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Franco Vaccari – Buio, nebbia padana, suoni, luci
Transmec group, in occasione del meeting aziendale del 17 Dicembre 2005, diventerà la sede della 33° Esposizione in tempo reale di Franco Vaccari
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Transmec group, in occasione del meeting aziendale del 17 Dicembre 2005, diventerà la sede della 33° Esposizione in tempo reale di Franco Vaccari: “Buio, nebbia padana, suoni, luci”.
Un ambiente dalle dimensioni indistinte, ma che si avvertono enormi. L’accesso è consentito solo a quanti, muniti di torcia a pile, sceglieranno di rinunciare al primato della vista e di intraprendere il viaggio o meglio l’esperienza della scoperta e della conoscenza attingendo ad ulteriori sensi.
“La nostra cultura e in particolare l’arte dell’Occidente – spiega Franco Vaccari – hanno privilegiato la priorità della vista; le nuove tecnologie hanno esasperato tale bulimia visiva. Da qui la scelta del buio: esso riattiva la sensorialità messa all’angolo dalla priorità della vista e dà una rinnovata importanza all’udito e soprattutto al tatto. Se infatti con la vista siamo proiettati all’esterno, con il buio implodiamo all’interno. Il buio ci permette di recuperare la nostra corporeità in una percezione differente della realtà.
Con questo progetto voglio offrire l’opportunità di sperimentare una condizione di “silenzio ottico”, un momento di pace in mezzo al bombardamento continuo delle immagini. Ho cercato perciò di realizzare a livello fisico le condizioni per poter attuare una scelta autonoma. Ecco dunque l’ambiente nel buio totale, buio nel quale sono celate forme corporee. Chi le vorrà trovare dovrà andarsele a cercare, individualmente, con l’aiuto di una torcia elettrica. Al buio non esistono più rituali mondani o schemi inibitori. Al buio siamo fuori dalla dimensione dominabile mediante presenze. Siamo soli a scegliere”.
Questo evento si inserisce all’interno del progetto di comunicazione che Transmec Group, azienda internazionale specializzata in trasporti e spedizioni via terra, mare, aria e servizi logistici, sostiene da tempo: nel 2003 una performance di Marcello Maloberti, ha segnato l’apertura della sede aziendale di Milano a Trucazzano, nel 2004, ha proposto “site specific”, un progetto dell’artista coreana Kimsooja nella sede, di Modena a Campogalliano.
Con questo terzo evento si consolida l’impegno di Transmec Group a sostenere e valorizzare l’arte contemporanea; il progetto artistico e la filosofia aziendale, in uno scambio vitale, seguono la rapida trasformazione della società dell’oggi.
L’evento nasce da un’idea di Mariangela Montecchi, responsabile delle relazioni esterne del gruppo Transmec, in collaborazione con Raffaella Cortese, titolare della omonima Galleria d’Arte Contemporanea di Milano.
Il progetto è accompagnato da una pubblicazione con testo critico di Valerio Dehò.
Un ambiente dalle dimensioni indistinte, ma che si avvertono enormi. L’accesso è consentito solo a quanti, muniti di torcia a pile, sceglieranno di rinunciare al primato della vista e di intraprendere il viaggio o meglio l’esperienza della scoperta e della conoscenza attingendo ad ulteriori sensi.
“La nostra cultura e in particolare l’arte dell’Occidente – spiega Franco Vaccari – hanno privilegiato la priorità della vista; le nuove tecnologie hanno esasperato tale bulimia visiva. Da qui la scelta del buio: esso riattiva la sensorialità messa all’angolo dalla priorità della vista e dà una rinnovata importanza all’udito e soprattutto al tatto. Se infatti con la vista siamo proiettati all’esterno, con il buio implodiamo all’interno. Il buio ci permette di recuperare la nostra corporeità in una percezione differente della realtà.
Con questo progetto voglio offrire l’opportunità di sperimentare una condizione di “silenzio ottico”, un momento di pace in mezzo al bombardamento continuo delle immagini. Ho cercato perciò di realizzare a livello fisico le condizioni per poter attuare una scelta autonoma. Ecco dunque l’ambiente nel buio totale, buio nel quale sono celate forme corporee. Chi le vorrà trovare dovrà andarsele a cercare, individualmente, con l’aiuto di una torcia elettrica. Al buio non esistono più rituali mondani o schemi inibitori. Al buio siamo fuori dalla dimensione dominabile mediante presenze. Siamo soli a scegliere”.
Questo evento si inserisce all’interno del progetto di comunicazione che Transmec Group, azienda internazionale specializzata in trasporti e spedizioni via terra, mare, aria e servizi logistici, sostiene da tempo: nel 2003 una performance di Marcello Maloberti, ha segnato l’apertura della sede aziendale di Milano a Trucazzano, nel 2004, ha proposto “site specific”, un progetto dell’artista coreana Kimsooja nella sede, di Modena a Campogalliano.
Con questo terzo evento si consolida l’impegno di Transmec Group a sostenere e valorizzare l’arte contemporanea; il progetto artistico e la filosofia aziendale, in uno scambio vitale, seguono la rapida trasformazione della società dell’oggi.
L’evento nasce da un’idea di Mariangela Montecchi, responsabile delle relazioni esterne del gruppo Transmec, in collaborazione con Raffaella Cortese, titolare della omonima Galleria d’Arte Contemporanea di Milano.
Il progetto è accompagnato da una pubblicazione con testo critico di Valerio Dehò.
17
dicembre 2005
Franco Vaccari – Buio, nebbia padana, suoni, luci
17 dicembre 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
TRANSMEC GROUP
Campogalliano, Via Strasburgo, 31, (Modena)
Campogalliano, Via Strasburgo, 31, (Modena)
Vernissage
17 Dicembre 2005, ore 19
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