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Franco Vasconi – Figura e nuova visione
La mostra antologica di Franco Vasconi ripercorre settant’anni di intensa ed appassionata attività artistica espressa attraverso la pittura, la grafica, la scultura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 12 ottobre al 10 novembre, Stefano Cortina propone la mostra antologica “Franco Vasconi, Figura e Nuova Visione”, allestita negli spazi comunali della Galleria d’Arte Cascina Roma a San Donato Milanese. La mostra, curata dallo stesso Stefano Cortina in collaborazione col critico d’arte Luca Pietro Nicoletti, si presenta come una completa antologica che, nella selezione di una sessantina di opere tra dipinti, disegni e sculture, offre tutte le tematiche svolte dall'Artista protagonista della scena nazionale dagli anni '50 e ripercorre il cammino di un artista (nato nel1920 e mancato nel1914) iniziato nell’immediato dopoguerra con una prima mostra personale a Gallarate, presentato dall’amico Ennio Morlotti, conosciuto alla scuola d’arte Beato Angelico dove entrambi si sono formati.
Dalle prime riflessioni sulla pittura di carattere realistico(Preghiera del ‘45), legate al clima culturale piemontese e lombardo, passando attraverso il confronto con la materia e la natura, nella vicinanza con Ennio Morlotti, approda, negli anni '60, ad un segno pittorico maturo fondato su una meditazione delle avanguardie storiche (Futurismo) sempre rivissute e relazionate alle tematiche del presente, della natura e della centralità delle vicende dell'uomo. E’ ancora Morlotti che, nel ‘61 lo presenta nella sua prima personale a Milano, presso la Galleria delle Ore . Entro il capoluogo lombardo, dove stabilisce la propria dimora nel 1955, pur avendo qui in precedenza compiuto il proprio percorso formativo, egli gravita a lungo intorno alla galleria Cavour di Renzo Cortina, e parte della critica che si occupa di lui è proprio quella, specie fra la fine dei Sessanta e tutti gli anni Ottanta, che è di casa presso la Libreria Internazionale Cavour e il relativo spazio espositivo: Franco Passoni, Roberto Sanesi e Dino Buzzati.
Del pittore, Dino Buzzati ebbe a scrivere che le sue “ figure rotte, accartocciate, sfaldate, assomigliano a rilievi orografici che si agitano in una luce di crepuscolo”. Un linguaggio dove la creazione mentale fa da velario a raffigurazioni dominate dall’immancabile presenza della figura umana. Lo stesso Vasconi ebbe a dichiarare: ”Quando disegno la figura umana è come se guardassi dentro me stesso, è una sorta di analisi introspettiva. Tutte le cose esterne, dalle montagne al mare, dalle rocce agli alberi, sono delle realtà oggettive che diventano significanti solo attraverso l’interpretazione dell’uomo. Per questo l’essere umano si trova al centro del mio discorso, in considerazione anche che solo in lui esiste una vera realtà interiore. Il problema è dunque quello di scoprire l’uomo evidenziando tutte le sue prerogative e di inventarlo sula tela”
L’attività artistica di Vasconi si è sviluppata attraverso la pittura, la scultura, la scenografia, l’opera grafica e l’affresco e con questo linguaggio ha realizzato diverse opere in ambito pubblico e privato e tra queste si segnalano: “Crocefissione”, nella chiesa parrocchiale di Roe di Sedico del ‘75, “Omaggio alla libertà” del ‘76 a Seregno, “Cavalli” dell’83 nel palazzo del Principe Bandar in Arabia Saudita a Riyadh. Tra le opere in ambito pubblico si segnala anche il mosaico nella cappella Battesimale della Chiesa di Santa Maria del Rosario a Milano del ’95, di cui nella mostra si presentano alcuni cartoni preparatori.
Durante la sua lunga e appassionata attività artistica, ha presentato le sue opere in numerose mostre personali che gli hanno sempre guadagnato la stima della critica, che ha visto in lui un tocco personalissimo di squisita fattura che è espresso dalla sua personale visione di un mondo, dove le immagini si sovrappongono, si celano, si esibiscono in quella che la critica ha definito con proprietà “La nuova figurazione”. Un dinamismo che ritroviamo con alta espressione plastica nelle sue sculture, anch’esse presenti in mostra.
Info: cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it – 0252772409 www.francovasconi.com contact@francovasconi.com
Dalle prime riflessioni sulla pittura di carattere realistico(Preghiera del ‘45), legate al clima culturale piemontese e lombardo, passando attraverso il confronto con la materia e la natura, nella vicinanza con Ennio Morlotti, approda, negli anni '60, ad un segno pittorico maturo fondato su una meditazione delle avanguardie storiche (Futurismo) sempre rivissute e relazionate alle tematiche del presente, della natura e della centralità delle vicende dell'uomo. E’ ancora Morlotti che, nel ‘61 lo presenta nella sua prima personale a Milano, presso la Galleria delle Ore . Entro il capoluogo lombardo, dove stabilisce la propria dimora nel 1955, pur avendo qui in precedenza compiuto il proprio percorso formativo, egli gravita a lungo intorno alla galleria Cavour di Renzo Cortina, e parte della critica che si occupa di lui è proprio quella, specie fra la fine dei Sessanta e tutti gli anni Ottanta, che è di casa presso la Libreria Internazionale Cavour e il relativo spazio espositivo: Franco Passoni, Roberto Sanesi e Dino Buzzati.
Del pittore, Dino Buzzati ebbe a scrivere che le sue “ figure rotte, accartocciate, sfaldate, assomigliano a rilievi orografici che si agitano in una luce di crepuscolo”. Un linguaggio dove la creazione mentale fa da velario a raffigurazioni dominate dall’immancabile presenza della figura umana. Lo stesso Vasconi ebbe a dichiarare: ”Quando disegno la figura umana è come se guardassi dentro me stesso, è una sorta di analisi introspettiva. Tutte le cose esterne, dalle montagne al mare, dalle rocce agli alberi, sono delle realtà oggettive che diventano significanti solo attraverso l’interpretazione dell’uomo. Per questo l’essere umano si trova al centro del mio discorso, in considerazione anche che solo in lui esiste una vera realtà interiore. Il problema è dunque quello di scoprire l’uomo evidenziando tutte le sue prerogative e di inventarlo sula tela”
L’attività artistica di Vasconi si è sviluppata attraverso la pittura, la scultura, la scenografia, l’opera grafica e l’affresco e con questo linguaggio ha realizzato diverse opere in ambito pubblico e privato e tra queste si segnalano: “Crocefissione”, nella chiesa parrocchiale di Roe di Sedico del ‘75, “Omaggio alla libertà” del ‘76 a Seregno, “Cavalli” dell’83 nel palazzo del Principe Bandar in Arabia Saudita a Riyadh. Tra le opere in ambito pubblico si segnala anche il mosaico nella cappella Battesimale della Chiesa di Santa Maria del Rosario a Milano del ’95, di cui nella mostra si presentano alcuni cartoni preparatori.
Durante la sua lunga e appassionata attività artistica, ha presentato le sue opere in numerose mostre personali che gli hanno sempre guadagnato la stima della critica, che ha visto in lui un tocco personalissimo di squisita fattura che è espresso dalla sua personale visione di un mondo, dove le immagini si sovrappongono, si celano, si esibiscono in quella che la critica ha definito con proprietà “La nuova figurazione”. Un dinamismo che ritroviamo con alta espressione plastica nelle sue sculture, anch’esse presenti in mostra.
Info: cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it – 0252772409 www.francovasconi.com contact@francovasconi.com
12
ottobre 2019
Franco Vasconi – Figura e nuova visione
Dal 12 ottobre al 10 novembre 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE CASCINA ROMA
San Donato Milanese, Piazza Delle Arti, 2, (Milano)
San Donato Milanese, Piazza Delle Arti, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9,30-12,30/14,30-18,30 domenica e festivi 10-12,30/16,30-19
Vernissage
12 Ottobre 2019, ore 18
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini