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Franco Viola
Questo evento costituisce un primo incontro tra la città di Castiglione Olona (VA) e quella di Granada (Spagna) che potrebbe sfociare in futuro in attività culturali congiunte, di ampio respiro, coinvolgendo le due città e i loro rispettivi musei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sindaco di Castiglione Olona, Emanuele Poretti, e l’Assessore alla Cultura, Stefano Uboldi, presentano la mostra “Franco Viola”.
Questo evento costituisce un primo incontro tra la città di Castiglione Olona (VA) e quella di Granada (Spagna) che potrebbe sfociare in futuro in attività culturali congiunte, di ampio respiro, coinvolgendo le due città e i loro rispettivi musei.
Sedi espositive:
- Museo de la Memoria de Andalucía, Granada
28 Settembre - 30 Novembre 2011
- Museo Civico Branda Castiglioni e [MAP] Museo Arte Plastica - Castiglione Olona (Va)
4 febbraio - 18 marzo 2012
Vernissage sabato 4 febbraio 2012 ore 18.00 al Museo Civico Branda Castiglioni.
Per l’occasione sarà presente David Galloway, critico d’arte di ARTnews e dell’International Herald Tribune.
Curatori: Rolando Bellini, José Manuel Sánchez – Darro
Con la collaborazione di Federica De Molli
Catalogo: le due mostre sono accompagnate da un unico catalogo di 240 pagine di cui 72 a colori, edito dalla casa editrice Verlag für moderne Kunst, Nürnberg con testi di Rolando Bellini, Juan Hita Bueno, David Galloway, Lóránd Hegyi, Gottfried Knapp, Manfred Schneckenburger e Massimo Sgroi.
Al Museo di Granada sono stati esposti 31 quadri ad olio anche di grandi dimensioni mentre nei Musei di Castiglione Olona la mostra conterrà 20 opere.
Il percorso artistico e concettuale di Viola, concentrato sull’analisi del paesaggio e sui fenomeni della luce e del colore, inizialmente influenzato dall’espressionismo nord europeo di Nolde, Kirchner e Munch, approda negli ultimi anni al linguaggio artistico dell’Abstract Expressionism della New York School.
In particolare, le opere più recenti, sono il frutto del crescente interesse di Viola per il minimalismo di Barnett Newman, la luminosità del colore e il lirico astrattismo di Mark Rothko, il concetto del sublime delle opere di Clyfford Still.
L’atto pittorico di Viola è il risultato di un processo continuo, che segue la riflessione sulla natura della pittura nell’epoca del modernismo e sul suo rapporto con il luogo, tempo e condizioni umane e sociali in continuo mutamento. E’ un ripensare la natura, nel contesto di un flusso cognitivo ed emozionale; nel corso degli ultimi anni, esso ha testimoniato un processo che porta, attraverso i linguaggi dell’espressionismo e dell’espressionismo astratto, da un’analisi diretta della natura verso un possibile linguaggio pittorico personale, che si basa, fondendoli, su Concetto e idea del Sublime, spaziando da Caspar David Friedrich al Modernismo americano.
Nella scelta che si impone nell’arte del terzo millennio Franco Viola rilegge, seguendo la propria soggettiva analisi della realtà, deformandola secondo l’occhio dell’artista; un “sentire” interiorizzato che disvela il segreto nascosto della percezione più intima e, per questo, slegata dall’imitazione sociologica della natura tecnologica del mondo contemporaneo.
In qualche modo Franco Viola ha delle assonanze con i paesaggi astratti di Richter, con quella lettura crepuscolare dell’opera quando le forma si dissolve nel colore pur mantenendo dei contorni indefiniti. E’ la rivincita del soggetto, della rivendicazione di una lettura individuale del sentimento dell’arte rispetto alle provocazione sociologiche di molta arte del post 2000. E’ una ricerca di una metafisica del colore che, filtrata attraverso una lettura intima e personale, viene restituita al lettore dell’opera come landscape dell’anima universale.
In un recente saggio, Manfred Schneckenburger tiene a sottolineare: “Senz’alcun dubbio Franco Viola è da elencare tra i creatori. Pochissimi artisti, dall’epoca degli espressionisti tedeschi in poi, hanno trasformato così radicalmente il paesaggio in segmenti di spazio chiari e schematici, riducendolo a pochi essenziali motivi. Quasi nessuno ha sottomesso il paesaggio alle esigenze della superficie, senza indebolire la sua vastità e la massiccia spaziosità. Egli è uno dei rari, anzi rarissimi, pittori italiani che si concentrano su questo genere e sono puri paesaggisti.”
Negli ultimi anni, Viola ha esposto le sue opere alla Kunsthalle di Brema, al Kunststhistorisches Museum di Vienna al Moscow Museum of Modern Art ed al Museo d'Arte Contemporanea di Caserta.
Nel 2010 la mostra Trans Siberian Itineraries è stata ospitata dal Novosibirsk State Art Museum, Omsk Museum of Fine Arts, Chelyabinsk Regional Museum of Arts,
Samara Regional Art Museum, Tolyatti Art Museum.
Castiglione Olona
A pochi chilometri da Varese, sulle sponde del fiume Olona, si trova una città d’arte estremamente interessante dal punto di vista storico ed artistico nota come “Isola di Toscana in Lombardia”: Castiglione Olona.
A partire dal 1421 il cardinale Branda Castiglioni ( 1350-1443) signore del luogo, cercò di trasformare Castiglione in un modello di città ideale secondo i precetti di Leon Battista Alberti, elaborando un’idea di urbanistica rinascimentale unita all’utopia della “ civitas”, che fosse in grado di dare risposte concrete al desiderio di convivenza pacifica, di operosità e di crescita culturale e spirituale tra gli abitanti del luogo e dei suoi dintorni.
Espressione del pensiero umanista di Branda Castiglioni si ritrova nel borgo e nei suoi monumenti più significativi: la Chiesa del SS.Corpo di Cristo costruita, nel centro storico, in forme architettoniche di ispirazione brunelleschiana, i palazzi nobiliari ed i luoghi di formazione culturale e spirituale istituiti per migliorare la crescita individuale dell’uomo.
In questo borgo è possibile, ancora oggi, ammirare edifici espressioni del progetto umanistico rinascimentale di Branda Castiglioni, dall’indiscusso fascino, come il complesso monumentale della Collegiata (sec. XV) edificato in stile tardo gotico con affreschi di Masolino da Panicale, di Lorenzo di Pietro il Vecchietta e di Paolo Schiavo; il Palazzo del cardinale Branda Castiglioni, costruito tra il XIV e il XV secolo, antica dimora di Branda Castiglioni e del suo prestigioso Casato con cicli di affreschi di Masolino da Panicale, di Lorenzo di Pietro il Vecchietta e di scuola lombarda.
Oggi, sede del Museo Civico, ospiterà una parte della mostra di Franco Viola con alcuni richiami espositivi al MAP – Museo Arte Plastica - sito a pochi metri di distanza.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Museo CajaGRANADA Memoria de Andalucía
Jesús Lens
Director de Comunicatión de CajaGRANADA
jesus-lens@caja-granada.es
Ufficio Cultura del Comune di Castiglione Olona
Palazzo Branda Castiglioni
Piazza Garibaldi
e mail: cultura@comune.castiglione-olona.va.it
sito internet: www.comune.castiglione-olona.it
Tel: +39 0331 858301
Questo evento costituisce un primo incontro tra la città di Castiglione Olona (VA) e quella di Granada (Spagna) che potrebbe sfociare in futuro in attività culturali congiunte, di ampio respiro, coinvolgendo le due città e i loro rispettivi musei.
Sedi espositive:
- Museo de la Memoria de Andalucía, Granada
28 Settembre - 30 Novembre 2011
- Museo Civico Branda Castiglioni e [MAP] Museo Arte Plastica - Castiglione Olona (Va)
4 febbraio - 18 marzo 2012
Vernissage sabato 4 febbraio 2012 ore 18.00 al Museo Civico Branda Castiglioni.
Per l’occasione sarà presente David Galloway, critico d’arte di ARTnews e dell’International Herald Tribune.
Curatori: Rolando Bellini, José Manuel Sánchez – Darro
Con la collaborazione di Federica De Molli
Catalogo: le due mostre sono accompagnate da un unico catalogo di 240 pagine di cui 72 a colori, edito dalla casa editrice Verlag für moderne Kunst, Nürnberg con testi di Rolando Bellini, Juan Hita Bueno, David Galloway, Lóránd Hegyi, Gottfried Knapp, Manfred Schneckenburger e Massimo Sgroi.
Al Museo di Granada sono stati esposti 31 quadri ad olio anche di grandi dimensioni mentre nei Musei di Castiglione Olona la mostra conterrà 20 opere.
Il percorso artistico e concettuale di Viola, concentrato sull’analisi del paesaggio e sui fenomeni della luce e del colore, inizialmente influenzato dall’espressionismo nord europeo di Nolde, Kirchner e Munch, approda negli ultimi anni al linguaggio artistico dell’Abstract Expressionism della New York School.
In particolare, le opere più recenti, sono il frutto del crescente interesse di Viola per il minimalismo di Barnett Newman, la luminosità del colore e il lirico astrattismo di Mark Rothko, il concetto del sublime delle opere di Clyfford Still.
L’atto pittorico di Viola è il risultato di un processo continuo, che segue la riflessione sulla natura della pittura nell’epoca del modernismo e sul suo rapporto con il luogo, tempo e condizioni umane e sociali in continuo mutamento. E’ un ripensare la natura, nel contesto di un flusso cognitivo ed emozionale; nel corso degli ultimi anni, esso ha testimoniato un processo che porta, attraverso i linguaggi dell’espressionismo e dell’espressionismo astratto, da un’analisi diretta della natura verso un possibile linguaggio pittorico personale, che si basa, fondendoli, su Concetto e idea del Sublime, spaziando da Caspar David Friedrich al Modernismo americano.
Nella scelta che si impone nell’arte del terzo millennio Franco Viola rilegge, seguendo la propria soggettiva analisi della realtà, deformandola secondo l’occhio dell’artista; un “sentire” interiorizzato che disvela il segreto nascosto della percezione più intima e, per questo, slegata dall’imitazione sociologica della natura tecnologica del mondo contemporaneo.
In qualche modo Franco Viola ha delle assonanze con i paesaggi astratti di Richter, con quella lettura crepuscolare dell’opera quando le forma si dissolve nel colore pur mantenendo dei contorni indefiniti. E’ la rivincita del soggetto, della rivendicazione di una lettura individuale del sentimento dell’arte rispetto alle provocazione sociologiche di molta arte del post 2000. E’ una ricerca di una metafisica del colore che, filtrata attraverso una lettura intima e personale, viene restituita al lettore dell’opera come landscape dell’anima universale.
In un recente saggio, Manfred Schneckenburger tiene a sottolineare: “Senz’alcun dubbio Franco Viola è da elencare tra i creatori. Pochissimi artisti, dall’epoca degli espressionisti tedeschi in poi, hanno trasformato così radicalmente il paesaggio in segmenti di spazio chiari e schematici, riducendolo a pochi essenziali motivi. Quasi nessuno ha sottomesso il paesaggio alle esigenze della superficie, senza indebolire la sua vastità e la massiccia spaziosità. Egli è uno dei rari, anzi rarissimi, pittori italiani che si concentrano su questo genere e sono puri paesaggisti.”
Negli ultimi anni, Viola ha esposto le sue opere alla Kunsthalle di Brema, al Kunststhistorisches Museum di Vienna al Moscow Museum of Modern Art ed al Museo d'Arte Contemporanea di Caserta.
Nel 2010 la mostra Trans Siberian Itineraries è stata ospitata dal Novosibirsk State Art Museum, Omsk Museum of Fine Arts, Chelyabinsk Regional Museum of Arts,
Samara Regional Art Museum, Tolyatti Art Museum.
Castiglione Olona
A pochi chilometri da Varese, sulle sponde del fiume Olona, si trova una città d’arte estremamente interessante dal punto di vista storico ed artistico nota come “Isola di Toscana in Lombardia”: Castiglione Olona.
A partire dal 1421 il cardinale Branda Castiglioni ( 1350-1443) signore del luogo, cercò di trasformare Castiglione in un modello di città ideale secondo i precetti di Leon Battista Alberti, elaborando un’idea di urbanistica rinascimentale unita all’utopia della “ civitas”, che fosse in grado di dare risposte concrete al desiderio di convivenza pacifica, di operosità e di crescita culturale e spirituale tra gli abitanti del luogo e dei suoi dintorni.
Espressione del pensiero umanista di Branda Castiglioni si ritrova nel borgo e nei suoi monumenti più significativi: la Chiesa del SS.Corpo di Cristo costruita, nel centro storico, in forme architettoniche di ispirazione brunelleschiana, i palazzi nobiliari ed i luoghi di formazione culturale e spirituale istituiti per migliorare la crescita individuale dell’uomo.
In questo borgo è possibile, ancora oggi, ammirare edifici espressioni del progetto umanistico rinascimentale di Branda Castiglioni, dall’indiscusso fascino, come il complesso monumentale della Collegiata (sec. XV) edificato in stile tardo gotico con affreschi di Masolino da Panicale, di Lorenzo di Pietro il Vecchietta e di Paolo Schiavo; il Palazzo del cardinale Branda Castiglioni, costruito tra il XIV e il XV secolo, antica dimora di Branda Castiglioni e del suo prestigioso Casato con cicli di affreschi di Masolino da Panicale, di Lorenzo di Pietro il Vecchietta e di scuola lombarda.
Oggi, sede del Museo Civico, ospiterà una parte della mostra di Franco Viola con alcuni richiami espositivi al MAP – Museo Arte Plastica - sito a pochi metri di distanza.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Museo CajaGRANADA Memoria de Andalucía
Jesús Lens
Director de Comunicatión de CajaGRANADA
jesus-lens@caja-granada.es
Ufficio Cultura del Comune di Castiglione Olona
Palazzo Branda Castiglioni
Piazza Garibaldi
e mail: cultura@comune.castiglione-olona.va.it
sito internet: www.comune.castiglione-olona.it
Tel: +39 0331 858301
04
febbraio 2012
Franco Viola
Dal 04 febbraio al 18 marzo 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO BRANDA CASTIGLIONI
Castiglione Olona, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Varese)
Castiglione Olona, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Varese)
Vernissage
4 Febbraio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore