Napoli, Via Emanuele Gianturco, 113, (Napoli)
Vernissage
31 Gennaio 2009, ore 10-30
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